“Ho già collaborato in passato con colleghi della Federico II. È una realtà che mi è sempre piaciuta, solida sotto tanti punti di vista”. Il Dipartimento di Farmacia non è una scoperta per la prof.ssa Elisabetta Buommino. Da quest’anno accademico, però, la sua presenza tra corridoi, aule e laboratori di via Montesano diventa quotidiana. L’esperienza da docente esterna che nel 2015 l’ha vista insegnare Microbiologia dei probiotici e prebiotici al Corso di Laurea in Scienze Nutraceutiche è stata il crocevia verso un trasferimento definitivo alla Federico II. Dopo diciannove anni saluta la Seconda Università: “è stata dura andarsene. Lì lascio un gruppo, colleghi e tante certezze per ricominciare in una struttura nuova. Quando c’è l’entusiasmo per il lavoro, si va sempre avanti, ovunque ci si trovi”. Classe ’67, la prof.ssa Buommino torna nell’Università dove ha conseguito la laurea in Biologia, primo step di una formazione che l’ha portata al Pascale – “perché avevo la passione per la ricerca oncologica” -, in Gran Bretagna – “ho approfondito alcune tecniche sviluppate al laboratorio di immunologia di Southampton” – e, dopo un tirocinio “alla Federico II al laboratorio di genetica del professor Geraci”, è passata “al CNR, fermandomi lì per cinque anni, e poi alla SUN”. A Caserta ha insegnato a Medicina, Farmacia e Biotecnologie: “sono sempre stata amante della ricerca, ma quando ho approcciato ai miei primi corsi gli studenti ho scoperto un mondo nuovo, fatto di rapporti con i ragazzi, che non mi aspettavo così bello”. Un mondo che adesso si chiama Scienze Nutraceutiche, il Corso di Laurea Triennale più giovane del Dipartimento: “credo sia tagliato su…
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola da giovedì 27 ottobre (n. 17/2016)
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