Consolidare e migliorare, “la partita del futuro” a Studi Umanistici

‘Consolidare’, un infinito che riguarda sia discenti in piena formazione che i docenti pronti a istruirli. Negli ultimi anni, diversi cambiamenti hanno coinvolto gli Studi Umanistici alla Federico II, nel segno di un’unione marcata tra tradizione e innovazione. Quali sono le più recenti? “Ci sono sempre novità, perché è al domani che ci rivolgiamo costantemente”, risponde senza esitare il prof. Edoardo Massimilla, Direttore del Dipartimento. Per realizzare un cambiamento efficace non si può che giocare d’anticipo. Le mosse più importanti in questi anni sono state senza dubbio “l’unificazione di due vecchi Corsi di Laurea Triennale – ‘Archeologia e Storia delle arti’ e ‘Cultura e Amministrazione dei Beni culturali – in un unico percorso, attivato l’anno scorso, e che proprio in questa fase sta raccogliendo i primi frutti. Si spera sempre più maturi. Soprattutto perché dal nuovo Corso – ‘Archeologia, Storia delle arti e Scienze del Patrimonio culturale’, suddiviso in tre curricula tematici – si dipartono altrettante Magistrali accessibili”: ‘Archeologia e Storia dell’arte’, ‘Management del Patrimonio culturale’, ‘Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e teoria’. Quest’ultimo, introdotto anch’esso a partire dal 2016, “è partito molto bene e andrà ancora meglio, poiché si prevede che un numero alto di studenti, una volta concluso il primo ciclo di studi con la Triennale in Archeologia – provvista di un curriculum in musica e spettacolo – si orienteranno di nuovo verso tali discipline”. A cosa si deve la nascita di un Corso a valenza ‘artistica’? Alla necessità. “Napoli, musa ispiratrice di poeti, scrittori e musicisti, meritava una…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dall'8 dicembre (n. 20/2017)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
- Advertisement -




Articoli Correlati