“In questo anno accademico abbiamo cercato di coordinare il lavoro di questa nuova struttura. Come Ateneo abbiamo voluto cogliere la sfida lanciata dalla riforma Gelmini per poter meglio ottimizzare la nostra offerta didattica. È stata un’operazione molto difficile con ricadute talvolta negative su studenti e docenti, che sovente ne hanno lamentato i disagi”, racconta la prof.ssa Elda Morlicchio, ProRettore dell’Ateneo e Presidente del Polo Didattico di Ateneo, un organo istituzionale che da un anni ricopre le funzione delle vecchie Presidenze di Facoltà. Tutto ciò che è nuovo porta sempre alla nascita di alcuni problemi, le difficoltà principali con cui si è dovuto misurare questo organo è stato quello di “gestire contemporaneamente, senza avere molto tempo a disposizione, ogni tipo di problematica, siano esse di natura tecnica o pratica, come ad esempio la diversa organizzazione del portale di Ateneo, la registrazione e la trasmissione delle informazioni agli studenti”. Il ProRettore si dice molto soddisfatta “dell’impegno collettivo di tutto lo staff del Polo, dei Direttori dei tre Dipartimenti, dei diciassette coordinatori dei Corsi di studio e delle rappresentanze studentesche”. Ognuno, a suo modo, “ha lavorato per traghettare l’ondata di cambiamento che ha investito la nostra Università cercando di massimizzare i benefici e riducendo al minimo i disagi”. Ad ogni modo gli studenti colgono l’eccellenza, riconosciuta unanimemente, dei percorsi formativi offerti dall’Ateneo, premiandolo in termini di numero di immatricolazioni. “Il mio auspicio è che con l’avvio del prossimo anno accademico, dopo un primo anno di rodaggio, continuiamo a soddisfare a pieno le richieste dei nostri studenti”. Alle future matricole che intendono iniziare un percorso formativo a L’Orientale, la principale raccomandazione è “scegliere un Corso di studi per convinzione, non per moda, sfruttando le specificità del nostro Ateneo. La prospettiva che deve porsi ogni studente è quella di vivere l’università a tempio pieno, per recepirne meglio gli stimoli intellettuali. È opportuno anche seguire le attività extra-didattiche, quali convegni e seminari, in un’ottica di arricchimento culturale, piuttosto che per il conseguimento di crediti formativi”. In una situazione di crisi generale, dove il tasso di occupazione è ben al di sotto della media, “ci auguriamo che la situazione economica migliori, in modo che tutto ciò che si è appreso durante il percorso di studi vada speso al meglio nel mercato del lavoro”.