Federica De Masi, studentessa di Medicina, raccoglie fondi per il Cotugno

450 mila euro già donati all’Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale Domenico Cotugno di Napoli. Ma la raccolta è in crescita, sono stati superati i 700 mila euro. È la cifra che Federica De Masi, 23 anni (“tra una decina di giorni è il mio compleanno”), studentessa all’ultimo anno di Medicina alla Federico II, è riuscita a raccogliere (al 18 marzo) da un semplice click su Facebook. Una sottoscrizione nata con non grandi ambizioni. Traguardo iniziale sperato: 500 euro. “Ho condiviso tra amici e con il gruppo di Medicina quel programmino di Facebook che permette di effettuare la campagna di donazioni. In dieci minuti, avevo già raggiunto 500 euro. La prima donazione di 5 euro è arrivata ad un minuto dalla condivisione. Nelle prime 24 ore ero già a quota centomila euro”. Solo la raccolta partita dai “Ferragnez” (per il San Raffaele di Milano) è riuscita per ora ad incassare di più. “Non sono a quei livelli, lì parliamo di milioni di euro, però non me l’aspettavo e sono ancora incredula. La mia raccolta ha fatto il giro d’Italia, alcune studentesse di Medicina di Milano hanno condiviso a loro volta, aiutandomi. Mi arrivano messaggi da tutto il Paese”, racconta Federica. 
In un clima di incertezza come questo che stiamo vivendo, il ‘non ti conosco ma mi fido’, sembra voler sfidare il divieto di assembramenti, di stare vicini. Un abbraccio virtuale, arrivato in forma di donazione. Almeno questi abbracci possiamo riceverli e donarli. “All’inizio alcune persone pensavano fosse una truffa. Nonostante queste voci fuori dal coro, in moltissimi mi hanno dato fiducia. Sono una studentessa limpida e pulita e fra qualche giorno, pubblicherò la destinazione dei soldi raccolti”. 
Da 500 euro a 500mila euro non è uno scherzo: “Sono in contatto con l’Ospedale perché, raggiunta quota 500 mila euro, effettueremo il primo trasferimento di denaro per acquistare nuovi ventilatori (destinati alla Terapia Intensiva) nel minor tempo possibile. Poi occorrono mascherine e tante altre cose che concorderemo e che serviranno a contrastare l’emergenza Coronavirus”. Raggiunto lo scopo, la campagna di crowdfunding non sarà archiviata: “Mi hanno consigliato di tener aperto il mio profilo Facebook dove si trova il link che porta alla campagna di contributo. Non dobbiamo fermarci ora. Cinque euro possono fare la differenza, se condivisi”. 
A luglio, “Coronavirus permettendo, mi restano 3 esami da superare”,  Federica dovrebbe laurearsi con una tesi in Neurochirurgia. 23 anni, prossima alla laurea in tempi record, promotrice di iniziative benefiche, qualche ‘difetto’ deve esserci stato durante la carriera universitaria… “Sono una studentessa nella media. I primi due anni di Medicina sono stati difficili. Perché mi confrontavo con un mondo nuovo. La sera non uscivo per dare gli esami in regola, studiavo sempre”. Strada in discesa dopo il superamento dello scoglio di Anatomia al secondo anno: “perché avevo capito come studiare. Ho iniziato ad uscire, a divertirmi nei week-end e la mia carriera è proseguita benissimo”. Al momento non ha ancora chiaro quale specializzazione scegliere in futuro. Ora il suo obiettivo è riuscire a laurearsi: “anche perché dovevamo seguire dei tirocini che sono stati sospesi. Oggi amici neolaureati e specializzandi sono a lavoro per fronteggiare il virus, combattere l’emergenza”. Una domanda al futuro medico: cosa consiglia ai  suoi coetanei? “Restare a casa è l’unica via possibile. Evitare i contatti significa evitare i contagi. Meno siamo in giro, meno saremo esposti al virus. Quindici giorni sono un piccolo sacrificio, soprattutto per noi giovani che non siamo obbligati ad andare a lavoro. In questo momento sono più preoccupata per coloro che ogni mattina sono costretti ad uscire per lavorare. La nostra condizione è privilegiata”. In giro c’è comunque “tanta speranza”. Andrà tutto bene: “gli italiani ci credono e stanno dando prova della loro generosità”.
 
 
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