A Medicina per i pochi fortunati eletti la carriera universitaria inizia il 23 settembre, quando, nell’edificio 6 del Policlinico collinare, partiranno le lezioni di Bioetica Clinica e Progresso Medico. La settimana successiva, il 30 settembre, partono anche gli altri tre corsi del primo semestre Chimica e propedeutica biochimica, Fisica medica e Statistica e Informatica medica. “Gli studenti sono accompagnati passo passo. In molti casi fanno prove intercorso che li stimolano a studiare già durante le lezioni. Non vanno allo sbaraglio e non trovano un percorso stravolgente. Loro devono seguire sempre”: con queste parole il Presidente del Corso di Laurea Paola Izzo illustra alle matricole l’ambiente accademico. Poi continua: “I corsi del primo anno sono incentrati su discipline che gli studenti hanno dovuto affrontare per l’esame di ammissione e che in molti hanno già conosciuto alle superiori. Alle materie base, come Chimica, se ne aggiungono altre nuove come Anatomia e Istologia. Per queste ultime potrebbero avere qualche difficoltà in più proprio perché rappresentano per loro una novità, ma per le altre hanno sicuramente già delle basi”. L’inizio è tutto sui libri, come ricorda la docente: “purtroppo il primo anno è basato esclusivamente sulla teoria. Dico purtroppo, perché in altri paesi, europei e non, già dal primo anno è possibile fare pratica, in Italia no”. Tra le discipline probabilmente nuove per tutte le matricole c’è anche Bioetica: “si tiene durante il primo semestre ma è concentrato soprattutto nella prima settimana (durante questo periodo gli studenti seguiranno tutti i giorni dalle 9 alle 13, poi un solo giorno la settimana, il mercoledì dalle 11.40 alle 13.30) perché è un esame da 3 crediti, per questo ha un numero di ore minore rispetto alle altre discipline”.
Problemi di natura organizzativa, per molti corsi, impediscono di suddividere le matricole in più gruppi: “ci sono dei problemi strutturali di aule dettati anche da lavori importanti da realizzare. In altri casi non è possibile dividere gli studenti in più gruppi perché ci sono pochi docenti. Questo perché, spesso, i professori di Medicina non sono coinvolti solo nella didattica di questo Corso, ma anche in quella delle Professioni Sanitarie. Io stessa insegno sia a Medicina che ad Odontoiatria”. È fondamentale stare al passo con i programmi: “la condizione di ripetente allunga i tempi ma non influisce sul voto finale di laurea. Credo che lo sbarramento sia utile perché sostenere esami dell’anno successivo con tre esami di debito è impossibile. È meglio ripetere un anno piuttosto che spendersi in rincorse che non sempre sono producenti”, sottolinea la prof.ssa Izzo.
Ciro Baldini
Problemi di natura organizzativa, per molti corsi, impediscono di suddividere le matricole in più gruppi: “ci sono dei problemi strutturali di aule dettati anche da lavori importanti da realizzare. In altri casi non è possibile dividere gli studenti in più gruppi perché ci sono pochi docenti. Questo perché, spesso, i professori di Medicina non sono coinvolti solo nella didattica di questo Corso, ma anche in quella delle Professioni Sanitarie. Io stessa insegno sia a Medicina che ad Odontoiatria”. È fondamentale stare al passo con i programmi: “la condizione di ripetente allunga i tempi ma non influisce sul voto finale di laurea. Credo che lo sbarramento sia utile perché sostenere esami dell’anno successivo con tre esami di debito è impossibile. È meglio ripetere un anno piuttosto che spendersi in rincorse che non sempre sono producenti”, sottolinea la prof.ssa Izzo.
Ciro Baldini