SOS matricole: in ogni sede uno sportello di tutorato alla pari

Allestito a partire dalla prima settimana di novembre, presso le quattro sedi dell’Ateneo, uno sportello per i neoiscritti ai Corsi di Laurea Triennale. Un servizio messo a disposizione dall’Ufficio del SOrT (Orientamento e Tutorato) che rispetto agli anni scorsi si presenta con un format rinnovato, attivo mattina e pomeriggio dal lunedì al venerdì. Lo gestiscono tredici studenti meritevoli delle lauree magistrali, ognuno riveste mansioni differenti, suddivise in tre scaglioni: front-office, back-office e didattica. Il loro compito è quello di aiutare e supportare gli utenti in tutto ciò che riguarda l’approccio alla vita universitaria per superare con successo il primo anno di Università. Diverse le sfere d’azione attraverso cui gli studenti senior dell’infopoint vestono i panni di tutor: si va dall’elaborazione del piano di studi (compilabile fino a fine dicembre) all’orientamento mirato per le lezioni in corso nel primo semestre fino a consigli più disparati per impostare dal principio le basi per una corretta metodologia di studio. Attività che rientrano a pieno titolo nel cosiddetto ‘tutorato alla pari’. “Un’esperienza formativa per entrambe le parti: da un lato, le matricole hanno la possibilità di interloquire con studenti quasi loro coetanei; dall’altro lato, l’utenza costituisce per noi un campione utile per raccogliere testimonianze, mettere a fuoco questioni didattiche e organizzative più problematiche e proporre soluzioni pratiche”. questo è il quadro generale fornito da Serena Di Fusco, studentessa di Letterature e Culture Comparate con la media del 30. Il front-office. Una novità assoluta è il servizio itinerante: “Ci spostiamo nelle varie sedi per raggiungere il maggior numero possibile di utenti in una posizione a vista”. Una collaborazione lavorativa a tutti gli effetti che si estenderà fino a maggio prossimo per un carico totale pari a 200 ore per ogni studente. “Chi sta allo Sportello deve essere abile nell’intuire le richieste di ciascuno. Rispetto ai mesi scorsi abbiamo a che fare con studenti già immatricolati, che però devono ancora entrare nel meccanismo della frequenza, e non solo”. Per esempio, una domanda classica è: ‘Quali corsi devo seguire?’. “Questo capita il più delle volte quando uno studente consulta gli orari delle lezioni senza però affiancarli al Manifesto degli studi”. Dato che gli orari pubblicati sul sito inglobano tutte le lezioni che si tengono per un determinato Corso di Laurea, “abbiamo spiegato loro che bisogna seguire solo ciò che nel Manifesto risulta un esame del primo anno”. Qualora l’orario ufficiale non dovesse riportare tutti i corsi previsti per le matricole, “è perché alcuni di questi compariranno al secondo semestre”. Per il resto, abbondano domande relative all’organizzazione generale della vita studentesca con alcune costanti (il Progetto Erasmus, le aule studio, le biblioteche, la borsa di studio e il servizio mensa), ma anche “consigli per i pendolari e anche un po' di Google maps per orientarli nelle sedi”.
Corso di Laurea che vai, lavoro che trovi
C’è una buona fetta di studenti che non ha ancora le idee chiare, per esempio “chi continua a venire chiedendoci se è meglio studiare portoghese o spagnolo”, riprende Serena. Altri studenti, invece, dicono: “voglio fare inglese, ma non ho sostenuto il Test”. L’inglese è un must have, certo, “se s’intende in quanto strumento di comunicazione dell’era globalizzata. Sceglierlo, però, implica lo studio assiduo della lingua e della cultura per 5 anni”. A ciascun orientatore spetta l’onere di individuare il motivo che sta alla base della scelta, “se è per curiosità, perché quella lingua non l’ha studiata bene al liceo o perché intende lavorarci in futuro”. In genere, “non do un consiglio basato sulla mia esperienza, potrebbe essere forviante per altri. Più che altro la sfrutto per sviarli da un probabile errore”, facendo sempre ben attenzione al Corso di Laurea in cui la matricola va a confluire. “Chiedersi sempre: ‘che uso voglio farne di questa lingua? Impiegarla in ambito letterario e storico, nella traduzione o per parlare di diritto?’ Se non si è interessati a un discorso di tipo metalinguistico e si va a Mediazione, oppure se uno si iscrive a Comparate ma poi odia la letteratura inglese, occorre prevenire e farsi prima un esame di coscienza”. Uno step imprescindibile anche perché “tendono a manifestare una richiesta d’aiuto quelli che si sono iscritti un po’ al buio selezionando le due lingue, senza però conoscere le altre materie”. Ragione per cui molti si sono resi conto di non aver ponderato bene la questione, poiché “sebbene la scelta delle lingue fosse la stessa, è la finalità di ciascun Corso che cambia”. Per il momento il progetto è in fase sperimentale: “Abbiamo appena iniziato, quindi stiamo imparando a decifrare le richieste con lo scopo di rendere il servizio più efficiente e performante”. Ulteriore strategia è quella del questionario, generale e personalizzato: “Sottoponiamo ai ragazzi una serie di quesiti attraverso cui rilevare le criticità più diffuse”. Tutti dati che vengono raccolti e riutilizzati nelle fasi successive, come i corsi di recupero. Il back-office. Consiste nella gestione di dati, utili a tracciare statistiche in previsione del tutorato vero e proprio. “È un pre-tutorato che serve a informare le matricole sui servizi che il SOrT attiverà nel prossimo periodo”, dice Elsa Di Vilio, brillante studentessa di Archeologia. Ai fini di una stima precisa, “chi lavora al computer negli uffici di Mediterraneo si occupa di monitoraggio sui numeri del primo anno per rendersi conto di quanti – parliamo di migliaia di utenti – hanno raggiunto o meno una cifra pari a 40 crediti”. In che modo? “Inseriamo i dati inerenti allo scorso anno accademico suddividendo le informazioni per Corso di Laurea ed esame per poi allargare l’indagine a ciascuna sessione”. Si potrà, dunque, ricavare una visione più completa soltanto a lavoro finito. “Per adesso, osservando i dati della sessione estiva, è strano notare come alcuni riescano a dare anche 6-7 esami, mentre altri si concentrino su uno solo – in genere, quello di Lingua. Tendenze che variano radicalmente a seconda del Corso di Laurea”. Cos’altro è emerso di interessante? “Nessuno tende a lamentarsi del peso eccessivo dello studio quanto più che altro della fornitura di attrezzature”. Tuttavia, gli studenti che lavorano a Mediterraneo, e spesso perciò si trovano a gestire in contemporanea il lavoro d’ufficio e il contatto col pubblico, hanno constatato una maggiore affluenza presso questa sede. “Qui pongono domande nell’ambito del piano di studi, oppure vogliono sapere quali requisiti bisogna possedere per svolgere una determinata professione, che sia docente o hostess”. Talvolta hanno un problema tecnico/informatico: “C’è chi non sa che per cambiare Lingua dopo l’immatricolazione bisogna inoltrare una domanda apposita o che ci sono scadenze e moduli da compilare”. Dopo la prima settimana di prova anche l’orientamento nomade, però, sta dando i suoi frutti: “Chi si avvicina di sua sponte è molto grato dell’aiuto, perché alle volte un semplice intoppo burocratico per uno studente alle prime armi può diventare un dramma esistenziale. Magari ci fosse stato un servizio simile quando eravamo noi matricole”. Altra azione messa in campo dal SOrT è il corso di recupero: “Chiediamo all’utente di segnalarci le materie in cui è più in difficoltà e lasciarci la sua mail. Se si forma la classe, lo ricontatteremo”. Quelli più richiesti finora? Linguistica, sia generale che italiana, per le motivazioni più disparate: “non l’ho mai studiata, non capisco il lessico settoriale, o il docente dà per scontato tante cose”, riporta Elsa. 
Corsi di recupero
Il tutorato alla didattica. Partiranno, inoltre, a breve corsi di recupero per chi ha da colmare lacune in discipline specifiche, affinché possa aumentare il numero di matricole che riesce a conseguire tutti i crediti previsti al primo anno. Comincerà per primo il tutorato per Lingua Cinese, su iniziativa della prof.ssa Valeria Varriano, sinologa. Ciò non toglie che la proposta potrebbe essere estesa ad altre materie nell’ambito delle attività di Tutorato in itinere, di cui è responsabile la prof.ssa Maria Laudando. Intanto, debutta già in novembre il corso per Cinese I. Ne parla una studentessa pugliese, Chiara Rutigliano, laureanda in Lingue e Civiltà Orientali. “Io ed altri due studenti – Erica Caia e Luca Bartolo – abbiamo ricevuto una lista di tutti i prenotati a Cinese I nella prossima sessione che, però, non hanno superato l’esame l’anno scorso, e li abbiamo suddivisi in tre classi, ognuna formata da circa dieci persone. Gli studenti hanno reagito molto positivamente”. Le lezioni si terranno in un’aula all’ottavo piano di Mediterraneo due volte a settimana. Qual è la difficoltà più grande per una matricola? “La costanza. È difficile organizzare lo studio giorno per giorno a partire da ottobre anche se l’esame di Lingua si sostiene a giugno. Nel caso di Cinese, poi, bisogna capire l’importanza di una lingua in cui i toni e la memorizzazione dei caratteri sono fondamentali. Il nostro obiettivo è stimolare la classe, affinché tutti apprendano un metodo di studio, anche sotto forma di consigli spassionati, perché comunque ci siamo già passati”. Un’esperienza quinquennale quella degli studenti-tutor coinvolti, in molti casi corroborata da studi all’estero. “Ho finito gli esami in Cina. Ci sono stata ben tre volte: prima a Shenyang, città di cui mi sono occupata nella mia tesi triennale. Poi a Pechino, nel luglio dell’anno scorso, grazie a una Summer School, sempre in virtù di convenzioni stipulate da L’Orientale. Poi, con una borsa di studio ministeriale, ho vissuto per quasi un anno a Nanchino. Ho scritto anche per un giornale della provincia del Gansu. Spero, perciò, di poter mettere insieme in futuro tutte le mie passioni: il giornalismo, il cinese e anche la didattica. Vedremo dopo la laurea dove mi porterà tutto questo”.
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