“Medico per un giorno”

Simulazioni di rianimazione con manichini. Analisi di quadri clinici di malattie più comuni. Scoperta di strumenti e loro usi. Osservazione di metodiche tradizionali e moderne. Il mestiere di medico spiegato a tanti giovani aspiranti dottori del futuro che oggi frequentano gli ultimi anni delle scuole superiori. “Medico per un giorno” è l’iniziativa promossa dalla Scuola di Medicina che per un giorno trasforma le aule in un poliambulatorio. Taglio del nastro il 23 novembre al Liceo Sbordone. “L’orientamento è importante per non far perdere tempo e fiducia. Un giovane non deve mai sentirsi sconfitto. Il progetto mira a far venire fuori le reali aspirazioni degli studenti”. A spiegarlo è la prof.ssa Gabriella Fabbrocini, docente di Malattie cutanee e veneree e ideatrice dell’iniziativa. Si è confrontata con “giovani agguerriti, determinati e mediamente preparati. Forse alcuni non hanno ancora le idee ben chiare. Li ho trovati un po’ disorientati soprattutto sulle fasi di preparazione del test e sulla scelta delle sedi”. È per indirizzarli che la Scuola di Medicina ha deciso di andare a scuola: “per diminuire il distacco. I giovani hanno bisogno di immediatezza. I distacchi e le barriere allontanano e trasformano in difficoltà un sogno possibile”. Ha parlato di dermatologia la specializzanda Marianna Donnarumma: “abbiamo simulato una visita, spiegato i concetti base e mostrato alcuni dei nostri strumenti, spiegando come ci aiutano nella diagnosi. L’evento ha permesso ai giovani di…
 
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