Il Dipartimento di Filologia Moderna è completamente invaso da esaminandi in attesa di sostenere l’esame di Letteratura italiana moderna e contemporanea con il prof. Antonio Saccone, agitati al pensiero di essere “il prossimo”, dato che la mattinata non procede nel migliore dei modi. Per gli studenti del secondo anno di Lettere Moderne, l’esame è uno dei capisaldi del Corso di Laurea, dal quale non si può prescindere, questo il motivo dell’agitazione. “Non l’ho superato perché non ricordavo uno dei saggi del libro del professore, e già partivo da un voto basso sulla Letteratura con l’assistente. È molto preciso nel porre le domande e quando proprio non sai rispondere ti consiglia di ritornare al prossimo appello”, spiega Luca Gallotti. L’esame si divide in due parti, l’una con l’assistente, la finale con il docente che stabilisce il voto. “Prevede lettura e commento approfondito sui classici: principalmente Ungaretti, Montale e Saba. Io l’ho sostenuto per la seconda volta oggi, finalmente sono riuscita a prendere 25. La prima volta non l’avevo studiato a sufficienza”, confida Antonietta Di Marzo.
Per i molti rimandati al prossimo appello il docente fornisce un vademecum per superarlo. “Questa mattina non sono per niente soddisfatto della preparazione degli studenti. Anche la mia assistente, che di solito tende ad aiutare i ragazzi, si è tenuta bassa con i giudizi”. La constatazione arriva dopo una mattinata intensa, in cui sono fioccati voti bassi. “Penso che, per un esame importante come questo, un voto mediocre non serve a niente, soprattutto con le difficoltà relative all’occupazione, cui si va incontro dopo il percorso universitario. Un voto alto alla laurea aiuta, e se si inizia da ora ad accettare quelli bassi di sicuro il risultato finale non sarà dei migliori”. Occorre una grande passione per la materia. “Questa non solo ti aiuta a superare brillantemente gli esami, ma anche nel post-lauream. Infatti al TFA (Tirocinio Formativo Attivo), che serve per conseguire l’abilitazione, c’erano numerose domande sulla letteratura contemporanea”. I classici sono davvero importanti e bisogna studiarli bene: “Tanto più che il lavoro da fare a casa si riduce, dato che a lezione spiego tutto quello che chiedo di portare all’esame. Nel caso in cui qualcuno non riesca a seguire, c’è sempre l’orario di ricevimento, che è fatto proprio per chi ha bisogno di un’ulteriore spiegazione”.
Per i molti rimandati al prossimo appello il docente fornisce un vademecum per superarlo. “Questa mattina non sono per niente soddisfatto della preparazione degli studenti. Anche la mia assistente, che di solito tende ad aiutare i ragazzi, si è tenuta bassa con i giudizi”. La constatazione arriva dopo una mattinata intensa, in cui sono fioccati voti bassi. “Penso che, per un esame importante come questo, un voto mediocre non serve a niente, soprattutto con le difficoltà relative all’occupazione, cui si va incontro dopo il percorso universitario. Un voto alto alla laurea aiuta, e se si inizia da ora ad accettare quelli bassi di sicuro il risultato finale non sarà dei migliori”. Occorre una grande passione per la materia. “Questa non solo ti aiuta a superare brillantemente gli esami, ma anche nel post-lauream. Infatti al TFA (Tirocinio Formativo Attivo), che serve per conseguire l’abilitazione, c’erano numerose domande sulla letteratura contemporanea”. I classici sono davvero importanti e bisogna studiarli bene: “Tanto più che il lavoro da fare a casa si riduce, dato che a lezione spiego tutto quello che chiedo di portare all’esame. Nel caso in cui qualcuno non riesca a seguire, c’è sempre l’orario di ricevimento, che è fatto proprio per chi ha bisogno di un’ulteriore spiegazione”.