Speranze, sogni e difficoltà delle aspiranti matricole

Per il secondo anno di seguito la Scuola di Economia ha deciso di programmare le immatricolazioni, sottoponendo i candidati ad un concorso d’ammissione, organizzato su base nazionale dal consorzio nazionale CISIA che si è svolto l’11 settembre a Monte Sant’Angelo.
Gli aspiranti economisti e manager si sono dovuti misurare per novanta minuti con domande a risposta multipla di Matematica, Logica, Comprensione Verbale. 1.498 le domande su, complessivamente, millecentottanta posti disponibili suddivisi fra i Corsi di Laurea di Economia Aziendale (720), Economia e Commercio (400) e Economia delle Imprese Finanziarie (230), ma la graduatoria è unica ed a scorrimento, pertanto chi ha avuto l’accortezza di segnalare più di un percorso di preferenza, avrà regalato a se stesso qualche margine in più. 193 i candidati per il Corso di Laurea in Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale (STIM), meno dei posti disponbili (215).
Siamo andati ad aspettare gli studenti all’uscita dalle aule, per raccoglierne le impressioni.
Valentina Musto spera di entrare ad Economia Aziendale: “test permettendo, perché, sebbene fattibile per una preparazione scolastica normale, era più difficile rispetto a quelli dello scorso anno ed anche un po’ diverso rispetto a quelli disponibili sui manuali d’esercitazione. Chi è bravo in Matematica non avrà problemi a passare”.
Argomenti della prova: logaritmi, geometria del piano cartesiano; lettura e comprensione di due, a detta degli studenti, lunghi testi, lontani dalla tipologia proposta nel materiale disponibile per gli allenamenti a casa, e domande di logica che hanno creato non pochi problemi, anche a coloro che si sentivano più sicuri dei propri mezzi.
“La prova non era difficile. La parte matematica si poteva affrontare senza problemi, ho solo avuto qualche difficoltà con la sezione di Logica. Forse perché ero un po’ teso, non ho risposto a tutti i quesiti, ma sono sicuro di quelli che ho scelto, mentre la parte di Comprensione del testo non era complicata ma estremamente lunga”, afferma Francesco Buonomo che vorrebbe studiare Economia e Commercio.
Sara Autieri e Francesca Candida sono interessate al Corso di Laurea in Economia Aziendale con l’aspirazione di intraprendere, un giorno, la carriera da manager: “è quello con il piano di studi più interessante ed è fra quelli che offre più sbocchi”. Se non dovesse andare bene, hanno già pronto un piano B: un Corso di Laurea analogo presso un altro Ateneo o l’iscrizione a Giurisprudenza.
Anche Marco Amoroso ha la stessa aspirazione. Però non è soddisfatto della prova: “i quesiti di Matematica non erano complicati ma per risolverne alcuni sarebbe occorso molto più tempo e almeno quattro o cinque fogli a disposizione”.
Dario Gallo, candidato ad Economia e Commercio, ha un suo progetto, fondato sulle lingue: “mi sono diplomato al Liceo Linguistico e voglio studiare un anno qui con la speranza di riuscire a superare un buon numero di esami, conseguire la certificazione TOEFL e trasferirmi alla Business School di Rotterdam, per accedere alla quale bisogna aver fatto almeno un anno all’estero. Mi piacerebbe lavorare in banca e voglio sfruttare le mie competenze linguistiche”. Nonostante le impressioni positive, Dario non è convinto della sezione relativa alla Comprensione verbale dell’esame: “tutti gli esercizi relativi a quest’ambito prevedevano l’analisi grammaticale, invece ci siamo trovati davanti due testi lunghi, con richieste un po’ diverse”.
Federica Nocerino, ex-studentessa del Liceo Classico, proprio non ce la fa a reprimere l’amarezza: “metà degli argomenti della prova di Matematica nemmeno si fanno al Classico ed ho visto in difficoltà anche ragazzi provenienti dallo Scientifico e dalla Ragioneria. È inammissibile che, con questi criteri, s’impedisca ai ragazzi di iscriversi all’università. Cosa pretendono? Che una persona versi perfino un contributo economico per l’iscrizione ad un anno sabbatico?”.
Economia è a cura di
Simona Pasquale
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