“Stiamo provando ad allargare il parco di esami a scelta”

Trend in crescita di aspiranti psicologi alla Triennale

Il 3 ottobre sono iniziate anche le lezioni di Scienze e Tecniche psicologiche, unica Triennale a Studi Umanistici che prevede un test d’ingresso. Che si è svolto online lo scorso 9 settembre e che ha registrato ben 1672 domande di partecipazione (+300 rispetto allo scorso anno, quando sono state 1350) per 400 posti disponibili. Grande soddisfazione della Coordinatrice, la prof.ssa Maria Clelia Zurlo: “I numeri sono sempre più in crescita. Questo ci dice che stiamo lavorando bene e tutto funziona per il meglio. Abbiamo un’altissima percentuale di ragazzi che si laureano in corso, gli studenti sono molto soddisfatti dell’offerta didattica e noi docenti li seguiamo passo dopo passo. C’è una bella sinergia tra noi e loro”. Se secondo e terzo anno hanno cominciato le lezioni a pieno regime, i neoiscritti stanno procedendo a ranghi ridotti, cioè “in aula attualmente ci sono circa 310 – 320 studenti (suddivisi in due aule, per gli spazi, ndr) gli altri sono in attesa degli scorrimenti. È del tutto fisiologico”. Sul test d’ingresso, Zurlo spende le ultime parole immaginandolo “in presenza, in futuro. Sarebbe l’ideale, tuttavia gli spazi sono pochi e la gestione di così tante persone sarebbe molto complicata. D’altronde il Dipartimento è in grande crescita”.

Poi, la Coordinatrice detta le linee guida del Corso per i prossimi anni. “Già da tempo mi sto occupando di far funzionare al meglio una struttura di per sé importante. Dal punto di vista strettamente didattico stiamo provando ad allargare il parco di esami a scelta. Nel piano di studi sono stati implementati dallo scorso anno insegnamenti come Psicologia dello Sport, Psicologia della Memoria, un altro ancora sui fondamenti filosofici legati alla teoria del soggetto”. Più in generale, seguendo la prospettiva di uno sguardo grandangolare, il vero focus, attualmente, “è tutto sul benessere degli studenti nel post Covid”. E infatti, la docente, che mentre parla ad Ateneapoli si trova all’estero per Student Well, un progetto sui giovani adulti universitari, racconta di “un filone che ci vede impegnati da anni, a livello internazionale, su un fronte fondamentale”. Un rapporto diretto con gli studenti, ben oltre la dimensione frontale, che lo scorso aprile ha prodotto “una giornata di studio, proprio su richiesta dei ragazzi, alla quale hanno contribuito i professori di tutte le aree. Sociale, dinamica, generale, sviluppo. E a breve pubblicheremo un collettaneo intitolato Al di là del Covid-19’. Un vero motivo di orgoglio, perché tutto è partito dalle esigenze degli studenti. Quel giorno è stato una sorta di fotografia dei docenti, che guardano gli studenti”.

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