Tra luglio e ottobre si sono tenute le elezioni dei Presidenti di 16 Corsi di Laurea di Ingegneria. Si dovrà andare di nuovo alle urne per alcuni CdL (Navale, Telecomunicazioni e Automazione) in quanto non si è raggiunto il quorum; si può già parlare con certezza, però, di riconferma dei Presidenti in carica, i professori Paciolla, D’Elia e Ambrosino. Non si è votato a Biomedica perché il Corso è stato attivato dopo gli altri. Quasi tutti riconfermati i Presidenti. Si cambia solo ad Aerospaziale ed Elettronica: i professori Antonio Moccia e Giovanni Breglio subentrano, rispettivamente, ai professori Giovanni Maria Carlomagno e Gianfranco Vitale.
Importante cambiamento in seno al Cdl in Ingegneria dei Materiali: sono due i Presidenti, uno per il Corso triennale in Ingegneria e Scienza dei materiali, in collaborazione con la Facoltà di Scienze, ed un altro per la Specialistica in Ingegneria dei materiali. “Abbiamo ritenuto opportuno dividere le due presidenze per questioni di carattere organizzativo”, spiega il prof.Giuseppe Mensitieri, confermato alla Specialistica. Alla guida della triennale, il prof. Domenico Acierno, che ha già ricoperto in passato due mandati. Ci sarà, dunque, un’alternanza, in futuro, con i docenti di Scienze alla triennale? “Il Corso è inquadrato negli studi a prevalenza ingegneristici, quindi, la classe è di Ingegneria. Un docente di questa Facoltà si ritiene, inoltre, che abbia una maggiore competenza sotto l’aspetto gestionale perché vive ad Ingegneria”, afferma il prof. Acierno.
Per quest’anno accademico non sono previste, comunque, importanti novità in attesa dei cambiamenti che dovranno poi essere attuati dopo l’approvazione dei decreti istitutivi le classi di laurea che daranno il via al nuovo ordinamento.
“Dopo l’approvazione dei decreti che porteranno all’attuazione della 270- spiega il prof. Piero Salatino, riconfermato alla presidenza del Cdl in Ingegneria Chimica e coordinatore dei Presidenti di Corso di Laurea – avremo tre anni di tempo per attuare la nuova riforma. Ci sarà dunque una revisione generale degli ordinamenti attuali”.
“Per ora non ci sono novità- aggiunge Mensitieri – perché siamo alla vigilia di cambiamenti che vanno valutati alla luce del nuovo decreto. Con i miei colleghi ci siamo già riuniti per cercare di utilizzare la possibilità offerta dal decreto per migliorare realmente l’efficienza dei Corsi di Laurea al dì la delle imposizioni burocratiche”.
Le questioni più importanti sono sicuramente quelle riguardanti la comunanza di 60 crediti e della riduzione del numero di esami a 20 per la triennale e 12 per la laurea magistrale.
“Nel mettere in moto la riorganizzazione del nostro Manifesto di studi – sottolinea il prof. Antonino Mazzeo, riconfermato alla guida del CdL in Ingegneria Informatica – cercheremo di non accorpare semplicemente gli esami ma di rivedere la didattica per ottimizzare la nostra offerta”.
“Il nostro lavoro – spiega anche il prof. Antonio Paciolla, Presidente a Navale- è diretto nel proseguire con l’omogeneizzazione del primo anno”.
Mentre si iniziano a definire le linee guida da seguire in questa nuova fase di riordino, i risultati delle votazioni vanno nel segno della continuità. “In una fase di passaggio verso una nuova normativa – spiega il prof. Emilio Esposito, anche lui riconfermato a Gestionale della logistica e della produzione- il Corso ha voluto dare continuità alla presidenza. La Facoltà, comunque, ha già iniziato da tempo a lavorare in questo senso. Bisognerà tenere conto dell’esperienza degli ultimi anni e dei suggerimenti che ci sono arrivati da studenti ed aziende per non cadere in una formazione troppo parcellizzata”. Gestionale ha da sempre uno stretto legame con il tessuto industriale, tant’è che l’89% dei laureati italiani trova impiego continuativo dopo i primi tre anni. “Questo stretto rapporto con le aziende – sottolinea ancora Esposito – ci dovrà servire come punto di riferimento in una fase di riprogettazione della didattica”.
La parola continuità interessa anche il prof.Mazzeo che commenta così il voto: “è un momento di passaggio delicato per il nostro settore e per l’università. Io sono il più anziano ed ho l’incarico di portare avanti il percorso della riforma cercando di valorizzare il Corso al di fuori dei tecnicismi specifici”. Corso di laurea con una forte ricaduta sul territorio, Ingegneria Informatica si mantiene sulle 400 immatricolazioni l’anno. “L’importante è avere un alto livello qualitativo – aggiunge il prof.Mazzeo – per ottenere un buon ritorno dalle aziende. Solo con una formazione seria si può avere un buon riscontro sul mercato”.
Aumentano le iscrizioni ad Ingegneria Civile. Un dato testimoniato dall’elevata affluenza alle lezioni. “Non abbiamo numeri precisi – spiega il prof. Paolo Calabrese, di nuovo alla guida del Cdl- ma anche quando lo scorso anno si è registrato un calo generale per la Facoltà, Civile ha mantenuto il suo trend positivo”.
“Si prevede un numero più alto di iscrizioni rispetto allo scorso anno”: afferma il professor Marcello Bracale, Presidente ad Ingegneria Biomedica.
A conferma dell’ottimo lavoro svolto, ad Ingegneria Ambiente e Territorio il prof. Massimo Greco, riconfermato alla guida del Corso, ricorda: “in questi giorni abbiamo avuto sette laureati in corso con 110 e lode. La dimostrazione che abbiamo costruito un efficiente percorso formativo che segue e accompagna i ragazzi in tutte le loro attività”.
Valentina Orellana
Importante cambiamento in seno al Cdl in Ingegneria dei Materiali: sono due i Presidenti, uno per il Corso triennale in Ingegneria e Scienza dei materiali, in collaborazione con la Facoltà di Scienze, ed un altro per la Specialistica in Ingegneria dei materiali. “Abbiamo ritenuto opportuno dividere le due presidenze per questioni di carattere organizzativo”, spiega il prof.Giuseppe Mensitieri, confermato alla Specialistica. Alla guida della triennale, il prof. Domenico Acierno, che ha già ricoperto in passato due mandati. Ci sarà, dunque, un’alternanza, in futuro, con i docenti di Scienze alla triennale? “Il Corso è inquadrato negli studi a prevalenza ingegneristici, quindi, la classe è di Ingegneria. Un docente di questa Facoltà si ritiene, inoltre, che abbia una maggiore competenza sotto l’aspetto gestionale perché vive ad Ingegneria”, afferma il prof. Acierno.
Per quest’anno accademico non sono previste, comunque, importanti novità in attesa dei cambiamenti che dovranno poi essere attuati dopo l’approvazione dei decreti istitutivi le classi di laurea che daranno il via al nuovo ordinamento.
“Dopo l’approvazione dei decreti che porteranno all’attuazione della 270- spiega il prof. Piero Salatino, riconfermato alla presidenza del Cdl in Ingegneria Chimica e coordinatore dei Presidenti di Corso di Laurea – avremo tre anni di tempo per attuare la nuova riforma. Ci sarà dunque una revisione generale degli ordinamenti attuali”.
“Per ora non ci sono novità- aggiunge Mensitieri – perché siamo alla vigilia di cambiamenti che vanno valutati alla luce del nuovo decreto. Con i miei colleghi ci siamo già riuniti per cercare di utilizzare la possibilità offerta dal decreto per migliorare realmente l’efficienza dei Corsi di Laurea al dì la delle imposizioni burocratiche”.
Le questioni più importanti sono sicuramente quelle riguardanti la comunanza di 60 crediti e della riduzione del numero di esami a 20 per la triennale e 12 per la laurea magistrale.
“Nel mettere in moto la riorganizzazione del nostro Manifesto di studi – sottolinea il prof. Antonino Mazzeo, riconfermato alla guida del CdL in Ingegneria Informatica – cercheremo di non accorpare semplicemente gli esami ma di rivedere la didattica per ottimizzare la nostra offerta”.
“Il nostro lavoro – spiega anche il prof. Antonio Paciolla, Presidente a Navale- è diretto nel proseguire con l’omogeneizzazione del primo anno”.
Mentre si iniziano a definire le linee guida da seguire in questa nuova fase di riordino, i risultati delle votazioni vanno nel segno della continuità. “In una fase di passaggio verso una nuova normativa – spiega il prof. Emilio Esposito, anche lui riconfermato a Gestionale della logistica e della produzione- il Corso ha voluto dare continuità alla presidenza. La Facoltà, comunque, ha già iniziato da tempo a lavorare in questo senso. Bisognerà tenere conto dell’esperienza degli ultimi anni e dei suggerimenti che ci sono arrivati da studenti ed aziende per non cadere in una formazione troppo parcellizzata”. Gestionale ha da sempre uno stretto legame con il tessuto industriale, tant’è che l’89% dei laureati italiani trova impiego continuativo dopo i primi tre anni. “Questo stretto rapporto con le aziende – sottolinea ancora Esposito – ci dovrà servire come punto di riferimento in una fase di riprogettazione della didattica”.
La parola continuità interessa anche il prof.Mazzeo che commenta così il voto: “è un momento di passaggio delicato per il nostro settore e per l’università. Io sono il più anziano ed ho l’incarico di portare avanti il percorso della riforma cercando di valorizzare il Corso al di fuori dei tecnicismi specifici”. Corso di laurea con una forte ricaduta sul territorio, Ingegneria Informatica si mantiene sulle 400 immatricolazioni l’anno. “L’importante è avere un alto livello qualitativo – aggiunge il prof.Mazzeo – per ottenere un buon ritorno dalle aziende. Solo con una formazione seria si può avere un buon riscontro sul mercato”.
Aumentano le iscrizioni ad Ingegneria Civile. Un dato testimoniato dall’elevata affluenza alle lezioni. “Non abbiamo numeri precisi – spiega il prof. Paolo Calabrese, di nuovo alla guida del Cdl- ma anche quando lo scorso anno si è registrato un calo generale per la Facoltà, Civile ha mantenuto il suo trend positivo”.
“Si prevede un numero più alto di iscrizioni rispetto allo scorso anno”: afferma il professor Marcello Bracale, Presidente ad Ingegneria Biomedica.
A conferma dell’ottimo lavoro svolto, ad Ingegneria Ambiente e Territorio il prof. Massimo Greco, riconfermato alla guida del Corso, ricorda: “in questi giorni abbiamo avuto sette laureati in corso con 110 e lode. La dimostrazione che abbiamo costruito un efficiente percorso formativo che segue e accompagna i ragazzi in tutte le loro attività”.
Valentina Orellana