A qualche settimana dall’inizio dei corsi, Palazzo Pacanowsky, sede della Facoltà di Giurisprudenza e a partire da quest’anno anche della Facoltà di Economia, si anima e dà spazio alle attività didattiche e non.
Le segreterie studenti, a trasferimento oramai completato, sono allocate in due distinti locali al piano terra della struttura universitaria e dispongono di diversi sportelli attivi, o meglio veri e propri punti d’ascolto, dove gli studenti possono esporre problematiche e chiarire i propri dubbi comodamente seduti di fronte ad un impiegato amministrativo. Peccato che siano operativi solo due sportelli per segreteria – almeno lo scorso 24 settembre, giorno della nostra visita – e che i ragazzi in fila debbano attendere ore prima di essere ricevuti. “Sono in fila da circa un’ora e mezza, – afferma Marica, ventenne di Striano che, dopo un anno a Scienze infermieristiche a La Sapienza, ha scelto Economia e Commercio per seguire le orme della madre commercialista – Vorrei semplicemente chiedere quando cominciano i corsi, visto che sul sito non è stato ancora pubblicato nulla, e, se possibile, avere un calendario delle lezioni”. Marica ha scelto di formalizzare l’iscrizione su consiglio dell’amica Margherita, iscritta al secondo anno di Economia aziendale. “Il Parthenope è nato con la Facoltà di Economia, – dice Margherita, originaria di Terzigno – e poi ho notato che tanti laureati triennali alla Federico II vengono qui per proseguire con il biennio specialistico. Personalmente, mi sono trovata bene”. L’unica preoccupazione di Margherita, condivisa con diversi altri studenti che fino allo scorso anno hanno seguito le lezioni nella sede centrale di via Acton, riguarda l’orario di inizio dei corsi. “Se cominciano alle 8:00, come l’anno scorso, sarà impossibile arrivare in orario in via Parisi per chi come me proviene dai paesi vesuviani. Il primo treno parte alle 6:20 da Sarno, quindi, se tutto va bene, arrivo in Facoltà per le 8:30. La sede di via Acton era molto più comoda e, poi, devo dire che non abbiamo mai avuto problemi di spazi”. In fila, in attesa da circa due ore, c’è anche Omar, 26enne di Pozzuoli, il quale, dopo due anni e nove esami ad Ingegneria meccanica alla Federico II, ha deciso di iscriversi a Management delle imprese turistiche. “Ho capito che il lavoro dell’ingegnere non è per me, – dice – non ero più stimolato a continuare gli studi, e il sovraffollamento delle aule e problemi di tipo organizzativo hanno fatto la loro parte nella mia decisione di abbandonare. Ho cominciato, così, a lavorare come facchino e cameriere di sala, spero che la laurea in Management delle imprese turistiche mi aiuti a fare un salto di qualità sempre nel settore alberghiero”. Per Eleonora, futura matricola di Management delle imprese internazionali, originaria di Aversa, è il secondo giorno in Facoltà. “Vorrei formalizzare l’iscrizione e magari sapere quando cominciano i corsi. La settimana scorsa, sono andata via dopo due ore di attesa (era aperto un solo sportello), questa volta spero di sbrigarmi prima. Intanto, ho visitato un po’ la struttura e mi sembra proprio bella, oltre che nuova”. Diversi i ragazzi che, avendo scelto di frequentare i precorsi, hanno già avuto un assaggio di quella che sarà la vita universitaria. “Abbiamo seguito il corso di Matematica con il prof. Luigi D’Onofrio, – dicono Anna e Viola, 19enni di Gragnano che vogliono iscriversi ad Economia e Commercio – è stato un’utile ripetizione, anche se abbiamo comunque grosse lacune. Ci sono alcuni argomenti, come gli integrali, che continuiamo a non conoscere”. Dello stesso parere Luca, Antonio e Ciro, tre ragazzi di S. Sebastiano al Vesuvio, i quali, avendo seguito il precorso di Matematica, sembrano già essere più informati. “Al termine del precorso, è prevista una verifica – affermano – se la superiamo guadagniamo tre crediti formativi”. “Non sono preoccupato – afferma Antonio, che ha scelto Management delle imprese internazionali “perché mi sembra qualcosa in più rispetto allo studio dell’Economia pura, e potrebbe darmi l’opportunità di lavorare all’estero” – se non passo la verifica, mi impegnerò sin dall’inizio a seguire il corso e studiare man mano, come ci ha consigliato lo stesso docente”. Ciro sta già elaborando quella che sarà la sua personale strategia di studio. “Prima di tutto, verrò a seguire i corsi – dice – I professori sono un po’ più rigidi rispetto a quelli delle superiori, quindi farsi vedere a lezione potrebbe aiutare anche a capire il giusto metodo di studio. Quando non ci sono lezioni, mi dedicherò allo studio teorico, mentre per le prove scritte penso sia sempre meglio esercitarsi con qualcun altro”. Luigi, futuro “manager aziendale”, originario di Qualiano, ha appena formalizzato l’iscrizione al primo anno di Economia aziendale. “Sono arrivato alle 8 in Facoltà – dice soddisfatto – e, in circa tre ore, ho fatto tutto: ho chiesto, in Segreteria, se c’erano ancora posti disponibili, sono andato a pagare i bollettini e sono ritornato. Non mi resta che attendere l’inizio dei corsi”. Quello di Economia e Commercio è tra i Corsi più gettonati, quest’anno. “Offre molti sbocchi lavorativi, – commentano Alessandra e Claudia, entrambe di Marano – speriamo di riuscire a concludere la procedura per l’iscrizione oggi. Le Segreterie sono molto affollate in questi giorni”. Francesca e Miriam, future matricole di Giurisprudenza, entrambe di Capodimonte, non erano, invece, a conoscenza dell’esistenza dei precorsi. “Non abbiamo consultato il sito internet – ammettono semplicemente – L’abbiamo saputo venendo in Facoltà, quando oramai era possibile partecipare solo al precorso di Metodologie di Studio, ma abbiamo ritenuto che non fosse utile”. Francesca, che nel futuro si vede criminologa, è convinta, piuttosto, dell’utilità di seguire tutte le lezioni, “anche quelle teoriche, per capire meglio”, afferma.
Le segreterie studenti, a trasferimento oramai completato, sono allocate in due distinti locali al piano terra della struttura universitaria e dispongono di diversi sportelli attivi, o meglio veri e propri punti d’ascolto, dove gli studenti possono esporre problematiche e chiarire i propri dubbi comodamente seduti di fronte ad un impiegato amministrativo. Peccato che siano operativi solo due sportelli per segreteria – almeno lo scorso 24 settembre, giorno della nostra visita – e che i ragazzi in fila debbano attendere ore prima di essere ricevuti. “Sono in fila da circa un’ora e mezza, – afferma Marica, ventenne di Striano che, dopo un anno a Scienze infermieristiche a La Sapienza, ha scelto Economia e Commercio per seguire le orme della madre commercialista – Vorrei semplicemente chiedere quando cominciano i corsi, visto che sul sito non è stato ancora pubblicato nulla, e, se possibile, avere un calendario delle lezioni”. Marica ha scelto di formalizzare l’iscrizione su consiglio dell’amica Margherita, iscritta al secondo anno di Economia aziendale. “Il Parthenope è nato con la Facoltà di Economia, – dice Margherita, originaria di Terzigno – e poi ho notato che tanti laureati triennali alla Federico II vengono qui per proseguire con il biennio specialistico. Personalmente, mi sono trovata bene”. L’unica preoccupazione di Margherita, condivisa con diversi altri studenti che fino allo scorso anno hanno seguito le lezioni nella sede centrale di via Acton, riguarda l’orario di inizio dei corsi. “Se cominciano alle 8:00, come l’anno scorso, sarà impossibile arrivare in orario in via Parisi per chi come me proviene dai paesi vesuviani. Il primo treno parte alle 6:20 da Sarno, quindi, se tutto va bene, arrivo in Facoltà per le 8:30. La sede di via Acton era molto più comoda e, poi, devo dire che non abbiamo mai avuto problemi di spazi”. In fila, in attesa da circa due ore, c’è anche Omar, 26enne di Pozzuoli, il quale, dopo due anni e nove esami ad Ingegneria meccanica alla Federico II, ha deciso di iscriversi a Management delle imprese turistiche. “Ho capito che il lavoro dell’ingegnere non è per me, – dice – non ero più stimolato a continuare gli studi, e il sovraffollamento delle aule e problemi di tipo organizzativo hanno fatto la loro parte nella mia decisione di abbandonare. Ho cominciato, così, a lavorare come facchino e cameriere di sala, spero che la laurea in Management delle imprese turistiche mi aiuti a fare un salto di qualità sempre nel settore alberghiero”. Per Eleonora, futura matricola di Management delle imprese internazionali, originaria di Aversa, è il secondo giorno in Facoltà. “Vorrei formalizzare l’iscrizione e magari sapere quando cominciano i corsi. La settimana scorsa, sono andata via dopo due ore di attesa (era aperto un solo sportello), questa volta spero di sbrigarmi prima. Intanto, ho visitato un po’ la struttura e mi sembra proprio bella, oltre che nuova”. Diversi i ragazzi che, avendo scelto di frequentare i precorsi, hanno già avuto un assaggio di quella che sarà la vita universitaria. “Abbiamo seguito il corso di Matematica con il prof. Luigi D’Onofrio, – dicono Anna e Viola, 19enni di Gragnano che vogliono iscriversi ad Economia e Commercio – è stato un’utile ripetizione, anche se abbiamo comunque grosse lacune. Ci sono alcuni argomenti, come gli integrali, che continuiamo a non conoscere”. Dello stesso parere Luca, Antonio e Ciro, tre ragazzi di S. Sebastiano al Vesuvio, i quali, avendo seguito il precorso di Matematica, sembrano già essere più informati. “Al termine del precorso, è prevista una verifica – affermano – se la superiamo guadagniamo tre crediti formativi”. “Non sono preoccupato – afferma Antonio, che ha scelto Management delle imprese internazionali “perché mi sembra qualcosa in più rispetto allo studio dell’Economia pura, e potrebbe darmi l’opportunità di lavorare all’estero” – se non passo la verifica, mi impegnerò sin dall’inizio a seguire il corso e studiare man mano, come ci ha consigliato lo stesso docente”. Ciro sta già elaborando quella che sarà la sua personale strategia di studio. “Prima di tutto, verrò a seguire i corsi – dice – I professori sono un po’ più rigidi rispetto a quelli delle superiori, quindi farsi vedere a lezione potrebbe aiutare anche a capire il giusto metodo di studio. Quando non ci sono lezioni, mi dedicherò allo studio teorico, mentre per le prove scritte penso sia sempre meglio esercitarsi con qualcun altro”. Luigi, futuro “manager aziendale”, originario di Qualiano, ha appena formalizzato l’iscrizione al primo anno di Economia aziendale. “Sono arrivato alle 8 in Facoltà – dice soddisfatto – e, in circa tre ore, ho fatto tutto: ho chiesto, in Segreteria, se c’erano ancora posti disponibili, sono andato a pagare i bollettini e sono ritornato. Non mi resta che attendere l’inizio dei corsi”. Quello di Economia e Commercio è tra i Corsi più gettonati, quest’anno. “Offre molti sbocchi lavorativi, – commentano Alessandra e Claudia, entrambe di Marano – speriamo di riuscire a concludere la procedura per l’iscrizione oggi. Le Segreterie sono molto affollate in questi giorni”. Francesca e Miriam, future matricole di Giurisprudenza, entrambe di Capodimonte, non erano, invece, a conoscenza dell’esistenza dei precorsi. “Non abbiamo consultato il sito internet – ammettono semplicemente – L’abbiamo saputo venendo in Facoltà, quando oramai era possibile partecipare solo al precorso di Metodologie di Studio, ma abbiamo ritenuto che non fosse utile”. Francesca, che nel futuro si vede criminologa, è convinta, piuttosto, dell’utilità di seguire tutte le lezioni, “anche quelle teoriche, per capire meglio”, afferma.
I nostalgici
della sede
nolana
della sede
nolana
In cortile, ci imbattiamo in un gruppetto di laureandi in Giurisprudenza provenienti da vari paesi dell’agro-nolano, “in trasferta a Monte di Dio, per chiedere la tesi”. “Non c’è paragone tra Palazzo Pacanowsky e le diverse strutture di Nola (in via Fellecchia o in p.zza Giordano Bruno), dove seguivamo i corsi – affermano Francesco D’Angiò, 22enne di Nola, e la fidanzata Maria – ma arrivare fin qui è complicato, oltre che costoso”. Della stessa opinione Manlio Rubino, che ha deciso di non seguire i corsi proprio a causa della lontananza. “E’ un vero peccato che abbiano chiuso tutto a Nola – afferma – Un danno per le migliaia di ragazzi provenienti da quella zona. Immagino che si tratti di una questione politica”. Angelo e Carmine, entrambi di Cicciano, ogni giorno, fanno i conti con le frequenti agitazioni e le corse soppresse della Circumvesuviana. “Venire in Facoltà, – dicono – significa spendere un minimo di otto euro al giorno, fra trasporto e un pasto semplice. Nola, per noi, era una sede molto comoda, oltre che una realtà meno caotica e pur sempre vicino al Tribunale. L’anno scorso, abbiamo cercato di far sentire le nostre ragioni, con diverse manifestazioni, ma forse ci siamo mossi tardi, quando ormai le decisioni erano già state prese”. “A questo punto, – interviene Maria Felicia, che spera, un giorno, di lavorare in banca – se potessi tornare indietro, mi iscriverei alla Federico II”. Dopo una Triennale tra Nola e Napoli, Raffaele pensa ad un Corso specialistico presso l’Università di Salerno. “L’offerta formativa del Parthenope non è molto ampia, a Salerno, invece, potrei optare per il Corso in Sistemi quantitativi dell’impresa, beneficiando, allo stesso tempo, di tutte le comodità che offre l’organizzazione in campus”.
Maddalena Esposito
Maddalena Esposito