Un’iniziativa che va a colmare un vuoto: la cattedra di Storia del cinema

Come il protagonista del film Still life, che raccoglie i resti di vite dimenticate, gli iscritti al seminario “Scritture in transito tra letteratura e cinema” avranno il compito di recuperare oggetti trascurati, persi, talvolta nascosti come segreti e riannodare intorno a essi le trame delle vite che a quelle cose si sono attaccate nel tempo. “È un gesto novecentesco, cinematografico, lo stesso che accompagna gli ultimi battiti dell’unico ‘cuore semplice’ del Gattopardo e il suo raggranellare fuori dall’immenso mucchio di cenere delle passività le pagliuzze d’oro dei momenti felici”, spiega la prof.ssa Silvia Acocella, docente di Letteratura italiana contemporanea, che guida i lavori. Il seminario, che conferisce 4 crediti formativi ai partecipanti, ripercorre le tappe fondamentali dell’effetto cinema nell’immaginario novecentesco lungo la linea di confine tra pagina scritta e immagine-movimento. Il quarto ciclo si concentrerà su “La vita cinematografica delle cose”. “Mi circondo di splendidi giovani che hanno una predisposizione a guardare l’immaginario letterario nella mia stessa ottica. Mi ritrovo a fianco persone che hanno la mia stessa idea di letteratura. Alla base c’è la volontà di colmare un vuoto che si fa sentire, quello della cattedra di Storia del cinema, non prevista per Lettere Moderne, ma che forse più in là avremo. Il metodo è l’incrocio di più linguaggi, in uno spazio che serve a far emergere talenti. L’aula Piovani dalle 13.00 alle 15.00, da giovedì 3 marzo, diventerà un palcoscenico che darà voce a chi ha voglia di esprimersi”. Quando si chiudono le tende blu dell’aula, infatti, è come ritrovarsi in un mondo parallelo, dove i partecipanti al seminario tornano ad abitare: “la cosa più difficile è uscire. L’anno scorso finivamo verso le 19.00. C’era una gran voglia di restare testimoniata dall’avverbio straordinario ‘ancora’, pronunciato da tutti”. Ogni giovedì, da marzo a maggio, questo spazio magico sarà aperto ai fortunati che si prenoteranno entro il 29 febbraio: “la richiesta è altissima, dopo le prime 24 ore siamo già arrivati a 86 partecipanti, ma, come ho detto più volte, arrivata a 76 smetto di contare”. Quest’anno i lavori seminariali saranno…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 3/2016)
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