Ultimo Consiglio da Preside per Di Donato

Ultimo Consiglio di Facoltà a Scienze presieduto dal prof. Alberto Di Donato prima di passare il testimone al prof. Roberto Pettorino. Martedì 23 ottobre, la Facoltà si è riunita per approvare gli adeguamenti agli ordinamenti previsti dal decreto 270 e stringersi intorno al Preside che l’ha guidata per sei anni. “Vorrei ringraziare il Preside per l’aiuto ed il prezioso sostegno dato alla Facoltà in questi anni” dice il prof. Giancarlo Gialanella in un intervento che scatena l’applauso della platea. Di Donato rimanda i saluti al termine della riunione e passa subito al sodo. “Questa riunione è il compimento di un percorso che ha visto lunghe, estenuanti, e spesso problematiche, discussioni. Abbiamo impostato la nuova organizzazione aprendo anche una finestra sui passi successivi che dovranno portare alla formulazione di regolamenti didattici”. Forte formazione culturale di base, questa è la scelta di tutti i Corsi di Laurea. “Abbiamo tutti verificato recentemente che lo sforzo di Fisica di fornire delle basi solide è vincente perché i laureati trovano facilmente collocazione. Questo è un successo della Facoltà, a dispetto di tutte le classifiche, spesso non fondate” aggiunge Di Donato, riferendosi ad un articolo del Sole 24 Ore nel quale il Corso di Laurea in Fisica della Federico II viene definito come il migliore d’Italia. 
L’analisi della situazione finanziaria occupa la parte centrale del Consiglio. “Si interseca con le difficoltà dell’Ateneo e, più in generale, dell’Università italiana. Qualcosa sembra possa cambiare con la nuova Finanziaria ma più consistenti entrate arriveranno l’anno prossimo, grazie alle risorse liberate” dice il Preside che avanza una proposta alla platea. Negli ultimi due anni alcuni concorsi non sono stati banditi. Il risultato è che ci sono risorse della Facoltà congelate che verranno utilizzate quando i concorsi potranno essere indetti. “I fondi disponibili, in una quota limitata, potrebbero essere già utilizzati per chiamare dei colleghi valutati idonei tramite procedura di comparazione nel 2003 e mai chiamati” suggerisce Di Donato  e la delibera, già discussa da tutti gli organi competenti, viene approvata. 
Altre novità dal Consiglio: il prof. Giovanni Chiefari è il nuovo referente della Facoltà presso il Centro Orientamento d’Ateneo (Sof-tel); subentra alla prof.ssa Adriana Furia che ha terminato il suo mandato. È stata anche risolta una questione sospesa da molto tempo: la designazione del membro interno alla commissione che dovrà svolgere le pratiche di valutazione comparativa, per assegnare dei posti da ricercatore nell’area di Fisiologia. Il Dipartimento di Scienze Biologiche aveva già scelto, con 14 preferenze su 15, di nominare il  Direttore Antonio Barletta. Contro questa decisione si era schierato il prof. Antonio Giuditta il quale, a dispetto del voto, aveva sollevato un problema di tipo metodologico e proposto una sua candidata. All’unanimità, dopo mesi, il voto del Dipartimento è stato approvato. Le chiamate di idonei e le procedure di prassi, concludono le attività del Consiglio.
“E’ stato un periodo
 molto bello 
della mia vita”
Alla fine della riunione, il prof. Di Donato rivolge un suo personale saluto alla Facoltà. “È difficile trarre un bilancio che non sia solo personale. È stato un periodo molto bello della mia vita e non lo rimpiango. È stata un‘esperienza istituzionale che mi ha insegnato molte cose ma anche un’esperienza umana. Abbiamo tante differenze e ricucire e valutare i punti di vista degli altri arricchisce, specie uno come me, sempre molto brusco nell’affrontare i problemi”. La capacità di ascoltare e recepire le istanze è un valore, soprattutto per chi si trova a dirigere un’istituzione. “Un preside ha il compito di indirizzare le scelte dopo aver ascoltato tutti. Non voglio stilare l’elenco delle cose che ho realizzato. Voglio solo testimoniare che vi ho profuso molta fatica e lavoro. Durante questi sei anni, la Facoltà è cresciuta, dal punto di vista didattico e non per merito mio”. Il numero degli iscritti è aumentato in maniera uniforme in tutte le aree, tornando ai numeri di dieci anni fa. “Il merito è di chi ha curato l’orientamento e dei progetti  per le lauree scientifiche. Ora si pone il problema dell’accoglienza e il nuovo aulario in via di realizzazione dovrebbe aiutarci”. In questi anni, anche l’organico docenti di prima e seconda fascia e, soprattutto di ricercatori, è aumentato. Rispettivamente dell’11 e del 25%. “Significa che questa facoltà ha saputo fare delle scelte politiche nei riguardi dei giovani e questo è un punto di merito”. Così come l’approvazione degli ordinamenti rappresenta una crescita culturale. “Abbiamo discusso a lungo dei problemi. Siamo una facoltà viva e abbiamo un unico elemento nella vita: questi luoghi in cui lavoriamo e viviamo”. Prima di accomiatarsi, il prof. Di Donato rivolge un ringraziamento speciale al personale. “Le nostre riunioni non si sarebbero potute svolgere senza dei bravi collaboratori. Spesso, ho dato delle risposte cavandomela con il solo buon senso ma i nostri impiegati sanno davvero le cose. Per questo vi chiedo di rispettare il loro lavoro”. 
Simona Pasquale
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