Andrea Barone, laureato Magistrale in Economia e Management al Dipartimento di Economia dell’Università Vanvitelli, ha vinto la seconda edizione del Premio di Laurea ‘Carpenè-Malvolti’ sul tema ‘Lo spazio della memoria come ispirazione immanente: il ruolo delle Imprese Centenarie Italiane’, finanziato dalla storica casa spumantistica di Conegliano e promossa dall’Unione Imprese Centenarie Italiane. Il ventiseienne di Nola è stato riconosciuto il più meritevole per la tesi “La visita d’impresa come strumento di heritage marketing e prodotto turistico. Un’indagine esplorativa tra le imprese del settore alimentare”, relatrice la prof.ssa Antonella Garofano, docente di Marketing e Management. La cerimonia di premiazione si è svolta il 22 ottobre a Procida, nell’ambito del Premio Centum, attività inserita nel programma di Procida Capitale della Cultura.
Dopo la Laurea Triennale in Economia, valorizzazione, gestione del patrimonio turistico conseguita presso l’Università di Salerno, Corso di Laurea a doppio titolo con la Francia grazie alla partnership con il Dipartimento di Geografia dell’Università di Paris-Nanterre La Defense, l’interesse di Andrea si è spostato verso un percorso più marcatamente economico. Così ha deciso di intraprendere la Magistrale in Economia e Management all’Università Vanvitelli, scegliendo il curriculum Digital marketing e sostenibilità. “Inizialmente la mia proposta di tesi verteva su un altro argomento – racconta – ma tra i miei interessi c’era anche quello per l’heritage marketing, tema che mi ha consentito di combinare la formazione Magistrale di stampo economico a quella Triennale più di ambito turistico. Ho accolto con grande interesse la proposta della prof.ssa Garofano. L’entusiasmo è cresciuto grazie anche alla massima collaborazione che ho incontrato da parte delle aziende coinvolte nello studio”. Protagoniste della ricerca sono state l’azienda calabrese Callipo, industria conserviera del tonno, l’azienda irpina Malerba, impresa di castanicoltura, e l’azienda dolciaria pugliese Mucci. “L’heritage marketing – spiega Andrea – è una strategia che può essere implementata dalle imprese storiche che hanno un patrimonio, materiale e immateriale, derivato dalla propria longevità. Questa strategia si propone di individuare una serie di strumenti, ad esempio usanze, tradizioni, packaging particolari, modelli manifatturieri storici e così via, per valorizzare la propria storia e rafforzare, allo stesso tempo, la propria immagine agli occhi dei visitatori/consumatori”. Le aziende, in questo modello di marketing, aprono le porte dei propri stabilimenti ai visitatori curiosi di scoprire come un certo prodotto viene realizzato, o di conoscere la storia dietro a un marchio molto famoso. “Il mio lavoro di tesi si è concentrato soprattutto sugli spazi aziendali, strumenti spesso silenti ma che sono di fatto il contesto nel quale la storia si è svolta. Una strategia narrativa del genere riesce a rafforzare la propria identità aziendale agli occhi del visitatore, facendo perno, ad esempio, sulla nostalgia del passato”.
Per un diplomato al liceo linguistico, scoprire un interesse particolare per i dati e la statistica è stata una vera sorpresa. Il consiglio di Andrea verso i futuri studenti di Economia e Management è di considerare che ci si sta approcciando a un settore in cambiamento continuo: “il marketing soprattutto è in una costante trasformazione, e questo implica un continuo aggiornamento nel proprio settore. Ciò che quindi deve animare la scelta è la passione. Ci saranno insegnamenti che non andranno giù, che annoieranno, ma, se si è supportati dalla passione, si riuscirà a conciliare momenti positivi e negativi, senza mai mollare”. Tra gli obiettivi futuri del giovane premiato: “iniziare una carriera nell’ambito del marketing all’interno di un’impresa storica. Porto con me l’interesse per le storie che si nascondono dietro imprese che lavorano, anno dopo anno, ai propri progetti”.
Agnese Salemi
