Lavoro straordinario per la Facoltà di Ingegneria che, a cavallo delle vacanze di Natale, si è riunita due volte, venerdì 11 dicembre e lunedì 11 gennaio, per prendere alcune importanti decisioni. Nella prima riunione si è stabilito di prorogare la titolarità degli esami, solo per quest’anno, in attesa di procedure specifiche. Pertanto gli studenti che allo scadere dell’anno accademico non avranno sostenuto un esame, potranno farlo ancora con il docente del quale hanno seguito il corso anche se la titolarità è passata ad un altro. Un piccolo aiuto, visto che le continue modifiche al sistema creano difficoltà agli studenti. Decisioni importanti anche dal punto di vista dell’organizzazione della Facoltà per quanto riguarda pratiche e contratti. Potranno accedere ai contratti d’insegnamento anche i docenti in pensione della Facoltà, mentre va crescendo l’importanza di decani e coordinatori dei settori che vagliano le necessità didattiche, fanno una prima stesura ed organizzano le schede di valutazione divenute obbligatorie per legge.
Argomenti ben più spinosi sono le convenzioni con altri Atenei. Il Ministero (e gli uffici di Ateneo) non accettano più semplici accordi, occorre pertanto stipulare convenzioni che implichino l’acquisizione di titoli congiunti. La prima pratica riguarda i rapporti con l’Università di Pisa, sede dell’Accademia Navale di Livorno, che rilascia lauree congiunte valide per le tre Università che hanno il Corso di Laurea in Ingegneria Navale: Napoli, Genova e Trieste. La discussione sulla stipula si protrae da anni. “È un combattimento durissimo perchè si devono mettere d’accordo quattro Atenei, noi siamo sul punto di trovare una convergenza”, afferma il Preside Edoardo Cosenza. Il problema è relativo alle modalità di affidamento ed al rispetto dei requisiti minimi. Problemi che non si pongono, per esempio, con l’Accademia Aeronautica perchè non esiste un elenco del MIUR con i docenti che vi insegnano. Alla fine il documento passa con la condizione di valutare le modalità di affidamento volta per volta, approvandole in Consiglio. Molto più complesse, tanto da protrarre la discussione fino all’inizio dell’anno, appaiono le altre due proposte di convenzione. Si tratta dell’attivazione di due Lauree Magistrali congiunte con l’Università del Sannio in Ingegneria Energetica e Nucleare ed in Ingegneria Civile e della proposta di accordo che viene dall’Università della Magna Grecia di Catanzaro per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Informatica e Biomedica, nato in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università di Cosenza e incardinato nella Facoltà di Medicina dal momento che presso l’Ateneo calabrese non esiste la Facoltà di Ingegneria. L’interruzione dei contratti con i due precedenti soci ha messo in difficoltà il Corso che ora cerca un nuovo partner. I ragionamenti e gli interventi, al solito, vertono sulle coperture e il rispetto dei requisiti minimi. Nessuno vuole rischiare di prestare il fianco e subire ripercussioni pecuniarie da parte del Ministero per non aver rispettato i criteri sulle coperture e gli affidamenti, soprattutto in un’area come quella dell’Ingegneria Biomedica che ha pochi docenti. In entrambi i casi, l’investimento in termini di personale sarebbe minimo, visti i cinquecento docenti della Facoltà, ma nonostante questo i Presidenti dei Corsi di Laurea vogliono essere cauti. Il dibattito sul primo punto si sviluppa nell’ambito di progetti di future collaborazioni regionali. “L’istituzione del Corso di Laurea in Energetica non prevede alcun carico amministrativo per la nostra Facoltà e si tratta di un settore nuovo per noi. Per il Corso di Laurea di area civile, dovremmo invece fare piccoli interventi, ma credo che nel complesso si tratti di un’iniziativa positiva”, sostiene il Preside. La proposta viene approvata senza particolari problemi, visti anche i pareri favorevoli dei Corsi di Laurea in Ingegneria Civile e Meccanica.
Un po’ più dibattuta è invece la decisione per quanto riguarda il progetto con l’Università di Catanzaro. Il 4 gennaio, presso la presidenza della Facoltà di Napoli si è svolta una riunione fra il Rettore dell’Università della Magna Grecia Francesco Costanzo e il coordinatore locale del Corso di Laurea Francesco Amato (entrambi napoletani) e il Preside Cosenza, il Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Marcello Bracale, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Informatica Antonino Mazzeo, il Decano dei Presidenti dell’area dell’informazione Giuseppe Ambrosino e l’ex Preside della Facoltà Vincenzo Naso che aveva iniziato a seguire la vicenda già durante il suo mandato. Un incontro sereno, nel corso del quale i docenti ospiti hanno portato il loro piano complessivo di riorganizzazione dell’Ateneo, che prevede l’eliminazione di alcuni Corsi di Laurea per investire, fra l’altro, proprio sul Corso di Laurea triennale di area sanitaria dell’Ingegneria. “Con un impegno minimo daremo qualche opportunità ai nostri studenti migliori e all’area dell’informazione in generale”, insiste ancora il prof. Cosenza. “Perché le Università che collaboravano prima si sono ritirate? All’esterno tutto questo può sembrare una follia ed anche se diamo delle possibilità ai nostri giovani, facciamo comunque un sacrificio”, dice Mazzeo nel suo intervento, un po’ critico come anche altri docenti che prendono la parola. La proposta viene approvata comunque, con l’impegno di chiarire qualche dettaglio della bozza di delibera.
(Si. Pa.)
Argomenti ben più spinosi sono le convenzioni con altri Atenei. Il Ministero (e gli uffici di Ateneo) non accettano più semplici accordi, occorre pertanto stipulare convenzioni che implichino l’acquisizione di titoli congiunti. La prima pratica riguarda i rapporti con l’Università di Pisa, sede dell’Accademia Navale di Livorno, che rilascia lauree congiunte valide per le tre Università che hanno il Corso di Laurea in Ingegneria Navale: Napoli, Genova e Trieste. La discussione sulla stipula si protrae da anni. “È un combattimento durissimo perchè si devono mettere d’accordo quattro Atenei, noi siamo sul punto di trovare una convergenza”, afferma il Preside Edoardo Cosenza. Il problema è relativo alle modalità di affidamento ed al rispetto dei requisiti minimi. Problemi che non si pongono, per esempio, con l’Accademia Aeronautica perchè non esiste un elenco del MIUR con i docenti che vi insegnano. Alla fine il documento passa con la condizione di valutare le modalità di affidamento volta per volta, approvandole in Consiglio. Molto più complesse, tanto da protrarre la discussione fino all’inizio dell’anno, appaiono le altre due proposte di convenzione. Si tratta dell’attivazione di due Lauree Magistrali congiunte con l’Università del Sannio in Ingegneria Energetica e Nucleare ed in Ingegneria Civile e della proposta di accordo che viene dall’Università della Magna Grecia di Catanzaro per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Informatica e Biomedica, nato in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università di Cosenza e incardinato nella Facoltà di Medicina dal momento che presso l’Ateneo calabrese non esiste la Facoltà di Ingegneria. L’interruzione dei contratti con i due precedenti soci ha messo in difficoltà il Corso che ora cerca un nuovo partner. I ragionamenti e gli interventi, al solito, vertono sulle coperture e il rispetto dei requisiti minimi. Nessuno vuole rischiare di prestare il fianco e subire ripercussioni pecuniarie da parte del Ministero per non aver rispettato i criteri sulle coperture e gli affidamenti, soprattutto in un’area come quella dell’Ingegneria Biomedica che ha pochi docenti. In entrambi i casi, l’investimento in termini di personale sarebbe minimo, visti i cinquecento docenti della Facoltà, ma nonostante questo i Presidenti dei Corsi di Laurea vogliono essere cauti. Il dibattito sul primo punto si sviluppa nell’ambito di progetti di future collaborazioni regionali. “L’istituzione del Corso di Laurea in Energetica non prevede alcun carico amministrativo per la nostra Facoltà e si tratta di un settore nuovo per noi. Per il Corso di Laurea di area civile, dovremmo invece fare piccoli interventi, ma credo che nel complesso si tratti di un’iniziativa positiva”, sostiene il Preside. La proposta viene approvata senza particolari problemi, visti anche i pareri favorevoli dei Corsi di Laurea in Ingegneria Civile e Meccanica.
Un po’ più dibattuta è invece la decisione per quanto riguarda il progetto con l’Università di Catanzaro. Il 4 gennaio, presso la presidenza della Facoltà di Napoli si è svolta una riunione fra il Rettore dell’Università della Magna Grecia Francesco Costanzo e il coordinatore locale del Corso di Laurea Francesco Amato (entrambi napoletani) e il Preside Cosenza, il Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Marcello Bracale, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Informatica Antonino Mazzeo, il Decano dei Presidenti dell’area dell’informazione Giuseppe Ambrosino e l’ex Preside della Facoltà Vincenzo Naso che aveva iniziato a seguire la vicenda già durante il suo mandato. Un incontro sereno, nel corso del quale i docenti ospiti hanno portato il loro piano complessivo di riorganizzazione dell’Ateneo, che prevede l’eliminazione di alcuni Corsi di Laurea per investire, fra l’altro, proprio sul Corso di Laurea triennale di area sanitaria dell’Ingegneria. “Con un impegno minimo daremo qualche opportunità ai nostri studenti migliori e all’area dell’informazione in generale”, insiste ancora il prof. Cosenza. “Perché le Università che collaboravano prima si sono ritirate? All’esterno tutto questo può sembrare una follia ed anche se diamo delle possibilità ai nostri giovani, facciamo comunque un sacrificio”, dice Mazzeo nel suo intervento, un po’ critico come anche altri docenti che prendono la parola. La proposta viene approvata comunque, con l’impegno di chiarire qualche dettaglio della bozza di delibera.
(Si. Pa.)