Presso il Complesso di San Pietro Martire in via Porta di Massa, sede del Dipartimento di Studi Umanistici, si riprende a pieno ritmo già dagli inizi di settembre una routine universitaria fatta da esami last minute in vista dell’imminente inizio dei corsi, il prossimo 2 ottobre. C’è chi, iscritto al primo anno, non vede l’ora di portare a casa l’esame di Letteratura Italiana, chi, del secondo, teme di non passare Latino, scoglio riconosciuto per gli studenti di Lettere Moderne. “Ho trascorso la mia estate su questi testi. Avendo frequentato, non mi preoccupa troppo la traduzione dei brani in poesia, poiché i docenti ci hanno seguito passo dopo passo nell’individuare regole e costrutti da analizzare, ma l’ansia può giocare brutti scherzi, soprattutto quando in una data molti colleghi se ne tornano a mani vuote”, la testimonianza di Simona Borriello, studentessa del secondo anno. Niente è da sottovalutare, per qualsiasi dubbio è bene “rivolgersi direttamente al docente e chiedere spiegazioni più dettagliate durante l’orario di ricevimento per far fuori ogni perplessità. Una cosa che vorrei dire alle matricole: nessun esame è impossibile. Ma certamente il primo è l’anno più impegnativo”. Insieme all’ansia da esame si fa sentire nell’aria anche l’ansia da matricola. “Sono una studentessa di Giurisprudenza che ha appena deciso di trasferirsi a Lettere Moderne. Il timore di non farcela, la paura di non raggiungere gli scopi prefissati o essere all’altezza delle proprie aspettative: è questo che mi spaventa dell’Università”, dice Martina Ciotola. Intanto, piccoli gruppi di nuovi visitatori stazionano nel Chiostro per avvicinarsi a ciò che li attende nell’immediato futuro e captare consigli da coloro che ci sono già passati. “Non conta, a mio parere, il traguardo – quante volte si ripete un esame, per esempio – bensì il percorso. È molto più soddisfacente ritentare per un 30 che accontentarsi subito di un 18, a costo di slittare un po’ coi tempi. Il segreto è essere costanti, non perdere mai la forza e determinazione, studiare di volta in volta e prendere l’esame come un semplice dialogo interattivo. Perciò, godetevi il primo anno, di sicuro il più duro, ma allo stesso tempo il più stimolante e spensierato”, i suggerimenti di Mario Ariano, dopo aver sostenuto l’esame di Storia delle Dottrine politiche il 12 settembre. Entusiasti delle nuove iniziative sono proprio gli studenti del Corso di Laurea Triennale in Storia, per i quali è stata predisposta un’attività di supporto didattico che si articolerà in circa 10 incontri durante il mese di settembre. Ma per mettersi in riga sin da subito, oltre al tutorato, buone abitudini da seguire sono frequentare i corsi, ambientarsi e fare amicizia. È al secondo anno, invece, che le cose si complicano leggermente, “e non per la grammatica latina, che sì, per carità, è un esame tosto, ma non va demonizzato. Piuttosto perché, se uno al primo anno non è riuscito a dare tutti gli esami, dovrà far fronte a un carico di studio (e stress) maggiore. Però, a quel punto, avrà già acquisito le capacità giuste per orientarsi al meglio ed escogitare soluzioni efficaci”, continua Giuseppe Ambrosino, alle prese con lo studio di Letteratura Italiana II, fissato al 24 settembre.
Intanto, i rappresentanti degli studenti si stanno dando da fare per organizzare incontri di orientamento nelle giornate del 25 e 26 settembre. Quanto alle lezioni, ci sono ancora molti insegnamenti da coprire il prima possibile, altri – come Lingua Tedesca e Letteratura Tedesca – tacciono anche per quest’anno accademico. A Lettere Moderne non tutti sanno che sono previsti nell’ambito di circa 20 esami due dedicati alle lingue straniere (inglese, francese o spagnolo). “Si conoscono già i programmi? Sono ancora validi quelli dell’anno scorso?”, chiede qualcuno. In genere, “i programmi di Letteratura Italiana, Storia, Storia della Lingua, Filologia Italiana e Romanza, Linguistica e Geografia variano minimamente negli anni: in pratica, anche se cambia il manuale, la sostanza è la stessa”, spiega Simona. Al contrario, “i programmi di Letterature Comparate e delle letterature straniere si aggiornano continuamente, poiché prevedono corsi monografici che possono soffermarsi su periodi, autori o argomenti relativi a epoche diverse”. L’unico grattacapo per i senior (esami post vacanze a parte) è la questione tasse, da quando il sistema ha subito una revisione del regolamento a partire da inizio anno. “Da 129 euro mi trovo a pagarne 204, perché oltre al reddito adesso anche il merito incide sulla rata da pagare. Non è detto che chi non raggiunga i 25 crediti per l’agevolazione sulle tasse non si sia minimamente impegnato per un anno, vorrei ribadirlo”, aggiunge Giuseppe. Sono critici sull’organizzazione anche gli studenti appena iscritti. “Com’è possibile che io abbia uno spacco dalle 11 alle 14 ogni giorno e che debba comunque tornare a casa alle 19?”. Ebbene “non bisogna stupirsi degli orari assurdi, è la nostra triste realtà, e al primo anno le lezioni sono parecchie e difficili da incastrare. Una volta abituati al ritmo, la giornata risulterà meno pesante. E in ogni caso – conclude Mario – a corsi iniziati, esponendo il problema a qualche docente, gli orari potrebbero di nuovo cambiare”.
Sabrina Sabatino
Intanto, i rappresentanti degli studenti si stanno dando da fare per organizzare incontri di orientamento nelle giornate del 25 e 26 settembre. Quanto alle lezioni, ci sono ancora molti insegnamenti da coprire il prima possibile, altri – come Lingua Tedesca e Letteratura Tedesca – tacciono anche per quest’anno accademico. A Lettere Moderne non tutti sanno che sono previsti nell’ambito di circa 20 esami due dedicati alle lingue straniere (inglese, francese o spagnolo). “Si conoscono già i programmi? Sono ancora validi quelli dell’anno scorso?”, chiede qualcuno. In genere, “i programmi di Letteratura Italiana, Storia, Storia della Lingua, Filologia Italiana e Romanza, Linguistica e Geografia variano minimamente negli anni: in pratica, anche se cambia il manuale, la sostanza è la stessa”, spiega Simona. Al contrario, “i programmi di Letterature Comparate e delle letterature straniere si aggiornano continuamente, poiché prevedono corsi monografici che possono soffermarsi su periodi, autori o argomenti relativi a epoche diverse”. L’unico grattacapo per i senior (esami post vacanze a parte) è la questione tasse, da quando il sistema ha subito una revisione del regolamento a partire da inizio anno. “Da 129 euro mi trovo a pagarne 204, perché oltre al reddito adesso anche il merito incide sulla rata da pagare. Non è detto che chi non raggiunga i 25 crediti per l’agevolazione sulle tasse non si sia minimamente impegnato per un anno, vorrei ribadirlo”, aggiunge Giuseppe. Sono critici sull’organizzazione anche gli studenti appena iscritti. “Com’è possibile che io abbia uno spacco dalle 11 alle 14 ogni giorno e che debba comunque tornare a casa alle 19?”. Ebbene “non bisogna stupirsi degli orari assurdi, è la nostra triste realtà, e al primo anno le lezioni sono parecchie e difficili da incastrare. Una volta abituati al ritmo, la giornata risulterà meno pesante. E in ogni caso – conclude Mario – a corsi iniziati, esponendo il problema a qualche docente, gli orari potrebbero di nuovo cambiare”.
Sabrina Sabatino