Inaugurata la Sezione Libri Antichi della Biblioteca Gasparini

Si sono ufficialmente concluse, con l’inaugurazione, lunedì 25 febbraio, della Sezione Libri Antichi della Biblioteca di Facoltà Ferdinando Gasparini, le celebrazioni per il Bicentenario della Scuola napoletana d’Ingegneria.
Più di seimila i volumi che hanno trovato spazio in una struttura metallica disposta su due livelli, situata al secondo piano della sede di Piazzale Tecchio. Un tesoro librario che affonda le proprie radici nella prima metà del Seicento (il volume più antico è, infatti, il Teatro delle Macchine di Vittorio Zonca, datato 1640) e segue l’evoluzione culturale del Settecento e dell’Ottocento, con testi di grande valore, fra cui si possono annoverare l’Enciclopedia di Diderot, il volume di Eiffel sulla Torre ed una ricca collezione di periodici risalenti al periodo postunitario. Prezioso anche l’apporto dato dalle collezioni private. L’accesso alla Biblioteca sarà consentito a tutte le persone interessate, previo accreditamento.
“La vera ricchezza di una nazione non è il PIL, ma il suo patrimonio culturale, e noi siamo il Paese con la più alta concentrazione di pensiero, storia e cultura. Essere qui oggi, per inaugurare un bene che poche Università al mondo possono vantare, è un onore e un piacere. In questa città non si sa cosa ci sia alla Federico II, cosa facciano i nostri ricercatori e quale sia la sua rilevanza per il Paese. Se Harvard si vanta di aver dato agli Stati Uniti dieci dei suoi cinquantuno Presidenti, noi possiamo dire di averne regalati all’Italia tre su dieci. Fate voi le dovute proporzioni… Dovremmo far capire queste cose anche ai nostri studenti”, dice il Rettore Massimo Marrelli in apertura della cerimonia.
Il progetto, realizzato dalla prof.ssa Flavia Fascia e dal prof. Emidio Nigro con il contributo dell’area tecnica dell’Ateneo, è stato sostenuto dall’Unione Industriali, dall’Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti Italiani, dall’Associazione Costruttori Edili di Napoli, dall’Ordine degli Ingegneri della Campania, dal Centro Coinor e, soprattutto, dalla Fondazione Politecnica per il Mezzogiorno d’Italia, presieduta dal prof. Vincenzo Naso, che ha versato centomila euro per la realizzazione dell’opera. “Abbiamo deciso di finanziare il progetto della Biblioteca Storica convinti che perpetuerà la memoria di quanto la Fondazione ha fatto per il Mezzogiorno”, sottolinea Naso.
“Essere qui è emozionante. È un piccolo sogno che si realizza nel luogo che, ogni anno, fa sognare più di tremila ragazzi i quali entrano studenti, magari figli di persone semplici, e possono uscire professori e manager. Questo è un posto che ha sempre formato persone straordinarie come Luigi Giura, il primo laureato, diventato primo Ministro dei Lavori Pubblici dell’Italia unita, il quale, da un viaggio di studi, riportò tre casse di libri che da oggi saranno disponibili a tutti. Sono le meraviglie di Napoli, come le poesie di Leopardi conservate alla Biblioteca Nazionale – dice il prof. Edoardo Cosenza, fautore, nei suoi anni da Preside, dell’istituzione della Sezione Storica, che ricorda i primati della Scuola di Ponti e Strade di Napoli, la prima d’Italia a cui si devono la prima ferrovia italiana, il primo battello a vapore, i primi ponti sospesi sul Garigliano e sul Calore – Abbiamo un grande futuro, perché veniamo da un grande passato e nessuno al mondo ha una biblioteca storica simile”.
“Questa sezione, che nasce in una Facoltà all’avanguardia, simbolo dell’innovazione tecnologica, testimonia l’importanza delle radici storiche”, aggiunge l’ex Rettore Guido Trombetti. 
Mentre il Preside Piero Salatino sottolinea quanto il suo compito sia stato “facilissimo, perché era già stato tutto impostato, e difficilissimo al tempo stesso, perché c’erano delle scadenze da rispettare, ma oggi, in un momento in cui siamo tutti proiettati verso l’integrazione con nuove realtà, ci godiamo una giornata dedicata all’identità dell’Ingegneria”.
Le conclusioni sono affidate al prof. Alfredo Buccaro che, insieme al ricercatore Andrea Maglio ed un’altra quarantina di colleghi, ha curato, per conto dell’editore Cuzzolin, il catalogo della sezione Libri Antichi: “non è esauriente, ma vi trovano spazio degli straordinari materiali didattici che riflettono le molteplici attività di tanti docenti e ricercatori, scienziati artisti di matrice vinciana. Una figura che a Napoli ha sempre avuto una particolare rilevanza”.
La cerimonia, a cui hanno partecipato anche i familiari del prof. Gasparini, è stata rallegrata dalla musica dei ragazzi della Sanitansamble, promossa dall’Altra Napoli Onlus.
Simona Pasquale
- Advertisement -




Articoli Correlati