“La classe studentesca è un mondo difficile da ‘acchiappare’, in tanti sono diffidenti, poco informati su quello che succede all’università, spesso per niente interessati a quanto accade intorno a loro…”. Si esprime così, con una nota di rammarico ma senza perdere di combattività, uno studente che ha tra i suoi compiti proprio quello di ‘acchiappare’ gli altri studenti. Aldo Russo, ventiquattrenne laureando in Economia del commercio internazionale e dei mercati valutari, è il presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università Parthenope. Ha una lunga esperienza in fatto di politica universitaria: eletto in Consiglio d’amministrazione per la seconda volta consecutiva, dopo esser prima stato anche consigliere degli studenti di Economia, ha ottenuto con l’elezione a presidente del CdS un risultato elettorale molto proficuo per l’associazione che rappresenta, ossia Confederazione-Tempi Nuovi. Da studente del vecchio ordinamento può spiegare efficacemente cosa c’è alla base dello scarso interesse e della disinformazione degli studenti oggi. “Con il vecchio ordinamento c’era più tempo per vivere l’università, conoscere meglio le persone e la stessa struttura, trovare dei punti di riferimento: custodi, uscieri, bacheche…Per dire le cose più banali. Oggi non è più così perché i tempi di studio così serrati del nuovo ordinamento non permettono tempi morti”. In questa fase dell’anno accademico, popolata da neomatricole quasi sempre almeno un po’ disorientate, Russo si dichiara a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di aiuto. “Per aiutare a superare la paura di ‘perdersi’ nella didattica, negli esami, nei corsi l’Università ha attivo un servizio di orientamento e tutorato davvero efficiente presso il quale possono rivolgersi tranquillamente. Però i rappresentanti degli studenti sono sempre a disposizione delle matricole, che possono trovarli al secondo piano della sede di via Acton. Sul sito dell’università c’è inoltre il mio recapito telefonico”. Poi lancia ai neoiscritti anche un messaggio che riguarda l’impegno nelle associazioni: “da presidente li invito ad interessarsi a noi e alle nostre attività. Spesso siamo sottovalutati perché il nostro lavoro è oscuro ma poi i risultati sono per tutti. Oltretutto abbiamo bisogno di una mano, per far sentire la nostra voce sempre più forte c’è bisogno di partecipazione. I dati sono preoccupanti, nemmeno il 10% ha votato alle ultime elezioni e molti all’inizio non sapevano nemmeno che esistessero!!!! Fatevi vedere, sentire, poi starà a voi scegliere se impegnarvi o meno, con l’una o l’altra associazione…Siate vivi!”.
Sara Pepe
Sara Pepe