“Il primo motore che ti spinge a praticare sport è il divertimento”, esordisce così Luca Accetto, atleta di spicco del CUS, primo in Campania sui 400 metri. “Ho iniziato per divertirmi, senza fanatismo. Prima giocavo a calcio e, avendo un’ottima corsa, mi sono avvicinato all’atletica”. Luca ha 26 anni ed è iscritto al terzo anno di Scienze Motorie. “Mi sono avvicinato all’Università dietro la spinta del mio allenatore, che voleva gareggiassi per i campionati Universitari, poi mi è piaciuto davvero quello che studiavo, ed ora sono uno studente meritevole”, continua. Luca conseguirà la laurea a luglio: “ho scelto una tesi in Fisiologia, materia che mi appassiona molto”. Proseguirà poi con la Specialistica per diventare preparatore per il calcio o l’atletica stessa. Lo sport cambia la vita: “ti tiene lontano da cavolate e vizi. Bisogna essere disposti a fare sacrifici: niente alcolici, a letto presto e grande attenzione all’alimentazione, zero dolci, grassi e bibite gassate; quindi, se non ti diverti mentre pratichi, rischi d’impazzire”. L’atletica non è uno sport di squadra: “se non stai attento, fai da solo le ‘figurelle’. Ogni allenamento diventa una minigara con te stesso, ma anche una sfida contro gli altri atleti. Sul campo ne incontri di tutte le età, dai 18 ai 37 anni, laureandi in Medicina, Economia e nelle più diverse aree del sapere”. Il ragazzo ha una struttura molto forte: “sono potente sul giro di pista e mi sento principalmente portato per la corsa”. Parteciperà a gare regionali e nazionali, nonostante un infortunio: “ho avuto problemi muscolari a maggio, ma ora ho ripreso a pieno ritmo gli allenamenti: quattro giorni a settimana per circa tre ore e mezzo, più le gare le domeniche da aprile”. Non solo studio e sport, ma anche il lavoro trova posto nella giornata tipo di Luca: “mi sveglio alle 6.00 e dò una mano nell’azienda di famiglia, dalle 18.00 in poi mi alleno. Seguo i corsi il mercoledì e il sabato”. Una vita frenetica che trova soddisfazione nello sport, più che mai con la nuova pista: “blu, morbida ed elastica, attutisce l’impatto, ma limita la spinta perché l’appoggio viene assorbito dal materiale elastico. Ottima per l’allenamento e per evitare infortuni alla schiena, meno adatta alle gare”.