Una mano tesa agli studenti che devono affrontare l’esame di Privato

Giurisprudenza riparte dai corsi di sostegno in Diritto Privato. Dal 2 settembre gli studenti in debito dell’esame più ostico del primo anno si sono ritrovati in aula, pronti a sfruttare l’opportunità di lezioni integrative. Con codice alla mano, in vista delle prove di ottobre-novembre, i presenti appaiono soddisfatti dei primi giorni di corso. I commenti nell’aula 27 di Porta di Massa – per la I cattedra D-K sono un centinaio i frequentanti – sono più che positivi. “Ho appreso la notizia dei corsi integrativi grazie ad un messaggio di posta sulla mail istituzionale – afferma Veronica D’Isanto, matricola – In un primo momento ero titubante, non sapevo cosa aspettarmi. A marzo ho seguito il corso e l’ho trovato dispersivo, non volevo ripetere la stessa esperienza”. Invece, continua la studentessa, “ho dovuto ricredermi. I corsi di sostegno si soffermano sugli argomenti difficili che vengono spiegati con semplicità”. “La prof.ssa Esposito è molto brava ed è riuscita ad articolare il programma in modo funzionale – spiega Anna Federico – A lezione schematizziamo gli argomenti e abbiamo la possibilità di porre domande e ricevere riposte immediate. Durante il corso ufficiale, a marzo, eravamo talmente tanti da non avere alcuna possibilità di rapportarci al docente. In quel contesto mi sono sentita un numero ed avevo timore di chiedere delucidazioni”. “In sole due lezioni abbiamo affrontato gli Enti e la Famiglia in modo semplice e comprensibile – racconta Adele Marchese, studentessa al II anno – Pur non essendo una matricola, ho deciso di frequentare per ricevere un aiuto. Sono molto soddisfatta. Credo che a novembre riuscirò a superare questo ostacolo”. Anche Ruggero Gargano è al secondo anno: “Sono stato bocciato a luglio anche se avevo studiato tanto. La bocciatura mi ha intimorito ed avevo proprio bisogno di un ripasso generale. In questo corso ho trovato comprensione, spiegazioni e un’interattività che non avevo mai sperimentato prima”. C’è anche qualche studente del terzo anno che si nasconde fra le matricole. “Per vari motivi non ho ancora sostenuto Privato – afferma Gianluca – speravo in qualche iniziativa di recupero. Per seguire queste lezioni sono rientrato prima dalle vacanze, ho deciso di dare l’esame ad ottobre”. Soddisfatta anche la dott.ssa Floriana Esposito, docente ai corsi di sostegno: “Ogni giorno contiamo nuove presenze. La platea è composta da studenti sfiduciati, di tutte le età, a volte impauriti dall’affrontare il programma da soli. Per questo, in accordo con il prof. Enrico Quadri, abbiamo deciso di toccare tutto il manuale, soffermandoci sugli argomenti più richiesti in sede d’esame”. In 75 a lezione nell’Aula Coviello per la III cattedra (Q-Z). Si parla di negozio giuridico. “Al corso – commenta Arianna Schiano, matricola – trovavo difficoltà a seguire il filo conduttore del programma. Dopo alcune settimane ho abbandonato con la convinzione che Privato mi avrebbe dato del filo da torcere”. Le lezioni di sostegno per lei rappresentano uno sprone: “Sono attenta e mi sento ascoltata, tutto mi appare più semplice”. “C’è un rapporto diretto con la docente, siamo noi a proporre gli argomenti da affrontare – dice Valentina Sibilia – Si scende nello specifico”. C’è anche un gruppo di studentesse prossimo al III anno di corso. “Siamo fra le 808 matricole che nel 2012/13 – come è risultato da una ricerca svolta in Dipartimento – non sono riuscite a sostenere l’esame”, ricordano. Ed aggiungono: “Il sostegno è il servizio più utile che abbiano mai organizzato per gli studenti a Giurisprudenza. Per la prima volta ci sentiamo aiutate e non ‘additate’ per non essere riuscite a superare un enorme scoglio. Seguiamo con interesse e ad ottobre saremo le prime a sostenere l’esame”. “Ho 39 anni e dopo varie peripezie, fra matrimonio e figli, sono ancora qui – racconta Valeria – Non mi vergogno a dire che non ho sostenuto Privato, da matricola ero troppo impaurita poi ho preferito dedicarmi ad altre discipline. Consiglio la frequenza del sostegno a tutti, è l’unico modo per uscire da drammi psicologici derivanti dall’insegnamento”. Fornire idee chiare agli studenti è lo scopo da raggiungere per la dott.ssa Valentina Olisterno, docente del corso; “cerco di far inquadrare gli Istituti principali. Proporre l’intero programma in 10 lezioni è impensabile. Dare una chiave di lettura per l’esame, invece, è fattibile ed utile. Inoltre, si affronteranno argomenti specifici qualora sia richiesto  da più persone”. Peccato che l’Aula Coviello sia quasi vuota: “mi piacerebbe che la frequenza fosse maggiore. Settembre è un buon mese per ripartire”. Pochi i presenti ai corsi pomeridiani (ore 14.00) della II cattedra (L-P) tenuti dal dott. Antonio Bova. Nell’aula 28 di Porta di Massa gli studenti sono una quarantina. “Sono qui per imparare a leggere il Codice Civile – afferma Gennaro Modestino, matricola – Il corso ufficiale era accelerato, non sono riuscito a seguire con attenzione. Oggi a lezione ho trovato quella concretezza che cercavo. Spero che si continui così”. “Trovo l’orario un po’ scomodo – dichiara Isabella Lastrina – Sono pendolare, per prendere il treno sono partita da casa alle 11.30 e non rientrerò prima delle 19. In questo modo, se ne va l’intera giornata di studio e gli esami sono alle porte. Credo che questo sia il motivo della scarsa frequenza. Però sono ben felice di fare questo sacrificio”. In aula anche studenti del II e III anno. “Siamo la maggioranza – commenta Giusy Parascandola, iscritta al III anno – Le matricole si sentono ancora in tempo per recuperare e quindi non comprendono appieno il valore dell’iniziativa. Per noi è diverso, ci sentiamo all’ultima spiaggia e sono benvenuti tutti gli strumenti che ci possono aiutare. Adoro queste lezioni semplici e dettagliate, spero che l’esperimento si possa ripetere anche per altre discipline”. Le azioni di sostegno si concluderanno a fine settembre – inizio ottobre. 
Susy Lubrano
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