Puntate all’eccellenza, il lavoro arriverà

Dall’università al mondo del lavoro: come avviene il passaggio? L’ultimo incontro di Orientarsi all’Università (6 ottobre, Aula A) è stato dedicato al tema degli sbocchi occupazionali dopo la laurea e vi hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale all’Università e alla Ricerca scientifica, on. Teresa Armato, e l’assessore provinciale allo Sport e alle Politiche giovanili, prof.ssa Maria Falbo. 
L’Assessore Armato non ha mancato di rivolgere agli studenti un messaggio di incoraggiamento per il futuro e un invito a scegliere con attenzione la facoltà, ricordando che l’università è anche un luogo di socializzazione, di amicizia e di incontri che cambiano la vita. Inoltre, ha ricordato l’impegno della Regione per l’Università: le case dello studente “una da 80 posti che sarà pronta entro dicembre a L’Orientale, l’altra a Pozzuoli da 300 posti entro 18 mesi”, le borse di studio “12 mila l’anno”, lo sport universitario “300 mila euro lo scorso anno”, e “65 milioni di euro per didattica e ricerca in tre anni”. Ha auspicato “una maggiore collaborazione istituzionale: Regione, Provincia e Governo nazionale” ed anticipato la stesura di una nuova legge regionale sul diritto allo studio. 
Ingegneria e
farmaceutica le
lauree richieste
Ha aperto l’incontro il dott. Alessandro Pallara dell’Istat con l’illustrazione di un’indagine statistica sui flussi occupazionali dopo la laurea. Lo studio, svolto sui laureati del 2001 a tre anni dalla laurea, ha confermato fatti già comunemente noti, come la maggiore occupazione al Centro-Nord, l’influenza del genere maschile o femminile sull’occupabilità dei laureati, la tendenza sempre più forte all’inserimento lavorativo attraverso rapporti a tempo determinato. Ai primi posti delle statistiche concernenti l’occupazione stabile ci sono sempre i laureati del gruppo Ingegneria, del gruppo Chimico-farmaceutico ed economico-statistico. Si posizionano molto in basso i dottori del gruppo medico e di quello giuridico, “ma questo – ha spiegato Pallara- dipende dal fatto che per loro il processo formativo prosegue a lungo anche dopo la laurea, con periodi di specializzazione e di praticantato”. La maggioranza dei laureati lavora nei servizi e per questo all’università vengono di gran lunga preferiti percorsi che diano sbocchi trasversali, come quello economico-statistico, quello dei trasporti, del credito, della consulenza. A corollario dei risultati statistici commentati da Pallara, si sono poste le riflessioni del dott. Alessandro Cugini che dall’osservatorio privilegiato della direzione dell’Area Economia del Territorio dell’Unione Industriali, ha provato a rispondere ad alcune domande: quanti sono i posti di lavoro? Quali sono gli imprenditori che cercano giovani? Quali sono le lauree più fortemente richieste? La risposta alla prima domanda non è molto incoraggiante. “Solo un settimo dei nuovi posti di lavoro sono per laureati, i laureati devono confrontarsi con un mercato del lavoro piccolo, anche perché non tutto quello che esce dall’università così come esce deve trovare una possibilità di impiego”. Secondo Cugini questo fenomeno è legato anche al cambiamento dell’università: “tra il diplomato e il laureato di primo livello la differenza è molto sfumata. Il grande cambiamento dell’università fa sì che l’esperto di 40 anni possa anche non essere laureato, mentre il giovane deve necessariamente partire da livelli di preparazione elevati”. In Campania non mancano settori economici trainanti, che richiedono forze nuove. Il settore metalmeccanico, quello edile, quello dei servizi, il legno-mobilio, l’agroalimentare. “In queste aree il 40% della domanda di lavoro è rivolta ai giovani e il 60% ad esperti”. Una funzione nuova e di fondamentale importanza per la regione campana è quella della logistica. Il prof. Giuseppe Vito, preside della Facoltà di Scienze Motorie che ha portato il saluto della Parthenope agli intervenuti, ha ricordato che proprio nel suo Ateneo è attivo un corso di laurea specifico per la formazione di chi andrà ad occuparsene: Logistica e Trasporti. Per Cugini l’importante è valutare attentamente qual è l’area di maggiore interesse tra quelle indicate, senza però dimenticare che da qui a cinque anni il mercato potrebbe essere molto cambiato, ragion per cui si deve sempre tenere conto della propria vocazione. “I laureati sono tanti, ma i posti di lavoro per laureati sono pochi, quindi studiate tanto e cercate di raggiungere livelli di eccellenza”. 
“La vostra giovane età è il vostro
capitale”
“Studiate duramente”, ha raccomandato Leonardo Massa, dottore in Economia e commercio, olimpionico di canottaggio e oggi direttore commerciale di Msc Crociere per Italia, Spagna e Portogallo. Laureatosi 15 anni fa appena ventiquattrenne, Massa ha immediatamente iniziato a lavorare in giro per il mondo. Prima negli Stati Uniti, poi in Cina, in seguito in un’azienda genovese e in una tedesca. Dopo un periodo intensissimo, ha deciso di frequentare un MBA, Master in Business Administration, di cui parla entusiasticamente: “tornare a studiare dopo circa cinque anni di lavoro è stato molto importante per me. Consiglio a tutti di continuare a studiare sempre, per aggiornarsi e migliorare. Voi siete giovani e non dovete sprecare il vostro tempo, siete la vostra azienda e la vostra giovane età è il capitale di cui disponete. Io credo poco nella storia dei figli di papà, chiunque lavora sodo può raggiungere grandi obiettivi”. Dello stesso avviso il dott. Nino Luca Marfè, venticinquenne neolaureato all’Orientale in Scienze internazionali e diplomatiche, impegnato in uno stage a Zagabria con il Ministero degli Affari Esteri. “Sto in ambasciata, ed era il mio sogno. Non credo nelle raccomandazioni, provengo da una famiglia normalissima che non ha nulla a che vedere con l’ambiente diplomatico”. Evidentemente Marfè è uno di quelli che, per dirla con il prof. Amedeo Di Maio -Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Orientale e responsabile dell’Osservatorio per gli sbocchi occupazionali dell’ateneo-, il quale a sua volta cita il sommo poeta, ha sfondato “studiando, cercano di seguire virtude e conoscenza”. Il professore, che è un economista, ha fatto considerazioni molto vicine a quelle del prof. Cugini. “Chi potrà dirvi come sarà il mercato del lavoro tra cinque anni? Perciò studiate per aumentare il capitale sociale, cercate di seguire virtude e conoscenza, il mercato del lavoro verrà. Un bravo filosofo trova lavoro molto più facilmente di un mediocre ingegnere”. Poi, qualche dato dall’Osservatorio dell’Orientale: “il nostro osservatorio realizza statistiche fino a cinque anni dalla laurea e i numeri sono abbastanza confortanti: ad un anno lavora il 78% dei laureati, a tre anni l’85% e a cinque anni il 95,9%”. L’assessore Maria Falbo ha ripercorso brevemente tutti gli interventi, sottolineando i punti focali di ciascuno. Docente di scuola media superiore, da anni si occupa di orientamento, e in qualità di assessore provinciale allo Sport e alle Politiche giovanili intende adoperarsi per rafforzare la rete informativa di supporto ai giovani. “In tutta la provincia di Napoli ci sono 17 Centri informagiovani e un’ottantina di punti informazioni, che spesso organizzano anche corsi di informatica e di inglese. Vorremmo sottoscrivere al più presto un protocollo di intesa per far entrare gli informagiovani nelle scuole e più in generale potenziare i metodi di incontro tra scuola e università”. La raccomandazione finale ai ragazzi è quasi una materna preghiera: “vi invito a non accontentarvi e a non rinunciare, perché di ostacoli ce ne saranno sempre, si deve semplicemente provare a superarli”. 
Sara Pepe
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