“In più Atenei campani, ci sono studenti che aspettano ancora di ricevere le borse di studio del 2010 e, come se non bastasse, quest’anno saranno costretti a pagare una tassa regionale aumentata del 125 per cento: 140 euro contro i 62 dello scorso anno. E’ veramente assurdo. Basti pensare che, alla Federico II, ci sono neo-laureati in attesa di ricevere la borsa di studio!”. E’ il duro commento di Marcello Framondi, Presidente nazionale della Confederazione degli Studenti e neo-laureato in Scienze Politiche, dopo il rincaro dovuto al recepimento del decreto legislativo n. 68 del 29 marzo 2012 e imposto a tutti gli Atenei italiani. Una vera stangata per le famiglie più disagiate che fanno sacrifici per mantenere uno o più figli all’Università. “La Regione Campania ha reso applicativa la norma fin da quest’anno accademico, anche se, secondo quanto stabilito dal governo Monti, l’obbligo dell’aumento sarebbe potuto scattare dal 2013/2014”, sottolinea Framondi il quale ritiene che una soluzione al problema potrebbe essere quella di versare le tasse all’Adisu (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario) e non alla Regione, “in modo che l’Azienda aumenterebbe il numero delle borse di studio e, in generale, tutti i servizi offerti ai ragazzi”. Le rappresentanze studentesche parlano di “diritto allo studio negato”. “Il Governo e la Regione stanno mettendo in serie difficoltà il diritto allo studio – afferma Emanuele Lattanzio, consigliere dell’Adisu della Federico II e studente di Economia aziendale – Sono indignato come studente e come cittadino italiano, perché, con questo decreto, si limita ancor più l’accesso all’istruzione. Non possiamo stare a guardare, per cui chiedo a tutte le rappresentanze campane di mobilitarsi”. Un’altra batosta arriva per i fuori-corso, i quali vedranno aumentare le tasse per ogni anno di persistenza all’Università in più rispetto al percorso accademico. “In questo modo, si penalizzano coloro che cercano di mantenersi agli studi lavorando e, quindi, impiegano qualche anno in più per concludere il percorso”, conclude amareggiato Framondi.