Riforma Gelmini, continua la mobilitazione

A Scienze, si procede verso la fine del primo semestre senza grandi difficoltà “nonostante, ad oggi, – afferma il prof. Augusto Parente, Preside della Facoltà – solo un paio di ricercatori siano disponibili all’attività didattica. Per il secondo semestre attendiamo che definiscano la loro posizione”.
E allo scopo di sensibilizzare l’intero corpo docente sui prossimi effetti della Riforma Gelmini, le professoresse Adriana Brancaccio, associato ad Ingegneria elettronica, e Petronia Carillo, associato di Biologia dal primo dicembre, hanno dato luogo ad un’assemblea presso la Facoltà di Ingegneria di Aversa, lo scorso 13 gennaio. “Ormai la Riforma è passata – afferma la Carillo – quindi abbiamo perso la possibilità di incidere concretamente. Il nostro passo successivo sarà quello di affrontare i problemi dell’Ateneo al fine di formulare gli Statuti, entro sei mesi, come vuole la stessa Riforma, preservando quel minimo di autonomia che abbiamo”. Cambieranno i ruoli di Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico: le decisioni del primo diventeranno preponderanti e vi prenderanno parte anche tre membri esterni. I cambiamenti imposti non riscuotono affatto consensi. “Stiamo già raccogliendo firme per una petizione – spiega la Carillo – che presenteremo a Rettore, Senato e CdA, con cui chiediamo la pari rappresentanza delle fasce nell’elezione della Commissione per lo Statuto e che i componenti della Commissione siano individuati previa consultazione con le categorie di base. Devono essere preservati i diritti di tutti e non solo quelli di una fascia!”. Prossimo incontro, organizzato questa volta dai ricercatori, il 26 gennaio presso il Rettorato della Sun, in via Costantinopoli, a Napoli.
- Advertisement -




Articoli Correlati