UniNa Corse, la monoposto sportiva degli studenti in mostra a Piazzale Tecchio

Reduci da una competizione, hanno voluto mostrare a tutti il loro gioiello: una monoposto sportiva. Sono i membri dell’associazione UniNa Corse. La vettura, interamente progettata e costruita da studenti, ad eccezione del motore (proveniente da una Honda Hornet 600cc), è stata esposta per qualche giorno nell’atrio della sede di Ingegneria a Piazzale Tecchio. Nella conferenza di apertura, il 19 ottobre, hanno fatto gli onori di casa il Presidente prof. Luigi Nele e il leader del team Davide Russo. Presenti   numerosi studenti, appassionati e docenti, i quali hanno potuto ammirare la vettura, da 110 cv e con una velocità massima di 130 km/h, che ha partecipato alla tappa italiana di Formula SAE (Society of Automotive Engineers), tenutasi a settembre presso l’autodromo Riccardo Paletti, a Varano de’ Melegari, in provincia di Parma. La Formula SAE è una competizione a livello mondiale che prevede gare tra monoposto interamente progettate e costruite da studenti universitari. “L’avventura di Varano è stata senza dubbio emozionante, un po’ come partecipare da protagonisti ad una piccola Formula1, ma è stata anche utile per fare esperienza. Purtroppo, per un piccolo problema di sicurezza, non abbiamo potuto gareggiare. L’anno prossimo andrà sicuramente meglio!”, racconta Dario De Vito, al secondo anno della Magistrale in Ingegneria Meccanica e componente della squadra.  Per Pina di Mauro, laureata da pochi giorni in Economia e Commercio, del reparto business della squadra: “Prendere parte a questo progetto è un trampolino di lancio per il mondo del lavoro, insegna a gestire le persone e a condurre un ottimo gioco di squadra; oltre a dare la possibilità di istituire rapporti con professionisti. Ad esempio, noi del reparto business, ci occupiamo di ricercare sponsor, organizzare eventi e gestire ciò che riguarda il lato giuridico”. Il progetto coinvolge una settantina di persone. Ci si conosce tutti e si stringe amicizia. Antonio Palomba, al terzo anno di Ingegneria Aerospaziale, del reparto aerodinamico, fa notare: “L’auto funge da collante. A volte, è capitato di dormire tutti insieme per completare il lavoro. Molto bella è stata anche l’esperienza di Varano. Ciò che mi ha colpito di più è stato lo spirito che si respirava, c’era una competizione ‘pulita’ tra i partecipanti. Ricordo che una sera avevamo bisogno di un materiale e ci siamo rivolti ai tedeschi, che avevano l’officina accanto alla nostra. Oltre ad essere stati disponibili, ci hanno dato anche più materiale di quello che ci serviva, nonostante fossimo avversari. In realtà sembrava di essere una grande squadra. Si gareggiava più verso se stessi, per migliorarsi, che verso gli altri concorrenti”. Orgoglioso dei risultati raggiunti, il leader Davide Russo, al secondo anno della Magistrale di Ingegneria Meccanica: “Sacrifici e  lavoro sono stati ripagati! Però bisogna sempre spingersi avanti e perfezionarsi. Per il nuovo progetto stiamo cercato altre figure da inserire nella squadra, in particolare richiediamo, in ordine di necessità, studenti provenienti da: Ingegneria Elettrica o dell’Automazione, Economia, Giurisprudenza, Ingegneria Informatica o Informatica, tutte le branche di Ingegneria Industriale, Lingue e Scienze Sociali. È possibile candidarsi sul nostro sito (www.uninacorse.com). Coloro che vogliono entrare a far parte della squadra dovranno prima fare un test attitudinale, sullo stesso sito, e successivamente riceveranno una e-mail dove sarà indicato cosa portare al colloquio”. 
Maria Maio
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