Tesi di laurea, un aiuto dai dottorandi

È di nuovo attivo a L’Orientale il servizio di orientamento per la redazione delle tesi di laurea di primo e di secondo livello. Il progetto è nato un paio di anni fa in seno alla Facoltà di Lingue grazie a un’idea del Preside Augusto Guarino.  Partito lo scorso 12 maggio, sarà attivo fino al 30 giugno, tutti i giorni dalle 9.00 alle 14.00. La sede assegnata è la saletta riunioni a Palazzo del Mediterraneo dove gli studenti potranno trovare l’assistenza di cinque dottorandi senza borsa: Azzurra Mancini, Irene Campagna, Alessandro Cimino, Michaela Quadraro, Maria Domenica Arcuri. Hanno tutti partecipato al bando di concorso dell’Ufficio Alta formazione che prevedeva l’attribuzione di 28 assegni per 100 ore di servizio presso le Facoltà. Affiancheranno, dunque, i tesisti nella ricerca delle fonti. “Non andiamo a sostituirci ai relatori – afferma Azzurra Mancini – il nostro lavoro si limita alla bibliografia. Molti laureandi non sanno utilizzare tutte le risorse, non solo cartacee, ma soprattutto online che l’università mette a disposizione”.  Infatti, L’Orientale ha creato per i suoi utenti servizi come l’OPAR, un archivio digitale dov’è possibile trovare articoli, tesi di dottorato e libri. Compresi i cosiddetti “rari”, ovvero i volumi pregiati dell’università che in altro modo non sarebbero consultabili. I dottorandi cercano di “indirizzare” i ragazzi ma precisano: “Io ti oriento se sai dove andare. È vero che non si deve per forza redigere la tesi su un argomento conosciuto. Ma se si vuole affrontare un percorso del genere bisogna quantomeno informarsi. Comunque il primo elemento che deve muovere uno studente quando sceglie di cosa occuparsi è la passione”. Ma quanto deve essere ampia la bibliografia per scrivere un buon elaborato? “Quello dipende dalla serietà con cui si affronta il lavoro –spiegano – il problema è che oggi gli studenti sono più restii a chiedere informazioni, quindi non riescono a trovare abbastanza materiale. Dovrebbero essere più intraprendenti, frequentare biblioteche, domandare ai docenti.  Hanno molte risorse da sfruttare e noi vorremmo fornire loro la chiave per accedervi”. Un altro elemento importante, a detta degli esperti orientatori, è circoscrivere l’argomento. Leggere tutto ma cercando di rimanere pertinenti. “Bisogna focalizzare, capire quali sono le giuste domande da porsi – dice Michaela Quadraro – Si deve cercare di rimanere nei binari. Poi dipende anche dal livello della tesi. Come sottolinea il Preside Guarino: per la Triennale si scrive un paper, un lungo saggio, mentre per la Specialistica bisogna realizzare un lavoro più strutturato. Ci sono capitoli metodologici e capitoli empirici”. Un altro errore comune tra i tesisti: fare della componente linguistica una barriera insuperabile. Molti sono i ragazzi che eliminano a priori libri o articoli perché scritti in idiomi che non sono nel proprio bagaglio culturale. Invece bisogna sempre provarci. Magari con l’aiuto di un amico o degli stessi professori.
(Mar.Pas.)
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