Gaia e Alessia, due delle 50 matricole di MediTec

“Perché ho scelto questo Corso? Credo fosse la cosa più saggia da fare. La società si evolve e la Medicina con essa. Non si può prescindere dall’avere competenze tecniche e tecnologiche avanzate, qualunque sia il contesto in cui si desidera lavorare”. È una dichiarazione di intenti chiara e puntuale quella di Gaia Iantorno, una delle cinquanta matricole ad aver accettato la sfida lanciata dal nuovo MediTec – Medicina e Chirurgia ad indirizzo tecnologico – che aggiunge moduli di Ingegneria allo studio della Medicina. Le novità, si sa, fanno sempre un po’ paura: “Già di per sé Medicina è tosta e l’idea di essere tra i primi a sperimentare un Corso così innovativo mi ha caricato di aspettative”. MediTec si sta rivelando “una grande scoperta. Siamo circa in cinquanta, il doppio di una classe scolastica, in un’aula dell’edificio di Biotecnologie. È una struttura nuovissima in cui ci sono addirittura le scale mobili. Non possiamo assolutamente lamentarci di nulla”. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 14.00, “con qualche pausa a metà mattina. A lungo andare sono ritmi pesanti, ma siamo a Medicina Tecnologica e non può essere altrimenti”. Stare al passo con i tempi “è un dovere, verso noi stessi e gli altri. Il medico non sarà più solo cartella clinica, ormai elettronica anche quella, e bisturi. La portata innovativa delle competenze tecnico-scientifiche che andremo ad assumere è notevole, ma io sono all’inizio e devo ancora afferrarne a pieno il significato. I docenti, su questo punto, si stanno rivelando illuminanti”.
Il percorso di un’altra studentessa, Alessia Boccia: “Nella classe di MediTec sono una delle pochissime ad aver inserito Medicina Tecnologica come seconda scelta preferendo, a monte, la Medicina tradizionale”. E spiega: “A luglio, all’apertura del bando per la partecipazione al test, su questo nuovo Corso c’erano ancora pochissime informazioni. All’uscita della graduatoria, a fine settembre, con la pubblicazione del curriculum e degli insegnamenti del primo anno, ne ho capito il valore e me ne sono innamorata”. Nella sua passione per Medicina, Alessia ha perseverato per ben due anni “continuando a tentare il test d’accesso, ma senza riuscire a superarlo. Per un anno ho frequentato Biotecnologie per la Salute e, ora, finalmente, realizzo il mio sogno”. Nel futuro si vede in veste di ricercatrice: “Non sono particolarmente interessata all’aspetto clinico della Medicina, quanto alla ricerca, in particolare nel campo neurologico”. Una conoscenza avanzata delle nuove tecnologie sarà utile: “Approcciarsi alla Medicina e all’Ingegneria contemporaneamente richiede e richiederà grandi sforzi – prosegue – Al momento, integrato nel corso di Fisica, stiamo seguendo un modulo dedicato alla strumentazione. C’è stata un’introduzione di Statistica e quella sì che è stata complicata perché non l’avevamo mai affrontata prima”. Nel passaggio da Biotecnologie a MediTec, Alessia non ha comunque abbandonato la sua ‘casa’ in via De Amicis: “È a misura di studente. Si termina la lezione, si pranza al bar e poi si sale una rampa di scale per andare in aula studio”.
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