Start Cup Campania, un centinaio i gruppi partecipanti

Grande partecipazione a Start Cup Campania, il premio per l’innovazione promosso dalle Università campane che mette in gara gruppi di persone che elaborano idee imprenditoriali basate sulla ricerca e l’innovazione. Si tratta di una vera e propria business plan competition il cui obiettivo è quello di sostenere l’innovazione tecnologica finalizzata allo sviluppo economico e alla nascita di imprese ad alto contenuto di conoscenza. Dalla segreteria organizzativa del Coinor – il Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione organizzativa della Federico II – a cui è stata affidata la gestione della manifestazione, fanno sapere che si sono iscritti 98 gruppi (31 dell’Università di Salerno, 28 della Federico II, 23 della Seconda Università, 8 del Sannio, 7 del Parthenope e 1 del Suor Orsola Benincasa), contro i circa 60 dello scorso anno. Ad eccezione de L’Orientale, dunque, sono rappresentati tutti gli Atenei campani, compreso l’Università di Salerno che aveva sempre partecipato, ma in forma distaccata, con la sua Start Cup locale. I settori più gettonati restano quelli relativi all’ambiente, la salute, l’ICT. 
Eliminata la fase preselettiva, tenuto conto del notevole entusiasmo che ha accompagnato questa edizione, tutti i partecipanti avranno l’opportunità di essere ammessi alla fase ‘Incubazione virtuale e premiazione’ e lavorare ai loro business plan che dovranno presentare entro l’8 settembre. La valutazione sarà affidata ad un Comitato scientifico, nominato dalla direzione del Premio, composto da esperti di valutazione di progetti di impresa provenienti prevalentemente dal mondo del venture capital, dei servizi alle imprese, delle istituzioni finanziarie e locali, delle imprese e delle associazioni di categoria. Saranno premiati i primi cinque con una simbolica somma di denaro che vuole essere un incoraggiamento a mettere in pratica le idee realizzabili (5mila, 3mila, 2mila, e altri due da mille euro ognuno). Speranze anche per gli eliminati o coloro che, per qualsiasi motivo, non riescano a partecipare: è di questi giorni la notizia che il Coinor sta avviando varie collaborazioni allo scopo di formalizzare idee d’impresa con Città della Scienza, Imast e Consolato britannico.
Business plan,
 prima lezione 
al Parthenope
La prima lezione del corso di business plan si è tenuta il 26 maggio presso l’Università Parthenope. “E’ la prima volta che Start Cup vede uniti i sette Atenei campani fin dall’inizio”, ha detto il prof. Luciano Mayol, responsabile del concorso, in apertura della giornata inaugurale. “Il Parthenope ospiterà la seconda edizione di questa importante iniziativa – ha detto il prof. Luigi Moschera rivolto alla platea studentesca presente nell’Aula Grande – ed è l’occasione per dirvi che, se avete un’idea imprenditoriale, è bene portarla avanti e non fermarsi al primo ostacolo!”. A presiedere il Comitato che valuterà i business plan, il console americano Donald L. Moore, che ha conosciuto la città di Napoli ben venticinque anni fa e ci ha vissuto per tre anni. “L’investimento più produttivo che può fare un Paese è quello nel talento dei giovani – secondo Moore – E per il Mezzogiorno è importante crescere insieme nello sviluppo di economia e innovazione”. Start Cup è un premio cresciuto nei suoi otto anni di vita. “La crescita – spiega il prof. Francesco Violi, docente della Federico II – è dovuta ad alcuni fattori fondamentali: prima di tutto, lo sviluppo di una logica affidata alla persona e poi il fatto che, negli ultimi anni, l’idea del posto fisso sia andata scomparendo. A mio avviso, oggi chi è intelligente e ha voglia di fare ha tante possibilità”. 
Tutti i gruppi che hanno presentato domanda di partecipazione possono cominciare ufficialmente a lavorare per la redazione del business plan, un documento di venticinque pagine, al massimo, col quale si formalizza la propria idea imprenditoriale. “Ha lo scopo di descrivere l’ingresso e il primo sviluppo di una nuova azienda sul mercato del lavoro nell’arco di tre o quattro anni, fino all’entrata in regime dell’attività, – ha spiegato il prof. Mario Sorrentino, ordinario di Business Planning e creazione d’impresa alla Seconda Università – oltre che servire a verificare il grado di fattibilità dell’investimento e a reperire fonti di finanziamento”.
Oltre a Start Cup Campania, sono stati presentati altri due concorsi che hanno la stessa finalità: Tour dei Mille di Working Capital, un’iniziativa di marketing di Telecom Italia, e UK – Italy Springboard. Per la prima, che sarà esposta a Napoli il 15 giugno, “occorrono almeno cinque progetti innovativi”, secondo il dott. Alessandro Santo, venture capital; il secondo, invece, “è una business plan competition, che si svolgerà a Torino nel novembre prossimo, – ha spiegato la dott.ssa Tiziana Marcuccio, del Consolato britannico in Italia – aperta ad aziende italiane interessate ad una presenza internazionale”.
Maddalena Esposito
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