È stata eletta all’unanimità alla Direzione del Dipartimento di Salute Mentale e Medicina della Prevenzione. La prof.ssa Silvana Galderisi guiderà per i prossimi quattro anni un Dipartimento in continua evoluzione per il quale la docente, oggi anche neodirettrice, si è spesa moltissimo. “Un risultato certamente lusinghiero che forse ha voluto premiare il mio costante impegno a favore della crescita del Dipartimento – commenta – anche a fianco di chi mi ha preceduto nella direzione, il prof. Francesco Catapano, che desidero ringraziare per lo straordinario lavoro condotto”. E a questo proposito afferma: “so di perseguire una linea tracciata da chi mi ha preceduto e che, con il sostegno di tutto il personale (docente e non), cercherò di sviluppare sempre più a favore della qualità del lavoro di tutti”. Professore Ordinario di Psichiatria, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Psichiatria e dell’Unità Operativa Complessa destinata ai ricoveri di urgenza, la prof.ssa Galderisi è all’interno del Dipartimento anche Coordinatrice dell’ambulatorio per Disturbi Psicotici e d’Ansia e del Programma di Riabilitazione per Disturbi Mentali Gravi. La sua attività di ricerca, illustrata in oltre 200 lavori scientifici, è focalizzata sugli aspetti clinici, biologici e sociali che influenzano l’outcome della schizofrenia, sulla caratterizzazione clinica e neurobiologica della sindrome deficitaria e Patofisiologia dei domini dei sintomi negativi della schizofrenia, sui deficit neuro-cognitivi dei disturbi psichiatrici. Il Dipartimento, di recente formazione – nato solo nel 2012 – ha l’obiettivo di favorire l’integrazione delle competenze di differenti aree specialistiche, in accordo con un approccio bio-psico-sociale alla prevenzione e alla cura delle principali patologie mediche. In che modo, oltre alla didattica? “Al Dipartimento afferisce il Centro Collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la ricerca e la formazione nel campo della Salute Mentale – spiega la Direttrice – Inoltre, ha sede l’Editorial Office della rivista World Psychiatry, che ha raggiunto un impact factor di 26.561, risultando la numero 1 tra tutte le riviste di psichiatria e tutte le riviste inserite nel Social Sciences Citation Index di Thomson Reuters”. Sono attivi anche diversi centri di ricerca che collaborano con varie prestigiose istituzioni a livello internazionale. “Abbiamo già da tempo intrapreso interessanti collaborazioni tra le varie discipline afferenti al Dipartimento, e questo aspetto verrà ulteriormente potenziato – continua – Di traguardi ne abbiamo dunque raggiunti diversi, e importanti. Tuttavia, come in tutte le situazioni, migliorarsi è nello spirito della naturale evoluzione sia dei tempi che delle esigenze didattiche e del progresso scientifico”. E ritornando alla didattica, l’offerta formativa si presenta ricca e diversificata (tre Corsi di Laurea Triennali: Logopedia, Terapia della Riabilitazione Psichiatrica e Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva; due Corsi di Specializzazione di area medica: Otorinolaringoiatria e Psichiatria; un Master in Psiconcologia e un Dottorato di Ricerca in Scienze Mediche Cliniche Specialistiche): “vantiamo un elevato standard qualitativo relativamente al corpo docente e votato anche all’internazionalizzazione. Sono infatti molti gli studenti che, anche dall’estero per uno stage, scelgono i nostri Corsi”. Gli studenti che scelgono uno dei Corsi di Laurea dell’offerta formativa del Dipartimento sono spinti dai risultati positivi delle statistiche fornite da Alma Laurea nel 2017. “Gli sbocchi futuri, nel mondo del lavoro, sono mediamente elevati – spiega la prof.ssa Galderisi – Il tasso di occupazione, fra gli intervistati, raggiunge quasi il 100% per i nostri laureati in Logopedia, il 91% per i laureati in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, il 70% per i laureati in Terapia della Riabilitazione Psichiatrica”. Il consiglio agli studenti: “credere fermamente nel percorso intrapreso, di impegnarsi e appassionarsi perché lo studio non è un’attività ‘semplice’: ci vuole dedizione, curiosità, desiderio di migliorarsi imparando. Ho visto, e vedo, tanti giovani che dopo le iniziali ‘timidezze’ hanno seguito con tenacia la strada scelta, anche perché il supporto dei docenti è costante e assiduo”.
Claudia Monaco
Claudia Monaco