Scienze Politiche in un volume

La scomparsa delle Facoltà e gli effetti della Legge Gelmini sono fonte di ansia e, allo stesso tempo, riflessione per l’intero mondo accademico. Con il volume ‘La fine è l’inizio’, a cura del prof. Marco Musella, edito da Giappichelli, Scienze Politiche fa il punto della situazione su quello che la Facoltà federiciana è stata ed è, sul suo ruolo nel panorama della formazione e della ricerca. “Il volume è lo specchio fedele di ciò che siamo oggi, il giorno prima della trasformazione in Dipartimenti – ha detto il Preside prof. Musella, in occasione della presentazione del libro il 28 marzo – Vuole, senza dubbio, rappresentare uno stimolo a coltivare una formazione interdisciplinare, quale quella in Scienze Politiche, e una ricerca basata sul dialogo tra storici, geografi, economisti. A mio avviso il futuro va proprio in questa direzione: salvaguardare l’interdisciplinarietà, al fine di offrire una formazione specialistica di qualità che possa attirare i soggetti della regione e da fuori”. Spazio anche alla rappresentanza studentesca, con l’intervento di Antonio Angelino, Presidente del Consiglio d’Ateneo. “Ci auguriamo – ha detto – che, da questa trasformazione, nasca un Dipartimento forte ed indipendente”. Per il Rettore prof. Massimo Marrelli, “il modello proposto dalla riforma Gelmini è quello tipico anglosassone-americano di ormai sette anni fa. La mia sensazione è che la suddivisione in Dipartimenti renderà tutto più difficile. L’unico vantaggio che possiamo provare a trarre da questo cambiamento sta nell’abbandono degli schemi tradizionali e dei particolarismi che ci hanno accompagnato in questi anni”. Sono intervenuti anche i Presidi di altri due Atenei campani: i professori Luigino Rossi dell’Università di Salerno e Giorgio Amitrano de L’Orientale, i quali hanno sottolineato come la fine non indichi altro che una nuova collaborazione per un buon inizio. “Il testo è di estrema attualità – ha detto Rossi – accettiamo la fine, ma quest’ultima deve consentire un inizio, col fine ultimo di riscoprire la funzione sociale dell’Università”. Un riferimento a quello che Rossi definisce “un grande dramma: lo spauracchio della valutazione”. “Negli ultimi tempi, stanno prevalendo criteri da bilancino del farmacista, ma nessuno dice che la valutazione deve corrispondere all’utile, al necessario, ma anche al bello”, ha concluso. A L’Orientale, il processo di trasformazione delle Facoltà in Dipartimenti è già stato avviato. “A breve, cesseranno di esistere anche le Presidenze, e si procederà all’elezione dei membri di Senato e Consiglio di Amministrazione. Penso che ci troviamo di fronte a tanti punti interrogativi, ma dovremo cercare di trarne il meglio, vivendo l’Università nelle sue nuove forme”, ha affermato il prof. Amitrano, che si è poi soffermato sugli aspetti della formazione multidisciplinare di Scienze Politiche. “Il pregio della multidisciplinarietà è un argomento di cui si è parlato molto, ma sono ancor più belli i momenti in cui la multidisciplinarietà si trasforma in interdisciplinarietà. E’ in quelle occasioni che emerge in pieno la potenzialità delle Scienze Politiche. Devo dire che L’Orientale ci è riuscito poche volte”. A conclusione, una nota di ottimismo da parte dell’Assessore regionale all’Università prof. Guido Trombetti. “L’Università è più viva che mai – ha detto Trombetti – Personalmente, penso che le Facoltà non andavano abolite, piuttosto dovevano essere eliminati i Consigli di Facoltà, in quanto appesantiscono molto la catena decisionale. Il Dipartimento di Scienze Politiche potrà contenere tutto il suo valore in maniera armonica”. Secondo Trombetti, il cambiamento va colto come un’opportunità e Scienze Politiche non dovrebbe avere grosse difficoltà. “Seppur piena di difetti, questa riforma è nata in maniera trasversale, e la sfida non sarà per Scienze Politiche ma per altre Facoltà come quella di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali che dovrà trovare il modo di inventarsi contenitori dove alloggiare le attività fondamentali che la contraddistinguono”.
Maddalena Esposito
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