La geometria per non pochi studenti di Architettura è un peso, un ostacolo da affrontare al primo anno perché previsto dal piano di studi, senza alcuna passione e con molta sopportazione. Gli aspiranti architetti considerano la disciplina avulsa dal percorso formativo che hanno appena intrapreso. Dipende, forse, anche dalla circostanza che tra formule, numeri e disegni si perdono di vista le possibili e concrete applicazioni della materia alla realtà. La storia della prof.ssa Alessandra Pagliano, docente di Applicazioni della geometria alla laurea quinquennale e nel Corso di studi in Design, potrà forse aiutare qualcuno tra gli studenti a cambiare idea. Per la docente, infatti, la geometria è anche una sorta di bacchetta magica attraverso la quale si restituisce la vita agli antichi orologi solari, quelli che per tutti hanno regolato il tempo fino all’avvento, nel Seicento, dei congegni meccanici e che nei secoli successivi hanno continuato ad ornare edifici monumentali e sacri. Tra essi la Certosa di San Martino. Proprio l’orologio solare del Chiostro è stato recentemente restaurato grazie al progetto della prof.ssa Pagliano. Il nuovo reticolo dell’orologio è stato interamente…
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 25 gennaio (n. 1/2019)
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