Simulazione processuale di Diritto tributario per gli studenti del quarto anno

GIURISPRUDENZA

L’aula C dell’Aulario di via Perla si è trasformata in un’aula di tribunale. È successo lo scorso 6 maggio, quando cinque studenti del quarto anno di Giurisprudenza, tutti del corso di Diritto tributario (I e II cattedra), si sono fronteggiati come in un vero processo davanti a un collegio di esperti. Sulla traccia di un caso reale, le parti hanno rappresentato una commissione finanziaria (cioè l’organo statale preposto alla riscossione dei crediti) e una persona fisica accusata di aver omesso delle entrate nella propria dichiarazione dei redditi. Una delle studentesse che ha preso parte alla simulazione è Filomena Piscitelli, che sogna una carriera in Magistratura ma che negli ultimi tempi sta riscoprendo il fascino del diritto tributario, tanto da non disdegnare eventuali progetti futuri in questo ambito. “Lo studio del Diritto è estremamente affascinante – ha detto – l’unica pecca è che si tratta di una disciplina quasi esclusivamente teorica, almeno fin quando non viene messa in pratica”. La simulazione del 6 maggio, invece, le ha permesso di concretizzare quanto finora appreso in materia di diritto tributario: “Io e gli altri colleghi abbiamo consultato i documenti che ci hanno fornito la prof.ssa Giovanna Petrillo e il prof. Fabio Benincasa, titolari della I e della II cattedra dell’insegnamento, dopodiché siamo passati all’imbastitura dell’accusa e della difesa”. Come in un vero processo, gli studenti hanno dovuto esibire le proprie argomentazioni e sotto- porsi al giudizio della commissione tributaria. “Iniziative come questa – ha spiegato la prof.ssa Giovanna Petrillo hanno lo scopo di far comprendere agli studenti i meccanismi che si muovono dietro un processo tributario, così come lo studio del caso, che rappresenta forse la parte più importante. Inoltre, il fatto di essere sottoposti al giudizio della commissione, incaricata di emettere una sentenza dopo l’ascolto delle arringhe, ha rappresentato un ulteriore motivo di impegno”. La commissione ha visto la partecipazione di Alfredo Montagna, Presidente della Commissione Tributaria Regionale, di Lucio Di Nosse ed Enrico Quaranta, rispettivamente Presidente e Giudice della Commissione Tributaria Provinciale di Caserta. Nel caso di specie, l’amministrazione finanziaria ha avanzato le proprie motivazioni, respinte dall’imputato che ha gridato all’illecito. È seguita, quindi, una presentazione di elementi da parte dell’accusa atti a dimostrare che l’amministrazione finanziaria ha operato nei limiti delle disposizioni di legge. La simulazione, che ha dei precedenti, serve per la necessità di far acquisire dimestichezza a chi un giorno dovrà lavorare a stretto contatto con il diritto, ed è utile anche a comprendere se è quella la strada che si vuole intraprendere. “Sono molto contenta di aver partecipato – ha concluso Filomena – specialmente perché ho potuto mostrare le mie qualità a una commissione di esperti che un giorno, magari, potrebbero essere i miei colleghi”.

Nicola Di Nardo

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