Un corpo docente giovane ed entusiasta

La Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cassino è nata nel 1984 per rispondere alle esigenza di formazione universitaria e ricerca nel campo dell’ingegneria industriale in un’area geografica incuneata tra Lazio, Campania e Molise. Il primo Corso di Laurea ad essere inaugurato, è stato quello di Ingegneria Meccanica, con una lezione tenuta dal premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia. Fortemente radicata nel suo territorio, l’Ateneo di Cassino, nel suo complesso, attira molti studenti provenienti da altre province. “La città conta 30mila abitanti. L’università ha 15mila studenti” dice il prof. Giovanni Betta, Preside della Facoltà di Ingegneria dal 2003. 45 anni, napoletano, laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università Federico II, figlio di un luminare dell’Ateneo, ha alle spalle una prestigiosa carriera come ricercatore, sia in ambito nazionale che internazionale.
L’elemento sul quale si punta per attirare i ragazzi, è l’ottimo rapporto studenti docenti. “Qui si vive a dimensione umana e l’età media del corpo docente è bassa. Essere maturi significa, forse, avere esperienza. Essere giovani, significa sicuramente avere entusiasmo”. Sin dalla sua nascita, la  Facoltà ha partecipato ai progetti della CRUI (Conferenza dei Rettori Universitari Italiani), in materia di valutazione della didattica. Da questo lavoro è stato tratto un manuale della qualità. “I dati che raccogliamo annualmente sulla soddisfazione degli studenti sono sempre confortanti. Anche le statistiche nazionali ci premiano” prosegue il docente. Nonostante il numero degli studenti fuorisede sia elevato, le residenze studentesche non sono ancora sufficienti e l’Adisu del Lazio si sia attivando per acquisire nuovi spazi. La rete dei contatti e delle collaborazioni è fitta, soprattutto con le altre università del Lazio e della Campania, dalle quali provengono la maggior parte dei docenti. Intensi sono anche gli scambi con istituti di ricerca, non solo italiani, di  grande importanza. Tra i più vicini menzioniamo il centro di Frascati e il Parco Tecnologico del Lazio Meridionale (PALMER). Molte, sono anche le collaborazioni con le piccole e medie imprese del territorio e con la FIAT, la presenza industriale più significativa dell’intera area. Ben consolidati, sono anche  i servizi di tutorato e orientamento. Da anni, ormai, l’ateneo mette a disposizione degli studenti della specialistica delle borse di studio per svolgere attività di informazione e orientamento presso i loro colleghi più giovani. “È più facile che gli studenti si confidino con altri ragazzi” commenta il Preside Betta, che parla di un’interessante attività di orientamento rivolta ai ragazzi del quarto e del quinto anno delle scuole superiori, provenienti dalle aree limitrofe. “Abbiamo organizzato delle gare. Ogni scuola  ha avuto un corredo della Lego per costruire dei robot da competizione che dovevano saltare correre e arrampicarsi” . I ragazzi hanno dovuto  da soli, progettare e costruire delle macchine, risolvendo tutti i problemi di funzionamento elettronico, ma non è questo il risultato più  importante. “I professori ci hanno detto che non li avevano mai visti impegnarsi così, alcuni hanno addirittura fatto le nottate” dice il professore. A settembre si vedrà se ci saranno i primi riscontri in termini di iscrizioni. “Ha vinto un istituto commerciale. Questa è la prova che, anche chi pensa di non avere inclinazione per questo ambito professionale, può riuscire” conclude Betta. 
 Simona Pasquale
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