Presentazione, presso la sala conferenze di Villa Doria D’Angri, del nuovo percorso formativo Gestione e Controllo della Progettazione e della Realizzazione dei lavori Pubblici e Privati nell’ambito del Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio. Alla cerimonia del 15 novembre erano presenti tutti i principali protagonisti di questa innovativa iniziativa dal Rettore Gennaro Ferrara, al Preside della Facoltà di Ingegneria prof. Alberto Carotenuto, dall’Assessore all’Ambiente della Provincia di Napoli Giuliana Di Fiore, ai vertici dell’Acen (Associazione Costruttori Edili Napoletani). Proprio l’Acen, infatti, assieme anche alla Sezione Società di Ingegneria dell’Unione Industriali, sarà uno dei protagonisti del progetto, rispondendo subito alla principale esigenza del Corso: quella di fornire, oltre alla didattica, forme di collaborazione, non solo con gli enti territoriali, ma con i principali esponenti del mondo della produzione edilizia, garantendo, ai propri studenti, un apporto fondamentale sui temi relativi all’organizzazione, alla gestione del cantiere e alla realizzazione delle opere.
A fare gli onori di casa, è stato il Rettore Gennaro Ferrara, il cui intervento si è concentrato essenzialmente sul difficile ruolo dei corsi di laurea, dopo la riforma. “Si pensava che l’introduzione del 3+2, potesse risolvere, oltre ai problemi di sovraffollamento, anche quelli relativi alla spendibilità di un titolo più professionalizzante. Qualcosa non è andato come doveva andare. L’aspetto professionalizzante della triennale, non ha ancora dato i frutti sperati, visto che quasi tutti gli iscritti poi ricorrono alla specialistica. Noi oggi, in virtù della nostra tenacia, e della nostra sensibilità alla realtà lavorativa, presentiamo questo nuovo corso di laurea, che potrà garantire un percorso formativo molto vicino ai criteri voluti dalla riforma. Un percorso che sappia realmente introdurre gli studenti verso importanti sbocchi professionali nel campo dell’edilizia”. Subito dopo, è stata la volta dell’Assessore Di Fiore, e del Presidente del Gruppo Acen, Ambrogio Preziosi, che si sono soffermati sul delicato rapporto tra mondo universitario e territorio. “Questa iniziativa arriva al momento giusto – ha spiegato Preziosi- Bisogna attivare le giuste condizioni per attirare nuovi investimenti. Napoli deve puntare su pochi ma importantissimi obiettivi: quello della ricerca e del miglioramento delle aree principali, come quella portuale”. “Non siamo sulla cattiva strada – ha affermato l’Assessore Di Fiore- ma c’è ancora tanto da fare. Napoli è una metropoli che, grazie ad iniziative come questa, può solo migliorare. Auguro un pronto successo a questo nuovo Corso, anche per il bene della nostra economia”.
L’obiettivo che si pone il percorso di studi è, in sintesi, quello di formare profili tecnici di alto livello, recependo i cambiamenti del settore, e andando a colmare una carenza ampiamente denunciata sia dalla pubblica amministrazione, sia dall’imprenditoria pubblica e privata. “Un corso, che colma il vuoto lasciato non solo dalle università, ma anche dalla stessa scuola superiore. Si veda il caso, della figura del geometra, sempre meno strutturata, che sta lentamente scomparendo”: questo, il commento del Preside della Facoltà di Ingegneria prof. Alberto Carotenuto. “Attualmente sono già 60 gli immatricolati. Un numero che va al di la di ogni aspettativa, e che vorremmo, anche se non farà piacere al Rettore, che non crescesse più di tanto per continuare ad avere un contatto diretto con gli studenti”.
Il Corso ha durata triennale. Il piano di attività formative, consente l’acquisizione di 180 crediti, articolati in 24 esami, attività seminariali, visite in studio, tirocini e stage presso imprese e studi professionali. Il primo anno sarà dedicato all’approfondimento delle conoscenze di base dell’ingegneria. Nei successivi due, lo studente si confronterà sia con le discipline dell’ingegneria civile, che con quelli del settore dell’ambiente. Sono previsti due percorsi alternativi. Il primo, dedicato alla gestione del ciclo integrato delle acque, l’altro, per l’appunto, destinato alla formazione di esperti nella gestione e controllo della progettazione dei lavori pubblici e privati. “I nostri laureati avranno competenze in molti settori – ha detto il prof. Stefano Aversa, Presidente del Coordinamento didattico- dall’organizzazione dei cantieri, alla gestione degli appalti, fino allo sviluppo di nuove ed importanti tematiche, come quelle della sicurezza dei cantieri (avranno la qualifica di tecnici specializzati), e della valutazione dell’impatto ambientale”.
Chiusura affidata al Presidente dei Giovani Imprenditori ACEN, Alfredo Letizia. “Il nostro obiettivo è quello di creare uno scambio di esperienze tra il mondo aziendale e quello universitario. Vogliamo svegliare o risvegliare lo spirito imprenditoriale degli studenti. Il modo? Sarà quello dei seminari didattici, di vere e proprie prove sul campo. Ma dovranno essere loro, soprattutto, a raccogliere quel qualcosa in più che noi possiamo offrire. Il futuro è nostro, di noi impresa e di noi giovani. Dobbiamo solo inculcare la cultura del lavoro”.
Gianluca Tantillo
A fare gli onori di casa, è stato il Rettore Gennaro Ferrara, il cui intervento si è concentrato essenzialmente sul difficile ruolo dei corsi di laurea, dopo la riforma. “Si pensava che l’introduzione del 3+2, potesse risolvere, oltre ai problemi di sovraffollamento, anche quelli relativi alla spendibilità di un titolo più professionalizzante. Qualcosa non è andato come doveva andare. L’aspetto professionalizzante della triennale, non ha ancora dato i frutti sperati, visto che quasi tutti gli iscritti poi ricorrono alla specialistica. Noi oggi, in virtù della nostra tenacia, e della nostra sensibilità alla realtà lavorativa, presentiamo questo nuovo corso di laurea, che potrà garantire un percorso formativo molto vicino ai criteri voluti dalla riforma. Un percorso che sappia realmente introdurre gli studenti verso importanti sbocchi professionali nel campo dell’edilizia”. Subito dopo, è stata la volta dell’Assessore Di Fiore, e del Presidente del Gruppo Acen, Ambrogio Preziosi, che si sono soffermati sul delicato rapporto tra mondo universitario e territorio. “Questa iniziativa arriva al momento giusto – ha spiegato Preziosi- Bisogna attivare le giuste condizioni per attirare nuovi investimenti. Napoli deve puntare su pochi ma importantissimi obiettivi: quello della ricerca e del miglioramento delle aree principali, come quella portuale”. “Non siamo sulla cattiva strada – ha affermato l’Assessore Di Fiore- ma c’è ancora tanto da fare. Napoli è una metropoli che, grazie ad iniziative come questa, può solo migliorare. Auguro un pronto successo a questo nuovo Corso, anche per il bene della nostra economia”.
L’obiettivo che si pone il percorso di studi è, in sintesi, quello di formare profili tecnici di alto livello, recependo i cambiamenti del settore, e andando a colmare una carenza ampiamente denunciata sia dalla pubblica amministrazione, sia dall’imprenditoria pubblica e privata. “Un corso, che colma il vuoto lasciato non solo dalle università, ma anche dalla stessa scuola superiore. Si veda il caso, della figura del geometra, sempre meno strutturata, che sta lentamente scomparendo”: questo, il commento del Preside della Facoltà di Ingegneria prof. Alberto Carotenuto. “Attualmente sono già 60 gli immatricolati. Un numero che va al di la di ogni aspettativa, e che vorremmo, anche se non farà piacere al Rettore, che non crescesse più di tanto per continuare ad avere un contatto diretto con gli studenti”.
Il Corso ha durata triennale. Il piano di attività formative, consente l’acquisizione di 180 crediti, articolati in 24 esami, attività seminariali, visite in studio, tirocini e stage presso imprese e studi professionali. Il primo anno sarà dedicato all’approfondimento delle conoscenze di base dell’ingegneria. Nei successivi due, lo studente si confronterà sia con le discipline dell’ingegneria civile, che con quelli del settore dell’ambiente. Sono previsti due percorsi alternativi. Il primo, dedicato alla gestione del ciclo integrato delle acque, l’altro, per l’appunto, destinato alla formazione di esperti nella gestione e controllo della progettazione dei lavori pubblici e privati. “I nostri laureati avranno competenze in molti settori – ha detto il prof. Stefano Aversa, Presidente del Coordinamento didattico- dall’organizzazione dei cantieri, alla gestione degli appalti, fino allo sviluppo di nuove ed importanti tematiche, come quelle della sicurezza dei cantieri (avranno la qualifica di tecnici specializzati), e della valutazione dell’impatto ambientale”.
Chiusura affidata al Presidente dei Giovani Imprenditori ACEN, Alfredo Letizia. “Il nostro obiettivo è quello di creare uno scambio di esperienze tra il mondo aziendale e quello universitario. Vogliamo svegliare o risvegliare lo spirito imprenditoriale degli studenti. Il modo? Sarà quello dei seminari didattici, di vere e proprie prove sul campo. Ma dovranno essere loro, soprattutto, a raccogliere quel qualcosa in più che noi possiamo offrire. Il futuro è nostro, di noi impresa e di noi giovani. Dobbiamo solo inculcare la cultura del lavoro”.
Gianluca Tantillo