Sperimentazione teatrale ad Ingegneria

Continua, presso l’Aula Romano Manfredi dell’ex Dipartimento d’Ingegneria Strutturale in Via Claudio, la sperimentazione teatrale de L’attore costitutivo, l’originale progetto di ricerca e sperimentazione portato avanti da Egidio Carbone, attore, regista, drammaturgo ed ex-studente d’Ingegneria Civile, che mette in parallelo la moderna teoria della deformazione della materia e la creazione del personaggio, per dar vita ad una nuova forma di linguaggio artistico. L’iniziativa, che gode della consulenza scientifica del prof. Luciano Nunziante, docente di Scienza delle Costruzioni, e del ricercatore del settore Massimiliano Fraldi, si articola in un laboratorio che si svolge ogni martedì e venerdì e vedrà il suo culmine in una tournèe, un cortometraggio ed un saggio in uscita a settembre. “La sperimentazione va avanti da tempo ma, prima dello scorso anno, non l’avevamo mai presentata ufficialmente all’università”, dice Carbone che spiega la sua teoria: “Come si modellano i materiali in natura, così si sviluppa la metafisica del personaggio. Prima di affrontare lo studio della materia in maniera fenomenologica, cominciamo a capire com’è fatta, essendone parte, comprendendo la meccanica quantistica e la vitalità e l’energia ad essa associate. Allo stesso modo, ricerchiamo nella filosofia e nell’esistenzialismo, l’essenza del tempo e dello spazio di un personaggio, perché non si può modellare un personaggio senza sapere cos’è una persona”. Al laboratorio partecipano, in maniera trasversale, persone legate agli studi scientifici ed alla vita sul palcoscenico. Come Rita Furia, laureanda in Ingegneria Gestionale per la Logistica e la Produzione, da anni impegnata in campo teatrale: “si tratta di una cosa nuova, che posso sperimentare su me stessa, vivendo le diverse fasi di trasformazione della materia, fino allo snervamento, l’estremo disturbo. Ho portato avanti molti studi sul tema del tempo interno e quello esterno all’attore, il risultato è una maggiore consapevolezza del modo in cui il corpo si modifica. Mi piacerebbe improntare una tesi di laurea su questi argomenti, magari proprio nell’ambito della Scienza delle Costruzioni”. Adele Rita Perna, attrice professionista, aggiunge: “è un metodo nuovo, basato sulla trasformazione fisica per creare un personaggio”. Anche Pasquale Ioffedo è un attore: “questo nuovo approccio non ha ancora modificato il mio modo di interpretare, perché sono ancorato a delle certezze che non riesco a lasciare ma è un’esperienza entusiasmante”. Alberto Ragucci lavora come ingegnere ambientale. Da studente ha seguito dei laboratori di interpretazione teatrale ed ha lavorato come direttore di scena de La Bufaliera, l’opera scritta dallo stesso Egidio che, nel 2010, ha debuttato al San Carlo. “Ci conosciamo dai tempi dell’università, la reciproca empatia è stata naturale – racconta Alberto – Mi affascina l’idea di una teoria rivoluzionaria, di un manifesto con una visione globale. Per ora, visto anche il contesto economico, faccio l’ingegnere ma spero, un giorno, di potermi dedicare al teatro a tempo pieno”.
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