Un percorso ciclo pedonale dall’Orto Botanico al parco di Scampia

Mostra di progetti per l’area centro-nord della città

Fino al 14 ottobre Palazzo Gravina, la sede storica di Architettura, ospita la mostra Napoli Progetto Cura Attiva. Responsabile scientifico è il prof. Pasquale Miano, curatrice Adriana Bernieri con Gabriele Cesarano. Allestimento ad opera di Cesarano e Vincenzo Valentino. L’iniziativa rientra nella rassegna 2022 di Open House, evento dedicato alla scoperta e alla riscoperta di luoghi della città di Napoli e della Campania. “La mostra prende le mosse – dice Bernieri, che ha 32 anni ed è ricercatrice presso il Dipartimento – da un progetto di ricerca Prin 2015 che fu finanziato: la città come cura e la cura della città. Capofila era La Sapienza, poi c’eravamo noi, l’Università di Architettura di Venezia, il Cnr ed altri. Il focus era su Roma, Napoli e Venezia, dunque. Si ragionava sulla possibilità di stimolare e consolidare stili di vita salubre nella popolazione attraverso il ridisegno dello spazio urbano. Con riferimento a Napoli, prosegue la ricercatrice, “abbiamo scelto come zona d’interesse l’area centro-nord, che parte dalla Sanità ed arriva fino a Chiaiano e Scampia abbracciando i Colli Aminei. L’idea è la costruzione di un percorso ciclopedonale unico che dall’Orto Botanico possa arrivare al parco di Scampiae che possa essere fruito ed attraversato anche per piccoli tratti, per settori. Il percorso potrebbe essere l’innesco di un modo diverso da parte dei napoletani, o quantomeno dei residenti nell’area nord, di vivere la città”. Diventerebbe anche uno strumento per aiutare i napoletani a scoprire o a riscoprire alcune grandi aree verdi che insistono nel territorio al centro del progetto, ma che sono sostanzialmente dimenticate. “Non penso tanto all’Orto Botanico, che è una presenza viva in città – ragiona Bernieri – ma a sistemi di verde come il vallone San Rocco ed il vallone Scudillo, che sono paesaggi invisibili e non percepiti”. Prosegue: “In questo contesto territoriale abbiamo selezionato alcune grandi strutture pubbliche intorno alle quali sono state definite aree di progetto più specifiche ed architettoniche: scuole, ospedali in attività o dismessi. Potrebbero giocare anch’esse un ruolo nel radicare stili di vita sani nella popolazione”. L’idea progettuale è stata già oggetto di un convegno internazionale che si è svolto nel 2019 e di pubblicazioni. “La mostra a Palazzo Gravina espone il progetto della pista ciclopedonale ed altri, che sono intimamente connessi all’idea che abbiamo di realizzare tra la Sanità, i Colli Aminei, Chiaiano e Scampia proposte utili affinché i cittadini adottino uno stile di vita salubre ed attivo. Sono relativi, per esempio, al San Gennaro dei Poveri, all’ex Convitto alla Conocchia, al percorso dello Scudillo che va riaperto e messo in relazione con l’Istituto dei Padri Rogazionisti”. Il gruppo di ricerca che si sta occupando di questi temi, come si diceva, è coordinato dal prof. Pasquale Miano. “Stanno dando un apporto anche gli studenti, in particolare i tesisti i quali hanno contribuito all’elaborazione dei disegni”, conclude Bernieri.

Fabrizio Geremicca

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