Restituito agli studenti il Palazzo dello Spirito Santo

E’ arrivata con il 2005 la novità più attesa dagli studenti di Architettura. Molti dei corsi del secondo semestre infatti si terranno nella nuova sede della Facoltà, il Palazzo dello Spirito Santo in via Toledo 402. Venti aule, alcune delle quali contengono ben 90 posti a sedere, venti laboratori didattici per un minimo di 30 e un massimo di 60 posti, dipartimenti, biblioteca interdipartimentale, spazi comuni, segreteria studenti. Tutto in un unico edificio, ed è ciò che i ragazzi aspettavano da tempo. Una buona notizia di cui abbiamo voluto parlare con il Preside della Facoltà di Architettura, prof. Benedetto Gravagnuolo. 
Preside, la nuova sede di Architettura è un palazzo storico che ha avuto bisogno di una profonda ristrutturazione, iniziata alla fine del 2001. Lei ha seguito i lavori da vicino: soddisfatto del risultato? “Si, non ci sono dubbi. Sono convinto che la sensazione del cantiere che molti hanno avuto non lascia ancora ben immaginare la qualità degli spazi che ora sono a nostra disposizione, ma è solo una questione di rodaggio. Col tempo la nuova sede acquisterà prestigio. Un passo fondamentale sarà lo sgombero del cortile del palazzo dalle auto. Vogliamo destinare un garage al parcheggio, è indispensabile, anche perché non bisogna dimenticare che non siamo gli unici proprietari dell’edificio, una parte di esso ospita ancora alcuni uffici”. 
Il direttore dei lavori, l’architetto Pasquale Palomba, ha sottolineato in un’intervista ad Ateneapoli l’incisività dell’intervento di ristrutturazione. Si è dovuto demolire molto, a volte modificare all’estremo l’assetto preesistente. Cosa ci può dire in proposito? “Si è trattato di un lavoro molto impegnativo, è vero. L’architetto che ha elaborato il progetto originario, Carmine Colucci, è riuscito a dare una buona impostazione a un problema di non facile soluzione. Infatti il Palazzo dello Spirito Santo era già il frutto della ristrutturazione di un antico convento, realizzata ad opera di Marcello Canino nel dopoguerra. Anche se in seguito a quella ristrutturazione è divenuto un palazzo di uffici con all’interno stanze molto piccole, lo spazio ha sempre continuato a ruotare intorno al complesso conventuale seicentesco, il cui impianto era stato però danneggiato dai bombardamenti della guerra. E’ quello lo spazio che noi abbiamo cercato di recuperare e valorizzare”. Allo stato attuale cosa manca nella sede? Gli arredi sono già tutti pronti? “Ci vorranno pochi giorni per concludere l’allestimento degli arredi, che ci sono stati consegnati da un po’. Mancano solo le tende, messe a gara. Considerati i tempi normalmente necessari per l’espletamento di una gara pubblica, possiamo dire che orientativamente tra due mesi avremo anche quelle”. A quando allora il taglio del nastro? “Non vogliamo fare un’inaugurazione affrettata, avvieremo prima un uso pratico della struttura, e infatti inizieremo lì le lezioni il 21 febbraio. Probabilmente un’inaugurazione ufficiale ci sarà a marzo, ma non prima di allora. Facciamo un po’ come quando si inaugura una casa: preferiamo prima portare il letto dove dormire e poi pensiamo alla festa”. 
Allora, Preside, ricapitoliamo: quante sedi ha oggi la Facoltà di Architettura? Cosa rimane, ad esempio, a Palazzo Gravina? “Il Palazzo dello Spirito Santo sarà senz’altro la sede quantitativamente più importante, con l’aulario, la segreteria studenti, gli spazi dedicati agli studenti e quasi tutti i dipartimenti. Palazzo Gravina però resta la sede storica della facoltà, dove rimarranno la presidenza, la biblioteca, la segreteria didattica e alcune aule, poche ma belle, quelle che hanno fatto la storia della facoltà. E poi c’è Palazzo Latilla in via Tarsia, dove ci sono altre aule, il dipartimento di Configurazione e Attuazione e alcuni centri di ricerca interdipartimentali. Possiamo affermare che i locali di via Tarsia sono prevalentemente destinati alla ricerca e nei progetti futuri si vorrebbero concentrati lì tutti i centri di ricerca di Architettura. La distribuzione attuale è determinata dalla successione dei locali acquisiti, ma non si può negare che a un certo punto sarà necessaria una ridistribuzione  dei centri di ricerca e dei servizi tra le diverse sedi, naturalmente dopo un fisiologico assestamento”. 
A marzo il forum
sulla didattica
Il primo appuntamento importante del 2005 per gli studenti, esami del primo semestre a parte, è dunque l’inizio dei corsi del secondo semestre nelle aule di via Toledo, il 21 febbraio. Quali sono le altre date da segnare in agenda per i prossimi mesi? “Abbiamo programmato un evento di rilievo per il 16 marzo nell’Aula Magna S.S. Demetrio e Bonifacio. Si tratta del forum per la didattica, sul quale sta lavorando la consulta per le attività didattiche. E’ un appuntamento cui teniamo molto perché ci interessa che gli studenti abbiano uno spazio di question time con i docenti. Un primo forum lo organizzammo nel dicembre 2003, fu un’esperienza positiva, ne sono stati anche pubblicati gli atti”. 
Sara Pepe
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