Sei mesi a Lisbona, Elisa racconta la sua esperienza lusitana

Elisa Scarinzi, 22 anni, di Pomigliano d’Arco, frequenta l’ultimo anno della Laurea Magistrale in Economics and Finance ed è appena rientrata dall’Erasmus svolto alla School of Business and Economics dell’Universidade Católica Portuguesa di Lisbona, una delle sedi con le quali il Corso ha attivato un programma di scambio in base al quale gli iscritti trascorrono, al secondo anno, un intero semestre all’estero. Aderiscono all’iniziativa anche l’Università Bilkent di Ankara, la Johann Wolfgang Goethe-Universität di Francoforte, la Paris School of Economics dell’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, la Universidad de Alicante, la Business School dell’Università di Mannheim, l’Università di Cipro e la Yonsei School of Business di Seul. 
Per Elisa si tratta della seconda esperienza fuori dall’Italia in pochi mesi, dopo la scuola estiva alla London School of Economics conquistata aggiudicandosi l’edizione 2015 del Premio Lilli Basile, riconoscimento assegnato ogni anno a una studentessa meritevole della Magistrale e dedicato alla memoria della docente di Economia Politica prematuramente scomparsa nel 2007. “Ho sostenuto alcuni esami previsti obbligatoriamente nel nostro piano di studi, come Macroeconomia Avanzata, affrontando un modo di lavorare diverso dal nostro basato su assegni settimanali e tanto lavoro di gruppo, che è obbligatorio e da cui dipende una percentuale del voto finale – dice Elisa raccontando l’esperienza lusitana – All’inizio mi è sembrato che il programma cominciasse da argomenti eccessivamente arretrati, ma nel tempo le attività sono diventate sempre più pratiche e profonde”, fino ad arrivare a realizzare una piattaforma informatica per il forecasting, il sistema di predizione basato sullo studio dei dati e delle tendenze, competendo con realtà industriali che disponevano di strumenti di gran lunga più potenti. “È stato bello affacciarsi al mondo esterno”, prosegue la studentessa che pensa già a un dottorato di ricerca in ambito economico, ma suggerisce di valutare attentamente anche l’indirizzo finanziario: “ha diversi pregi. È molto versatile e vicino agli interessi di chi vuole effettivamente avvicinarsi al mondo del lavoro. Però sono convinta che entrambe le specializzazioni possano trovare sbocco in ambito aziendale, perché gli strumenti di cui disponiamo ci permettono di affrontare i problemi in maniera consapevole grazie a una formazione dal taglio internazionale, che ci consente di crescere, di sfidare noi stessi e capire se abbiamo la costanza necessaria per raggiungere un obiettivo importante”.
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