Tempo d’esami a SCIENZE

Tempo di esami per gli studenti dei Corsi di Laurea scientifici. Inevitabili ansie e qualche disagio. “Chi ha seguito un corso può dare subito l’esame, altrimenti potrà sempre sostenerlo in seguito. Chi, però, deve recuperare materie degli anni precedenti si ritrova con le date sovrapposte. Inoltre, il calendario delle prove non è disponibile da nessuna parte”, fa notare Laura, studentessa alla Laurea Magistrale in Biologia Generale e Applicata. “Il calendario degli esami per noi è disponibile, ma a volte trae in inganno. Accade per diversi corsi organizzati in moduli, ciascuno dei quali sviluppato da un docente diverso. Per ogni modulo c’è una data diversa ma sul calendario ne compare una sola: quella dell’esame completo. Inoltre, è capitato che esami dello stesso anno si svolgessero contemporaneamente“, raccontano Francesca e Mara, iscritte alla Laurea Triennale di Biologia Generale e Applicata. Alle due studentesse più che l’organizzazione in senso stretto, però, stanno a cuore preparazione e prospettive future. Tant’è che se potessero avanzare una proposta, sicuramente chiederebbero una formazione più pratica: “Nel corso dei tre anni, abbiamo solo tre laboratori. Dal momento che siamo tantissimi iscritti, i gruppi sono numerosi, talvolta anche da dieci persone, così quasi nessuno riesce a lavorare e ad imparare qualcosa”. Pensieri analoghi anche per la collega Chiara Di Lorenzo: “la gestione degli appelli dipende dal singolo e da quanto studia, il vero problema è rappresentato dagli sbocchi professionali, perché in Italia non si fa ricerca e le strade verso aziende, industrie e laboratori di analisi sono chiuse o inesistenti”. Altre due studentesse di Biologia, che vogliono restare anonime, non resistono alla tentazione di sfogare la propria amarezza. Si sono iscritte sei anni fa e la loro matricola appartiene all’ordinamento precedente (quello che prevede anche dieci esami l’anno), un dato per il quale si sentono discriminate: “siamo costretti a sostenere un esame al mese, sempre se gli appelli non coincidano. I professori se leggono sul libretto la vecchia matricola, ci tagliano le gambe. Ci bocciano in continuazione o magari ci danno un diciotto. Alcuni di noi hanno finito il laboratorio, scritto la tesi e devono solo sostenere pochi maledetti esami per ultimare il percorso”. 
Clima diverso a Chimica. Anna Esposito racconta: “sono al terzo anno e fino ad ora mi sono sempre trovata molto bene. È vero, i corsi finiscono tardi rispetto all’inizio della sessione che però è ampia e consente di sostenere gli esami previsti”. Anche altri studenti del settore scientifico devono fare i conti con una sessione estremamente concentrata: “abbiamo quattro esami da sostenere, tutti nell’ultima settimana di febbraio, ed uno di questi è Analisi I, che è lungo e complicato. È impensabile affrontarli tutti in una volta, necessariamente se ne deve rimandare qualcuno”, dicono Ciro e Danilo, matricole ad Ottica e Optometria. Nei corridoi di Monte Sant’Angelo, altre tre matricole, questa volta di Matematica, ripassano esercizi di Fisica. “È per la seconda prova di esonero dallo scritto –spiegano Chiara Piccolo, Serena Fugeo, Mariangela Galli – Noi abbiamo dei corsi annuali, e durante l’inverno abbiamo un solo esame, appunto quello di Fisica. Se la prova andrà bene, due giorni dopo la fine del corso sosterremo l’orale, altrimenti c’è un appello a metà febbraio. Tutto sommato il tempo a disposizione è sufficiente”.
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