“Sono andato in Thailandia da solo e, dopo una settimana nella struttura ospitante, mi hanno reputato pronto ai combattimenti da professionista. Ne ho vinti tre sui quattro disputati. Il Maestro mi ha dato delle basi d’oro che ho potuto mettere in mostra. È severo, ci tiene alla disciplina ed è amante delle arti marziali proprio perché si basano sull’educazione”. Il virgolettato è di Emanuele Pellone, 22 anni, studente di Ingegneria Civile a un’Università telematica, e atleta di Pancrazio, disciplina che lo ha visto conquistare una medaglia di bronzo ai campionati mondiali disputatisi a maggio a Mosca. Parla del Maestro che gli ha permesso di raggiungere risultati importanti, ovvero di Salvatore Vollero, volto nuovo del Centro Universitario Sportivo che a lui ha affidato l’insegnamento di MMA (sigla che sta per mixed martial arts, ovvero arti marziali miste), Muay Thai e Pankration: “al corso spieghiamo tre discipline, ma abbracciamo un concetto unico, cioè permettere a una persona di combattere a 360 gradi. Si tratta di discipline di contatto pieno, ma il concetto fondamentale è il rispetto dell’avversario”. Poliziotto di 52 anni, Vollero è stato “diverse volte campione italiano di lotta, cintura nera di judo a 16 anni e cintura nera di Ju Jitsu”. A partire dal ’92, poi, “ho iniziato a insegnare lotta e a crescere con le Fiamme Oro. Ho studiato Muay thai e l’MMA, per capire il tipo di allenamento che bisogna fare per permettere ai ragazzi di combattere”. Al CUS porta due corsi, uno per principianti e uno avanzato. Nel primo c’è “un allenamento leggero per riscaldare il corpo e poi l’insegnamento delle basi sulle quali costruire il combattimento”. Per i principianti, dunque, dopo dieci minuti di riscaldamento, si passa a cinquanta minuti di tecnica e, per chi vuole trattenersi oltre in palestra, c’è “la parte fisica, con esercizi in corsa mirati a dare coordinazione, resistenza ed equilibrio”. Successivamente, il combattimento con il “contatto leggero, con il quale si controlla il colpo, a differenza del contatto pieno che è legato al KO dell’avversario”. Naturalmente, “non si combatte fin da subito, occorre prima acquisire le basi”. Per entrambi i livelli, a via Campegna è previsto un corso trisettimanale che si tiene i giorni dispari. I principianti si allenano dalle 18 alle 19, gli esperti dalle 19 alle 21.30. Costo mensile per gli universitari è di 41 euro. “Al CUS ho trovato una bella struttura. In palestra avremo anche sacchi e colpitori per lavorare al meglio. Al momento contiamo una decina di iscritti, ma abbiamo iniziato da poco e la disciplina non è molto conosciuta”. L’insegnamento delle arti marziali “è particolare perché devi tener conto non soltanto della morfologia fisica di un ragazzo, ma soprattutto della sua struttura mentale”. A tal proposito, non manca una parentesi sulla difesa personale: “soprattutto a chi è timido o insicuro le arti marziali aiutano ad accrescere l’autostima”.