Troppi prepensionamenti tra i dipendenti mettono in crisi l’organico dell’A.Di.SU. “Ormai il nostro personale si può contare sulle dita di una mano. Questo grande esodo è stato, in parte, favorito dagli incentivi al pensionamento proposti dalla Regione Campania e che si sono chiusi il 31 dicembre. Probabilmente durante questo mese di aprile la Regione proporrà altri incentivi per il prepensionamento. Dunque, gli scenari sono catastrofici”, spiega il prof. Luigi Serra, Presidente dell’Azienda per il Diritto allo Studio dell’Orientale, Accademia di Belle Arti e Conservatorio.
Con il personale dimezzato e l’impossibilità di bandire nuovi concorsi, si mettono anche in crisi le attività dell’Azienda. Tant’è che il Consiglio, nella riunione del 16 aprile, per mettere al sicuro la gestione di alcuni servizi, come il controllo delle convenzioni, ha discusso la possibilità di informatizzare il sistema di verifica dei locali convenzionati.
Nulla di nuovo sul fronte della questione mensa, per la cui riapertura si battono da tempo gli studenti. Spiega ancora il Presidente Serra: “oltre alla carenza di personale, si affacciano anche problemi di tipo patrimoniale: i locali dove era situata la mensa non sono, infatti, di proprietà dell’Azienda ma dell’Ateneo che ne ha fatto richiesta per sopperire alla sua carenza di spazi. Noi, come A.Di.SU., avevano iniziato a portare avanti una serie di trattative proponendo il pagamento di un fitto. Per questo aspetto è, dunque, dovuta intervenire la Regione Campania, alla quale siamo costretti a fare riferimento. I lavori tra Ateneo e Regione non sono andati però a buon fine in quanto non si è riuscito a quantificare l’ammontare della somma per la locazione dei locali mensa”. Caduta ogni possibilità di accordo tra Ateneo e Regione, non resta che accontentarsi dei locali convenzionati che, comunque, spiega il professor Serra: “risultano un sistema molto più conveniente nel momento in cui la nostra utenza raccoglie anche i ragazzi dell’Accademia e del Consevatorio: per questi studenti, infatti, non era comodo arrivare fino alla mensa centrale. I locali convenzionati sono, invece, dislocati proprio in prossimità dei punti di maggiore affluenza didattica e quindi soddisfano tutti gli utenti”.
Residenze: la Casa dello Studente di via Melisurgo è di stretta pertinenza dell’Ateneo. Serra commenta: “è sicuramente un’iniziativa i cui risultati si attendono da più di un anno. Noi non possiamo fare altro che auspicarci la sua più rapida realizzazione”. Ma c’è un piano per le residenze che fa capo proprio all’A.Di.SU., anche se in fase ancora embrionale, e per il quale si aspettano dei finanziamenti regionali. “Nell’ultimo incontro tra l’Assessore regionale all’Università, prof. Nicola Mazzocca, e i Presidenti delle A.Di.SU. campane, ho sottolineato il ruolo che può avere l’Orientale, in ragione dell’eccellenza dei nostri studi, come Polo per l’Internazionalizzazione e lo studio delle lingue. Inoltre, è in progetto un Osservatorio sul mercato del lavoro che operi un monitoraggio stabile e si presenti come luogo di avvio allo studio delle professioni, e al quale potrebbero collaborare anche gli studenti”.
Valentina Orellana
Con il personale dimezzato e l’impossibilità di bandire nuovi concorsi, si mettono anche in crisi le attività dell’Azienda. Tant’è che il Consiglio, nella riunione del 16 aprile, per mettere al sicuro la gestione di alcuni servizi, come il controllo delle convenzioni, ha discusso la possibilità di informatizzare il sistema di verifica dei locali convenzionati.
Nulla di nuovo sul fronte della questione mensa, per la cui riapertura si battono da tempo gli studenti. Spiega ancora il Presidente Serra: “oltre alla carenza di personale, si affacciano anche problemi di tipo patrimoniale: i locali dove era situata la mensa non sono, infatti, di proprietà dell’Azienda ma dell’Ateneo che ne ha fatto richiesta per sopperire alla sua carenza di spazi. Noi, come A.Di.SU., avevano iniziato a portare avanti una serie di trattative proponendo il pagamento di un fitto. Per questo aspetto è, dunque, dovuta intervenire la Regione Campania, alla quale siamo costretti a fare riferimento. I lavori tra Ateneo e Regione non sono andati però a buon fine in quanto non si è riuscito a quantificare l’ammontare della somma per la locazione dei locali mensa”. Caduta ogni possibilità di accordo tra Ateneo e Regione, non resta che accontentarsi dei locali convenzionati che, comunque, spiega il professor Serra: “risultano un sistema molto più conveniente nel momento in cui la nostra utenza raccoglie anche i ragazzi dell’Accademia e del Consevatorio: per questi studenti, infatti, non era comodo arrivare fino alla mensa centrale. I locali convenzionati sono, invece, dislocati proprio in prossimità dei punti di maggiore affluenza didattica e quindi soddisfano tutti gli utenti”.
Residenze: la Casa dello Studente di via Melisurgo è di stretta pertinenza dell’Ateneo. Serra commenta: “è sicuramente un’iniziativa i cui risultati si attendono da più di un anno. Noi non possiamo fare altro che auspicarci la sua più rapida realizzazione”. Ma c’è un piano per le residenze che fa capo proprio all’A.Di.SU., anche se in fase ancora embrionale, e per il quale si aspettano dei finanziamenti regionali. “Nell’ultimo incontro tra l’Assessore regionale all’Università, prof. Nicola Mazzocca, e i Presidenti delle A.Di.SU. campane, ho sottolineato il ruolo che può avere l’Orientale, in ragione dell’eccellenza dei nostri studi, come Polo per l’Internazionalizzazione e lo studio delle lingue. Inoltre, è in progetto un Osservatorio sul mercato del lavoro che operi un monitoraggio stabile e si presenti come luogo di avvio allo studio delle professioni, e al quale potrebbero collaborare anche gli studenti”.
Valentina Orellana