Uno scienziato-tifoso sfegatato del Napoli: il prof. Siciliano

“Non c’è modo migliore di festeggiare il 53esimo compleanno di Diego che una vittoria sul campo della Fiorentina”, esordisce così il prof. Bruno Siciliano, noto come ideatore del Progetto RoDyMan, il famoso robot pizzaiolo, e Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria dell’Automazione, ma non come tifoso sfegatato del Napoli: “al primo posto c’è il calcio, poi la famiglia e la robotica, non si discute!”. È solo il primo di una lunga schiera di docenti che consumano la grande passione per il calcio. Il prof. Siciliano è tifoso al punto da farsi cercare in un albergo a Firenze dalla troupe della Rai, per registrare l’intervista sul TG1, alla vigilia dell’importante partita Fiorentina-Napoli, finita con il trionfo della squadra del cuore. È un amore che nasce dall’infanzia, trasmesso poi a tutta la famiglia: “gioco a calcio con i miei due figli di 14 e 17 anni e sempre con loro vado a tutte le partite in trasferta. Quest’anno siamo andati in sette a Marsiglia con la macchina, due anni fa a Monaco di Baviera, poi a Londra ed ahimè a Roma”. L’ultima è stata quella contro la Fiorentina: “il ricordo va al 10 maggio 1987, quando proprio contro i viola guadagnammo la matematica certezza del primo scudetto”. Un 30 ottobre frenetico, con un pre-partita pieno di colpi di scena: “la stampa che mi cercava dopo l’evento del giorno prima a Città della Scienza, durante il quale ho presentato il mio progetto sulla manipolazione robotica dinamica”. Dopo la presentazione alle classi dell’Istituto Righi: “ho preso il treno a volo per Firenze, lasciando i ragazzi al momento della dimostrazione pratica”. Le sue due precedenti trasferte allo Stadio Artemio Franchi avevano registrato due sconfitte circa 20 anni prima. In un sms inviato agli amici prima del calcio d’inizio aveva predetto un gol di Mertens: “lo meritava già da qualche partita e così è stato. I due assist del Pipita e le esecuzioni magistrali di Callejon e del peperino belga sono state da manuale, alla Diego per intenderci! Ancora una volta il saggio e solare Don Rafè ha mostrato di saper gestire la squadra, il turnover e la partita. È un piacere veder giocare il Napoli anche quando viene messo in difficoltà da una squadra in forma come la Fiorentina”. Continua con il resoconto della partita: “peraltro stona ascoltare commenti sulla mancata concessione del rigore finale per fallo su Cuadrado, che non c’era, ed i soliti cori beceri dei tifosi viola, ai quali abbiamo puntualmente risposto con applausi di scherno. L’umorismo sferzante dei loro tifosi, dopo il quarto d’ora dei quattro ‘orgasmi’ contro i gobbi a distanza di dieci giorni, è davvero unico”. Al termine il tassista gli ha consigliato di fermarsi a cenare alla trattoria ‘Il Pallaio’: “avevo la sciarpa del Napoli ben nascosta, ma appena il gestore mi ha sentito parlare, ha capito che non ero tifoso della Fiorentina. Era napoletano! Abbiamo gioito insieme ed alla fine non voleva farmi pagare neanche il conto!”. Il professore ricorda un altro episodio divertente che l’ha visto protagonista quando ancora era assistente: “tornavo dalla partita Bologna-Napoli del 1990 con la celebre vittoria 4 a 2. Il Milan aveva perso contro il Verona, lo scudetto era praticamente nostro. Allora andai alla lavagna, facendo finta di spiegare la lezione, e scrissi: ‘chi non salta rossonero è’. Tutti i miei studenti iniziarono a saltare e il prof. Scipione Bobbio mi scoprì a dirigere il coro. Fu un’emozione unica!” Ancora oggi gli studenti sanno che, se vogliono superare l’esame con il prof. Siciliano, non devono far capire che tifano altre squadre: “mi mantengo deontologicamente corretto, ma se mi capita lo Juventino lo boccio”, afferma scherzando. Proprio nella partita contro la Juve, che ovviamente seguirà il 10 novembre a Torino, ripone molte speranze: “è un anno che l’aspetto, perché all’ultima sono inciampato lussandomi il gomito sinistro all’entrata del Rubentus Stadium e non l’ho potuta seguire in anestesia totale!”. Questa volta sarà in prima fila ad esortare i giocatori: “Forza ragazzi! Continuiamo a crederci! Il ciclo terribile delle sette partite, dopo Catania e Olympique in casa, culminerà questo 10 novembre. Il mio braccio sinistro è già pronto per esultare con un significativo gesto dell’ombrello!”.
Allegra Taglialatela
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