Si riparte a Farmacia. Il 30 settembre è iniziata l’avventura accademica delle matricole dei tre Corsi di Laurea Triennali in Controllo di qualità, Informazione scientifica sul farmaco e Scienze erboristiche. Un giorno in anticipo rispetto ai colleghi che hanno scelto uno dei percorsi di Laurea Magistrale.
La prima prova è ambientarsi in un mondo completamente nuovo. Così, la maggior parte degli studenti è rimasta seduta nelle aule anche durante lo spacco tra una lezione e l’altra. Solo piccoli gruppetti hanno approfittato del tempo libero a disposizione per guardarsi intorno e per scambiare quattro chiacchiere al bar e nello spazio esterno. Gli argomenti più affrontati, come poteva essere prevedibile, sono stati il test d’ammissione, la posizione in graduatoria e la scelta fra più opzioni per chi ha superato le prove d’accesso di più di un Corso di Laurea.
Difficile per le nuove leve chiedere qualche consiglio ai ragazzi più esperti che hanno affollato la sede di via Domenico Montesano. Molti studenti degli anni successivi, infatti, erano impegnati nelle prove d’esame. Non pochi di loro, inoltre, hanno palesato un certo fastidio per un avviso esposto nei corridoi che recitava: “per tutti gli esami, aspettare i professori al bar”. Per fortuna degli ultimi arrivati, l’unione fa la forza, come dice Girolamo Mercolino, che segue il Corso in Controllo di qualità: “è il mio primo giorno. Ho avuto una buona impressione. Qui in aula mi sono sembrati tutti molto socievoli, ci siamo aiutati a vicenda. Nelle prime ore abbiamo seguito Matematica e Informatica. I docenti ci hanno dato il benvenuto e, ovviamente, ci hanno detto che dobbiamo impegnarci”. Nell’Aula 2 c’erano anche Cira Volpe e Federica Contaldo. Per loro è stato più difficile l’approccio con il primo giorno di lezione: “stamattina è stato drammatico. Non riuscivamo a trovare le aule. Per questo motivo siamo arrivate tardi rispetto all’inizio del corso e non volevamo entrare in aula, eravamo imbarazzate. Alla fine siamo riuscite a sederci e, per fortuna, non ci hanno detto niente. I professori hanno spiegato in maniera chiara. Io (parla Federica) ho capito tutto pur non venendo dallo Scientifico”. I Corsi Triennali per qualcuno sono un “ripiego”, un modo per ritentare l’anno prossimo il test d’ammissione altrove senza per questo restare fermi. È il caso di Miriana Gagliardi: “il mio obiettivo è Farmacia. Ho provato il test per vari Corsi di Laurea, ma a molti non sono entrata. Per ora Controllo di Qualità è un ripiego. Lo faccio per sostenere esami come Biologia e Matematica sapendo che, se dovessi entrare l’anno prossimo al Corso che ho scelto, dovrò fare delle integrazioni”. Con lei c’è l’amica Angela De Lise, felice di non dover più sentir parlare di giustifiche, assenze, ritardi e assegno a casa: “non rimpiango per niente la scuola. Gli insegnanti che abbiamo conosciuto sono bravi. Mi è piaciuto molto il loro metodo d’insegnamento”. Nessun problema per arrivare in tempo in aula: “abitiamo abbastanza vicino al Policlinico. Siamo venute in auto e abbiamo trovato solo un po’ di traffico in via Toscanella”.
Non ha ancora le idee chiare Natalìa Coppola: “ho fatto il test e l’ho superato da sessantasettesima. Però sono indecisa se iscrivermi a Informazione scientifica o Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Qui i professori mi sembrano affabili. L’ambiente mi piace molto sia per le persone che per l’aspetto estetico. Stamattina ho avuto qualche difficoltà a muovermi all’interno dell’edificio, ma grazie a qualche conoscenza sono riuscita a orientarmi. Spero di non rimpiangere i professori del liceo. Di sicuro preferisco la vita universitaria a quella scolastica”. Impatto positivo con l’università per Vincenzo Campagnuolo, aspirante informatore scientifico: “Come prima volta direi che è tutto ok. Arrivare qui per me non è stato facile. Vengo da Sant’Agata dei Goti (un Comune in provincia di Benevento). Sono partito con la macchina alle cinque del mattino e poi ho dovuto prendere treno e pullman. Della scuola mi mancano le classi più piccole. In quei contesti si era più seguiti. All’università, però, abbiamo molta più libertà di muoverci”. Buona la prima anche per Emanuele Granieri e Alberto Casaletti, due periti chimici che si sono diplomati insieme all’Isis Guido Tassinari di Pozzuoli e che proseguono insieme i propri studi all’università: “abbiamo avuto un’ottima impressione. Per fortuna, abbiamo superato i test d’ammissione al primo colpo. Non è stato difficile orientarsi qui. Stamattina abbiamo consultato le bacheche e subito abbiamo trovato l’aula che ci serviva. Siamo venuti in macchina. Per adesso sfruttiamo il parcheggio privato della metro, poi vedremo come fare per avere il pass ed entrare con l’auto”.
La prima prova è ambientarsi in un mondo completamente nuovo. Così, la maggior parte degli studenti è rimasta seduta nelle aule anche durante lo spacco tra una lezione e l’altra. Solo piccoli gruppetti hanno approfittato del tempo libero a disposizione per guardarsi intorno e per scambiare quattro chiacchiere al bar e nello spazio esterno. Gli argomenti più affrontati, come poteva essere prevedibile, sono stati il test d’ammissione, la posizione in graduatoria e la scelta fra più opzioni per chi ha superato le prove d’accesso di più di un Corso di Laurea.
Difficile per le nuove leve chiedere qualche consiglio ai ragazzi più esperti che hanno affollato la sede di via Domenico Montesano. Molti studenti degli anni successivi, infatti, erano impegnati nelle prove d’esame. Non pochi di loro, inoltre, hanno palesato un certo fastidio per un avviso esposto nei corridoi che recitava: “per tutti gli esami, aspettare i professori al bar”. Per fortuna degli ultimi arrivati, l’unione fa la forza, come dice Girolamo Mercolino, che segue il Corso in Controllo di qualità: “è il mio primo giorno. Ho avuto una buona impressione. Qui in aula mi sono sembrati tutti molto socievoli, ci siamo aiutati a vicenda. Nelle prime ore abbiamo seguito Matematica e Informatica. I docenti ci hanno dato il benvenuto e, ovviamente, ci hanno detto che dobbiamo impegnarci”. Nell’Aula 2 c’erano anche Cira Volpe e Federica Contaldo. Per loro è stato più difficile l’approccio con il primo giorno di lezione: “stamattina è stato drammatico. Non riuscivamo a trovare le aule. Per questo motivo siamo arrivate tardi rispetto all’inizio del corso e non volevamo entrare in aula, eravamo imbarazzate. Alla fine siamo riuscite a sederci e, per fortuna, non ci hanno detto niente. I professori hanno spiegato in maniera chiara. Io (parla Federica) ho capito tutto pur non venendo dallo Scientifico”. I Corsi Triennali per qualcuno sono un “ripiego”, un modo per ritentare l’anno prossimo il test d’ammissione altrove senza per questo restare fermi. È il caso di Miriana Gagliardi: “il mio obiettivo è Farmacia. Ho provato il test per vari Corsi di Laurea, ma a molti non sono entrata. Per ora Controllo di Qualità è un ripiego. Lo faccio per sostenere esami come Biologia e Matematica sapendo che, se dovessi entrare l’anno prossimo al Corso che ho scelto, dovrò fare delle integrazioni”. Con lei c’è l’amica Angela De Lise, felice di non dover più sentir parlare di giustifiche, assenze, ritardi e assegno a casa: “non rimpiango per niente la scuola. Gli insegnanti che abbiamo conosciuto sono bravi. Mi è piaciuto molto il loro metodo d’insegnamento”. Nessun problema per arrivare in tempo in aula: “abitiamo abbastanza vicino al Policlinico. Siamo venute in auto e abbiamo trovato solo un po’ di traffico in via Toscanella”.
Non ha ancora le idee chiare Natalìa Coppola: “ho fatto il test e l’ho superato da sessantasettesima. Però sono indecisa se iscrivermi a Informazione scientifica o Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Qui i professori mi sembrano affabili. L’ambiente mi piace molto sia per le persone che per l’aspetto estetico. Stamattina ho avuto qualche difficoltà a muovermi all’interno dell’edificio, ma grazie a qualche conoscenza sono riuscita a orientarmi. Spero di non rimpiangere i professori del liceo. Di sicuro preferisco la vita universitaria a quella scolastica”. Impatto positivo con l’università per Vincenzo Campagnuolo, aspirante informatore scientifico: “Come prima volta direi che è tutto ok. Arrivare qui per me non è stato facile. Vengo da Sant’Agata dei Goti (un Comune in provincia di Benevento). Sono partito con la macchina alle cinque del mattino e poi ho dovuto prendere treno e pullman. Della scuola mi mancano le classi più piccole. In quei contesti si era più seguiti. All’università, però, abbiamo molta più libertà di muoverci”. Buona la prima anche per Emanuele Granieri e Alberto Casaletti, due periti chimici che si sono diplomati insieme all’Isis Guido Tassinari di Pozzuoli e che proseguono insieme i propri studi all’università: “abbiamo avuto un’ottima impressione. Per fortuna, abbiamo superato i test d’ammissione al primo colpo. Non è stato difficile orientarsi qui. Stamattina abbiamo consultato le bacheche e subito abbiamo trovato l’aula che ci serviva. Siamo venuti in macchina. Per adesso sfruttiamo il parcheggio privato della metro, poi vedremo come fare per avere il pass ed entrare con l’auto”.