Elezioni suppletive, alla Seconda Università, il 16 e 17 aprile, per la designazione della rappresentanza dei ricercatori e degli assistenti ordinari del ruolo ad esaurimento in seno al Senato Accademico, al Consiglio di Amministrazione, al Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia (16 rappresentanti) e al Consiglio di Facoltà di Studi Politici e per l’Alta Formazione europea e mediterranea ‘Jean Monnet’ (2 rappresentanti). Gli eletti saranno in carica per il restante mandato del quadriennio accademico 2005/2009. Abbiamo parlato con alcuni di loro. “Personalmente, – afferma il dott. Vincenzo Paolo Senese, candidato al Senato Accademico e ricercatore presso il Dipartimento di Psicologia della Facoltà casertana – faccio parte di un gruppo di ricercatori, all’interno del quale si è sempre discusso dell’identità e del ruolo della figura del ricercatore e tutte le questioni relative ai cambiamenti normativi… Quindi, ciò che porterò avanti è un lavoro di continuità”. Ma qual è oggi il ruolo del ricercatore? “Spesso, è inquadrato come personale docente, in ogni caso, è importante che alcuni aspetti vengano tutelati a livello, per esempio, di gestione interna… Il Rettore Rossi ha dato un forte aiuto allo sviluppo delle attività di ricerca, unificando le risorse di un Ateneo che è dislocato sul territorio…”. E anche quello della dislocazione rappresenta un ostacolo: “le Facoltà della Sun sono distribuite sul territorio, c’è difficoltà a creare un gruppo di lavoro unificato”. Ma quali sono le esigenze delle varie sedi? “Sono le più disparate: la Facoltà di Medicina, per esempio, deve scontrarsi con problematiche che non riguardano solo la didattica ma anche le cliniche… Visti i tempi (le cariche hanno la durata di un anno), non può esserci un programma a lungo respiro, ma sarà un primo ingresso durante il quale valuteremo la situazione”. Al Consiglio di Amministrazione, ha presentato la propria candidatura il dott. Ferdinando Carlo Sasso, ricercatore al Dipartimento di Medicina Interna e Sperimentale, il quale ci spiega le motivazioni alla base di questa candidatura. “A livello nazionale, Medicina Interna è l’unico settore scientifico disciplinare che ha una Giunta formata da rappresentanti, oltre che di prima fascia, anche di seconda e terza, quindi anche ricercatori. Essendone già presidente, sono stato spinto a candidarmi per questa nuova esperienza di rappresentanza anche se so che costituirà un grosso impegno…”. Alla Seconda Università, “tre quarti dei ricercatori sono medici (300 su un totale di 400). La Sun è un Ateneo allo sbando…”. Cosa intende dire? “Non conosco bene la realtà delle altre Facoltà, ma a Medicina posso dire che la situazione non è positiva. C’è un rapporto conflittuale tra l’Università e l’Azienda, tutto il personale medico è sottopagato e non contrattualizzato, e i più penalizzati sono i ricercatori ai quali, essenzialmente, viene chiesto di fare i medici, facendo passare didattica e ricerca in secondo piano. L’Ateneo, piuttosto, deve garantire che vengano rispettate le priorità di didattica e ricerca, l’assistenza cammina in funzione di questi due aspetti”. Per il Consiglio di Facoltà di Medicina, si candida la dott.ssa Maria Rosaria Rizzo, ricercatrice presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale, sezione Microbiologia. “L’attività del ricercatore – dice – è diventata sempre più preponderante anche in ambito didattico. La mia candidatura nasce proprio dal voler seguire questioni e problematiche attuali e farmene portavoce”. Più nello specifico, quali sono le problematiche che risultano primarie al momento? “Sono tante: dalla legge per il reclutamento all’altrettanto spinosa riorganizzazione dell’Azienda del Policlinico… ”.
Maddalena Esposito
Maddalena Esposito