“Si può vincere la disabilità”, la lezione di tre storie (di coraggio) a lieto fine

Crederci sempre, mollare mai. È il motto comune a tre storie di coraggio, quelle di Martina, Anthony e Salvatore, che s’incontrano sullo sfondo di tre Atenei napoletani testimoniando la tenacia di chi, pur meno fortunato, lotta per farcela.
A 10 anni dall’incidente la laurea di Salvatore
È stato così per Salvatore Orrei, quarantenne affetto da tetraparesi spastica in seguito a un grave incidente d’auto che più di 10 anni fa lo ha costretto su una sedia a rotelle, impossibilitato a parlare e con mobilità ridotta del solo braccio destro. Prima di quel tragico evento Salvatore era iscritto a Ingegneria presso la Federico II e dopo una lunga interruzione ha deciso di riprendere gli studi per varcare finalmente l’ultimo traguardo. Per lui il 24 luglio scorso è arrivato il felice giorno: la discussione della tesi, “la più commovente tra le esperienze vissute in questi anni in Commissione di Laurea e anche la più partecipata dalla platea”, racconta ancora con grande emozione il prof. Antonio Lanzotti, Coordinatore del Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Meccanica. “Eravamo tutti in silenzio a vedere e ascoltare Salvatore che presentava autonomamente il suo lavoro con le slide, mentre una voce digitale leggeva i contenuti. Ha potuto anche interagire con i docenti rispondendo a domande formulate sul momento”. Decisivo lungo il percorso è stato l’incontro con un’équipe di SINAPSI (Servizi per l’Inclusione Attiva e Partecipata degli Studenti) dell’Ateneo federiciano diretta dal prof. Alessandro Pepino, docente di Bioingegneria Elettronica e Informatica, e che insieme a un gruppo di ricerca operante nel laboratorio Fraunhofer JL IDEAS del Dipartimento di Ingegneria Industriale, coordinato dal prof. Lanzotti, ha lavorato strenuamente per mettere a punto un dispositivo che consentisse a Salvatore di interagire da solo. Proprio sullo sviluppo del comunicatore verte la sua tesi, un progetto durato quasi tre anni al quale hanno preso parte esperti di competenza interdisciplinare, studenti compresi. “Non si è trattato solo di lavorare in squadra, bensì di un’avventura condivisa con lo scopo di adattare il nostro sapere alle esigenze manifestate strada facendo da Salvatore”. Anche i suoi progressi sono…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 22 settembre (n. 13-14/2017)
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