Nuovi insegnamenti e monitoraggio del grado di soddisfacimento degli studenti

Dipartimento di Ingegneria Industriale

Al Dipartimento di Ingegneria Industriale l’anno accademico inizia con alcuni cambi al vertice. Eletti a fine giugno, i professori Francesco Timpone, Franco Quaranta, Michele Grassi ed Enrico Armentani sono i nuovi Presidenti, rispettivamente, dei Corsi in Ingegneria Meccanica, Ingegneria Navale, Ingegneria Aerospaziale e della Magistrale in Ingegneria Meccanica per la Progettazione e la Produzione.

Ascoltare gli studenti, monitorarne la carriera e supportarli nelle difficoltà sono gli obiettivi del prof. Francesco Timpone. Laurea con lode in Ingegneria Meccanica nel 1999, docente di Meccanica applicata alle macchine e co-founder e chairman dello spin-off MegaRide, raccoglie l’eredità alla guida di Ingegneria Meccanica del prof. Riccardo Russo, recentemente scomparso. “Sono molto legato al prof. Russo, che è stato anche il relatore della mia tesi di Dottorato, intendo continuare il lavoro da lui cominciato. Prima dell’estate si era impegnato per un alleggerimento del percorso didattico degli immatricolati, con una diversa distribuzione delle materie nei semestri, e nell’avvio del progetto dipartimentale di tutoraggio”. Gli studenti, prosegue il docente, vanno seguiti da vicino: “All’inizio è naturale che si sentano spaesati, soprattutto se non hanno ancora le idee chiare o non riescono ad afferrare il valore delle materie di base. Ma il compito di un Corso di Laurea Triennale è proprio quello di fornire una preparazione consona e adeguata alla Magistrale che poi è il punto di connessione con il mondo del lavoro”.

Con alle spalle, tra le altre cose, vari incarichi istituzionali nei Consigli di Facoltà e sei anni in Senato Accademico, il prof. Franco Quaranta, docente di Costruzioni e impianti navali e marini, assume la Presidenza di Ingegneria Navale subentrando al collega Guido Boccadamo. “Nei prossimi anni – dice – avremo un bel daffare”. In particolare, “ci sarà da gestire un importante turn over. Cinque docenti, me compreso, andranno in quiescenza e bisognerà gestire questa transizione nella maniera più serena possibile e ridosare le forze del Corso”. Nel mentre, però, c’è la didattica a cui pensare per far sì che sia sempre aggiornata e al passo con le tematiche di maggior rilievo. “Da un lato stiamo cercando di aprirci all’esterno; ad esempio, coinvolgendo nella didattica professionisti dell’industria come nel caso dell’insegnamento di Gestione di commesse navali complesse che è tenuto da un manager di Fincantieri”. Dall’altro, stiamo introducendo nuovi esami più specialistici dedicati ai temi della sostenibilità ecologica e dell’energia in campo navale”. Anche il prof. Quaranta si sofferma sulla necessità di prestare attenzione alle carriere degli studenti e sul problema degli abbandoni: “Il Covid e la dad hanno aggiunto un’ulteriore dimensione al problema. Ma al di là di questo credo sia importante essere sempre più presenti nelle scuole con un orientamento non solo tecnico, ma anche esperienziale e sintonizzarsi con gli altri Coordinatori in modo da offrire una visione omogenea”.

Classe 1970, laurea in Ingegneria Meccanica nel 1995, il prof. Enrico Armentani è docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine al Dipartimento di Ingegneria chimica, dei Materiali e della Produzione industriale. Al vertice di Ingegneria Meccanica per la Progettazione e la Produzione riceve il testimone dal collega Antonio Langella. “L’anno scorso – informa – abbiamo approvato un nuovo regolamento e rinnovato anche l’offerta formativa che ora consta di ben 61 insegnamenti a disposizione degli studenti. Tra le novità principali segnalo l’inserimento di esami in lingua inglese e dedicati a tematiche innovative come additive manifacturing, sostenibilità, green manifacturing, circular design, già trattate nei corsi tradizionali, a cui abbiamo voluto dare più spazio”. Nell’immediato, dunque, il docente si impegnerà a monitorare la validità di queste modifiche per poi riflettere, “più avanti, sulla possibilità di aumentare da uno a due gli esami a scelta libera tra quelli erogati in tutto l’Ateneo che hanno portato qualche studente ad uscire dal seminato per sondare settori diversi da quelli di area ingegneristica”. Meccanica della frattura, metodologie numeriche per la progettazione strutturale, fatica dei materiali sono i principali campi di ricerca del prof. Armentani che, già referente Erasmus e membro di diverse Commissioni del Corso, conosce bene Ingegneria Meccanica per la Progettazione e la Produzione. “Tra i miei obiettivi da Coordinatore – aggiunge – ci sono anche il monitoraggio del grado di soddisfacimento degli studenti, con una particolare attenzione a quegli insegnamenti o servizi valutati con un punteggio un po’ più basso, il potenziamento delle attività di tutoraggio, onde ridurre le difficoltà incontrate e quindi il tempo medio necessario per laurearsi, e il consolidamento della comunicazione sui canali social più utilizzati dai giovani”.

Monitoraggio delle novità di recente introduzione e potenziamento dell’internazionalizzazione sono i due obiettivi segnati nell’agenda del prof. Michele Grassi. Docente di Impianti e sistemi aerospaziali, il prof. Grassi, laurea in Ingegneria Aeronautica nel 1990, si interessa prevalentemente di progetto di sistemi aerospaziali. Con alle spalle due mandati come membro del Presidio di Qualità di Ateneo, alla guida di Ingegneria Aerospaziale riceve il testimone dal prof. Raffaele Savino. “Con il precedente Coordinatore – dice – è stata introdotta una modifica di ordinamento del Corso Triennale con la quale si è alleggerito il primo anno, in modo da rendere più soft l’ingresso in università, e di cui stiamo verificando gli effetti”, spiega. Poi aggiunge: “Con il professor Savino si è avviato anche un importante progetto di tutoraggio che vorrò portare avanti con decisione. Per uno studente alla Triennale, soprattutto al primo anno, è fondamentale avere accanto un docente tutor, del proprio Corso, che lo supporti in caso di problemi organizzativi o inerenti allo studio”. Anche la Magistrale ha subito un’importante modifica con l’introduzione, dallo scorso anno, “di tre indirizzi – aeronautica, spazio, fluidodinamica e propulsione – che sembra stia riscontrando il favore degli studenti”. Il passo successivo “sarà incrementare l’internazionalizzazione. Abbiamo già inserito una serie di insegnamenti in lingua inglese, anche per attirare allievi stranieri, e stiamo lavorando con le università di Siviglia e di Poitiers con cui ci sono due accordi per double degree.

Il 28 giugno si è votato anche per il rinnovo del Coordinatore della Magistrale in Ingegneria Gestionale, carica mantenuta dal prof. Pierluigi Rippa per un secondo mandato.

Carol Simeoli

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