Vincono gli studenti di Alfa Effect

Simulare un anno di attività aziendale attraverso un business game e realizzare una turbina idraulica. Sono le prove affrontate dalle quattordici squadre di ragazzi che si sono cimentate, a metà aprile, nell’iBEC – Italian Best Engineering Competition, la tradizionale gara di primavera organizzata dall’associazione studentesca BEST che proseguirà ancora con la tappa nazionale al Politecnico di Milano dal 24 al 28 maggio e con quella europea in estate ad Istanbul. “La turbina è una macchina che permette di compiere valutazioni oggettive di resa ed efficacia, mentre nel business game i gruppi si sono dovuti cimentare con il ciclo di vita di un nuovo prodotto, comprese le fasi di progettazione e lancio”, spiegano Alessandro De Vita e Giorgio Cannizzaro, membri dell’associazione e fra gli organizzatori dell’evento. A valutare il lavoro degli studenti, una commissione formata da docenti della Facoltà. Entusiasti i concorrenti, alcuni dei quali reduci da altre edizioni, come Virginio Lepore e Stefano Valentini, iscritti ad Ingegneria Meccanica: “è un’ottima occasione per mettere in pratica gli argomenti studiati e partecipare ad un’attività istruttiva e divertente insieme”. Dello stesso avviso Fabio Ambrosanno e Stefano Sardella che studiano Ingegneria dell’Automazione: “abbiamo finalmente messo in pratica le conoscenze di Fisica e Meccanica apprese, fino ad ora, solo sui libri. Anche la simulazione aziendale è stata molto interessante, dal vivo si percepisce meglio quanto sia difficile mandare avanti un’impresa”. 
Vincitrice dell’edizione 2011, la squadra Alfa Effect formata dagli studenti della Specialistica di Ingegneria Meccanica Andrea Petteruti, Antonio Buonuomo e Gianluca Porfidia e dallo studente di Ingegneria delle Telecomunicazioni Marco Giannitiempo. Ispirata ad un modello reale, la loro turbina è stata scelta fra tutte perché presentava le migliori prestazioni in termini di gittata e velocità impiegando, inoltre, la minore quantità di materiale. “È un modo di mettersi alla prova”, dice Antonio, 25 anni, originario di Ceraso nel Cilento, che, con Andrea, ha già preso parte alla competizione l’anno scorso classificandosi al secondo posto. Terminati gli studi vorrebbe restare nella sua terra. Nel tempo libero pratica sport, in particolare la boxe. “Sicuramente l’esperienza dell’anno scorso è stata utile, per imparare a gestire meglio il lavoro. Siamo stati fortunati perché abbiamo avuto subito l’idea giusta. Dopo è stata abbastanza facile, abbiamo lavorato cercando di compiere le minori operazioni possibili, realizzando un macchinario leggero”, spiega Andrea, 28 anni, di Roccamonfina in Provincia di Caserta, il quale spera di fare la tesi all’estero e cercare altrove la possibilità di crescere professionalmente e, magari, aprire un’attività in proprio. Neofita dell’iBEC è, invece, Gianluca, 24 anni di Marcianise, soddisfatto della ‘bella avventura’: “volevo vivere qualcosa di diverso e conoscere altre persone”. Nel post-laurea vorrebbe “entrare in una grande azienda” per occuparsi “di gestione ed ottimizzazione della produzione”.
Simona Pasquale
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