Un Laboratorio per chi aspira all’insegnamento di Fisica

Un corso per far acquisire abilità didattiche agli studenti di Matematica (Laurea Triennale o Magistrale). Tanta pratica, poca teoria, esperimenti di Laboratorio. ‘Preparazione esperienze didattiche’ è il corso per chi, fin da studente, sogna di trasmettere i propri saperi fra i banchi di scuola. “È dal 1992 che coltiviamo questo progetto – dice il prof. Italo Testa, docente di Fisica I – Fin dall’inizio il corso è stato mirato per far acquisire agli studenti di Matematica un certo numero di crediti in Fisica. In questo modo, partecipando al Laboratorio, si ha la competenza per insegnare in futuro la disciplina alle scuole secondarie superiori”. Un vero esperimento sul campo. “Gli studenti lavorano in Laboratorio, acquisendo un linguaggio specifico. In quel frangente – ad esempio – insegniamo Fisica meccanica, elementi di elettricità, partendo dal presupposto che, oltre alla nozione, quello che si deve apprendere è l’abilità didattica. Di certo non è facile, si richiede uno sforzo maggiore rispetto a corsi solo teorici”. Non sarà semplice, ma di sicuro, vantaggioso. “Coloro che amano l’attività d’insegnamento prima o poi, per ottenere l’abilitazione, dovranno far ricorso al TFA (Tirocinio Formativo Attivo). Gli studenti che seguono le nostre lezioni, si trovano già di fronte a ciò che farebbero durante il tirocinio. Fanno attività pratica prima della laurea e prima del percorso abilitante. Un’occasione ghiotta sotto diversi punti di vista”. Anche per quel che concerne la dinamica dei concorsi, il Laboratorio è essenziale. “Nell’ultimo concorso, quello del 2012, per i laureati in Fisica e Matematica è stata prevista un’ulteriore prova pratica di Laboratorio. Sperimentare questa strada, fin dai tempi dell’Università, è di grande aiuto per chi voglia fare questo mestiere”. Eppure, quando si parla dell’insegnamento, la prima cosa che viene in mente è un binario morto, senza possibilità. Niente di più falso, a detta del docente: “perché, cosa che potrà sembrare incredibile, gli insegnanti di Fisica scarseggiano. Negli ultimi anni, oltre agli Istituti Tecnici, anche quelli Professionali annoverano fra le loro discipline la Fisica. Quindi, la domanda in questo settore è in aumento”. Come dimostrano le esperienze di ex studenti: “molti ragazzi che seguirono il corso anni fa, attualmente lavorano in Scuole Superiori del Nord Italia. Per questo, offriamo il servizio agli studenti in Matematica. Grazie ai crediti acquisiti, si apre un altro sbocco, quello della Fisica”. Quest’anno le lezioni hanno registrato un boom di presenze: “Siamo a 45 partecipanti, su 100 studenti iscritti al Corso di Laurea. Praticamente, quasi la metà ha aderito al corso, pur essendo, questo, un insegnamento a scelta”. Le lezioni, iniziate l’11 marzo, proseguiranno con cadenza settimanale e, fino a fine marzo, non saranno a numero chiuso: “chi volesse ancora iscriversi, può farlo liberamente”. Non tutti sono disposti, però, ad impegnarsi così tanto: “Il Laboratorio è impegnativo. Non adottiamo un manuale specifico, tutto quello che occorre sapere lo si impara attraverso la pratica. Quindi diventa fondamentale la frequenza. Molti studenti non arrivano alla fine del percorso, non reggono a tanta fatica”. Anche l’esame prevede: “Un’esperienza didattica di laboratorio simile ad una lezione in classe. La teoria deve abbinarsi alla pratica e alla proprietà di linguaggio”. Il corso consente anche una verifica delle attitudini: “Non so se tutti siano poi veramente così motivati all’insegnamento. Questa cosa esce fuori man mano, durante la frequenza ci si accorge se si ha la predisposizione. La maggior parte dei ragazzi viene qui solo per testare un ambiente nuovo, per capire se questa può essere un’ulteriore strada per il futuro”. Perché, conclude il docente, “la Fisica non sempre è amata dai ragazzi, deve essere scelta per passione”.
(Su.Lu.)
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