“Non si può assolutamente nel corso del I anno cambiare cattedra e quindi docente, bisognerà attendere la rotazione prevista negli anni successivi; non sono previsti sbarramenti con tetti di crediti per il passaggio agli anni successivi ma bisogna osservare le propedeuticità degli esami”, le risposte ai quesiti più ricorrenti che arrivano alle rappresentanze studentesche da parte delle matricole. Le elenca Luigi Di Maio, Presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà.
I rappresentanti si recheranno nelle aule per farsi conoscere dai nuovi studenti. Intanto tracciano un bilancio degli obiettivi raggiunti lo scorso anno: dal diario di esami on-line con la suddivisione in matricole per ogni cattedra (nella pagina web di ogni docente), alla divisione per gli studenti del vecchio ordinamento dell’esame di Procedura civile. “Siamo molto fieri dei risultati raggiunti – continua Di Maio – In una Facoltà con ventimila studenti ci sono solo 10 rappresentanti e il lavoro è tanto. Siamo però una bella squadra”.
Le questioni da affrontare nei prossimi mesi: la distribuzione dei crediti (“ad alcuni esami sono attribuiti dei crediti che non rispecchiano la mole di studio. Sarebbe utile che in sede di laurea si calcolasse la media ponderata dei crediti per esame) e la limitazione della bocciatura a statino e quindi a sessione (“siamo privilegiati rispetto ad altre Facoltà perché abbiamo molti appelli ma il problema nasce se si è bocciati e non si può riprovare l’esame due volte nella stessa sessione. Avere tanti appelli significa anche dare la possibilità agli studenti di sfruttare appieno le risorse; dovrebbe essere lo studente a stabilire che grado di preparazione ha e se davvero vale la pena ripresentarsi magari il mese dopo”). Un consiglio agli studenti alle prime armi: “si deve partire dagli esami più facili per acquisire quella forma mentis che ti consente poi di superare Costituzionale e Privato. Inoltre, seguire aiuta ad entrare nella logica delle domande d’esame; i passaggi logici e le ricostruzioni del diritto nella nostra realtà sono cose che si insegnano durante le lezioni”. Di parere concorde Gennaro Demetrio Paipais, responsabile per i rapporti con gli studenti: “la forma mentis si acquisisce solo frequentando le lezioni perché i docenti ti permettono di ampliare la visione del diritto e della realtà”. Cita degli esempi molto significativi: “il prof. Alfonso Furgiuele di Procedura Penale nel mese di maggio ci ha fatto assistere ad un processo garantendoci una visione pragmatica del diritto; il prof. Bruno Assumma, invece, ci ha consentito di visitare il carcere di Rebibbia. Queste esperienze rinforzano il rapporto con il docente e consentono di crescere guardando con spirito critico la realtà in cui si vive”.
(Su.Lu.)
I rappresentanti si recheranno nelle aule per farsi conoscere dai nuovi studenti. Intanto tracciano un bilancio degli obiettivi raggiunti lo scorso anno: dal diario di esami on-line con la suddivisione in matricole per ogni cattedra (nella pagina web di ogni docente), alla divisione per gli studenti del vecchio ordinamento dell’esame di Procedura civile. “Siamo molto fieri dei risultati raggiunti – continua Di Maio – In una Facoltà con ventimila studenti ci sono solo 10 rappresentanti e il lavoro è tanto. Siamo però una bella squadra”.
Le questioni da affrontare nei prossimi mesi: la distribuzione dei crediti (“ad alcuni esami sono attribuiti dei crediti che non rispecchiano la mole di studio. Sarebbe utile che in sede di laurea si calcolasse la media ponderata dei crediti per esame) e la limitazione della bocciatura a statino e quindi a sessione (“siamo privilegiati rispetto ad altre Facoltà perché abbiamo molti appelli ma il problema nasce se si è bocciati e non si può riprovare l’esame due volte nella stessa sessione. Avere tanti appelli significa anche dare la possibilità agli studenti di sfruttare appieno le risorse; dovrebbe essere lo studente a stabilire che grado di preparazione ha e se davvero vale la pena ripresentarsi magari il mese dopo”). Un consiglio agli studenti alle prime armi: “si deve partire dagli esami più facili per acquisire quella forma mentis che ti consente poi di superare Costituzionale e Privato. Inoltre, seguire aiuta ad entrare nella logica delle domande d’esame; i passaggi logici e le ricostruzioni del diritto nella nostra realtà sono cose che si insegnano durante le lezioni”. Di parere concorde Gennaro Demetrio Paipais, responsabile per i rapporti con gli studenti: “la forma mentis si acquisisce solo frequentando le lezioni perché i docenti ti permettono di ampliare la visione del diritto e della realtà”. Cita degli esempi molto significativi: “il prof. Alfonso Furgiuele di Procedura Penale nel mese di maggio ci ha fatto assistere ad un processo garantendoci una visione pragmatica del diritto; il prof. Bruno Assumma, invece, ci ha consentito di visitare il carcere di Rebibbia. Queste esperienze rinforzano il rapporto con il docente e consentono di crescere guardando con spirito critico la realtà in cui si vive”.
(Su.Lu.)