Tesi, il nuovo regolamento funziona

Il 31 ottobre si riunisce il Consiglio di Facoltà di Economia. All’ordine del giorno, l’approvazione del sistema di rotazione delle cattedre, che entrerà in vigore da marzo 2001. E’ già operante, invece, il nuovo regolamento per le tesi di laurea, approvato poco prima della pausa estiva dal Consiglio di Facoltà. Luciano Calemme, rappresentante degli studenti, azzarda un primo bilancio: ”direi che funziona, almeno se ci si deve attenere ai risultati delle sedute che si sono svolte con il nuovo sistema a luglio e ad ottobre. Ci sono stati problemi e malumori soltanto da parte di quei laureandi i quali avevano ottenuto, prima che il nuovo regolamento l’abolisse, la supertesi. Dava diritto ad un punteggio molto maggiore, senza che per la verità fosse ben chiaro quali caratteristiche attribuissero ad una tesi il superlativo e quali no. Non è un mistero che tra i critici di questo sistema ci fosse anche il preside Massimo Marrelli, il quale, non appena è entrato in vigore il nuovo regolamento, ha sospeso di sua iniziativa ogni supertesi, o meglio, le ha declassate al rango di tesi come tutte le altre. I laureandi “super”, sia a luglio sia ad ottobre, hanno visto sfumare il miraggio del superpunteggio e si sono lamentati. Siamo andati a parlare insieme in presidenza, ma non c’è stato nulla da fare, perché è nei poteri del preside agire come ha fatto il professor Marrelli”. 
Qualche problema anche per quanto riguarda il corso di Statistica per studenti lavoratori tenuto dal professor Antonio Perna. E’ un corso che si svolge di pomeriggio, durante la settimana, e di sabato mattina, per venire incontro alle esigenze di chi, per motivi di lavoro, non può fare lo studente a tempo pieno. Una eccezione positiva, in un contesto universitario nel quale sempre più spesso le facoltà chiudono anche il sabato e le esigenze di chi lavora ma non vuole rinunciare agli studi sono assai poco considerate. Ebbene, è sorto un problema proprio in questo corso. Lo sottolinea Calemme: ”era stato fissato un tetto massimo di 150 partecipanti, ma i termini di iscrizione sono stati scarsamente pubblicizzati. Sono rimasti fuori molti studenti lavoratori i quali, invece, avrebbero voluto iscriversi”. La questione è stata fatta presente alla presidenza ed è stata risolta in questo modo. ”Anche chi non si è iscritto con Perna può seguire il suo corso e poi sostiene l’esame con uno dei docenti di Statistica, non necessariamente con lui”.
Infine, buone notizie sul fronte dei corsi di Informatica di base organizzati da Porta. La pubblicazione della graduatoria aveva lasciato molti studenti con l’amaro in bocca. Economia è stata l’epicentro della protesta. Nel corso di un’assemblea a Monte Sant’Angelo, il dottor Esposito, coordinatore dei corsi, aveva promesso di recepire alcune istanze avanzate dagli studenti. I risultati della mobilitazione non si sono fatti attendere. 
Porta,
il dott. Esposito 
precisa
 ”Chiunque avesse i requisiti (studente della Federico II di un corso di laurea dove non si insegna Informatica) potrà partecipare ai corsi aggiuntivi che si terranno da gennaio in avanti”, spiega Calemme- Questo a prescindere dall’ordine di presentazione della domanda”. Sulle modalità di compilazione della graduatoria erano state avanzate da parte degli studenti numerose osservazioni. Qualcuno lamentava addirittura la sparizione del numero progressivo che gli era stato attribuito al momento della presentazione della domanda. Il dott. Enrico Esposito, dirigente del Progetto Porta chiarisce: “la colpa è del nuovo ordinamento di Economia, che impone un esame di Informatica attivo in facoltà. Corso che esclude dalla partecipazione ai corsi di Porta. Noi abbiamo presentato la graduatoria alla segreteria di Economia, chiedendo ed ottenendo i nominativi degli studenti facenti parte del nuovo ordinamento”. “Inoltre, c’erano metà dei nostri posti che erano riservati agli studenti esclusi dalle domande dello scorso anno”. Precisa ancora: “i criteri sono stati stabiliti sentito il Presidente del Consiglio di Ateneo degli studenti, Marco Cantelmi”. Dunque, chiarito l’equivoco.
Si lavora, nel frattempo, ad Economia, per la definizione dei percorsi della laurea triennale. Quale ruolo per le discipline di base? Il prof. Vincenzo Aversa, docente di Matematica, non ha dubbi: ”continueranno ad avere un significato essenziale, perché Economia punta a formare laureati flessibili, con solide competenze di base, non iperspecialisti che invecchiano rapidamente. Tutte le aree disciplinari dovranno fare sacrifici”. Una stoccata agli aziendalisti: ”hanno fatto in modo che le materie quantitative diminuissero, perché volevano più spazio ed hanno pensato di toglierlo ai Matematici, che sono deboli. Adesso comunque hanno un corso di laurea tutto per loro”. Lo presiede il professor Riccardo Mercurio. Il Corso di laurea in Economia e Commercio, invece, ancora non ha un presidente di Corso di Laurea. Era circolato il nome di Aversa, tra i candidati, ma lui smentisce decisamente l’ipotesi di un suo interessamento. La data delle elezioni, in ogni caso, non è stata ancora fissata.
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